Lo stravagante mondo di Greenberg, recensione in anteprima

Roger Greenberg (Ben Stiller) da New York approda in quel di Los Angeles con il suo bel carico di paranoie e un periodo passato in una clinica psichiatrica in seguito ad una forte depressione. Roger è un falegname, ex-musicista in una band che al college ha perso la grande occasione e che nel corso degli anni ha coltivato ben poche amicizie, su tutte l’unico che sembra essergli rimasto veramente amico è l’ex-compagno di college Ivan (Rhys Ifans), anche se in cuor suo serba ancora del  rancore verso Roger per quell’occasione che gli ha fatto perdere un contratto discografico che avrebbe potuto cambiargli la vita.

Roger tra antidepressivi e una serie di manie compulsive che vanno amplificandosi, approda in casa del fratello dopo che quest’ultimo è partito per una vancanza in Vietnam con famiglia al seguito ed ha lasciato a Roger il compito di costruire una cuccia per il cane di famiglia Mahler, che purtroppo si ammalerà improvvisamente diventando una grossa responsabilità per Roger, troppo fragile per accudire anche solo se stesso.

Ad aiutare Roger in questo difficile momento di transizione ci sarà Florence (Greta Gerwig), l’assistente del fratello che inaspettatamente si innamorerà delle sue mille bizzarie, dei suoi continui alti e bassi emotivi e finirà per essere l’unica a rimanergli vicino quando tutti si saranno allontanati Ivan compreso e l’unica con la quale Roger proverà ad essere almeno per una volta veramente se stesso.

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Hotel Rwanda, recensione

Ruanda 1994, il paese africano è in fibrillazione, Hutu e Tutsi, due fazioni da sempre in conflitto sul territorio, sembrano aver raggiunto il punto di rottura e presto si scatenerà un vero e proprio massacro dettato da una inarrestabile follia genocida che porterà gli Hutu a giustiziare brutalmente oltre un milione di connazionali Tutsi.

In questa cornice in cui gli osservatori internazionali avvertono le prime avvisaglie di quello che diventerà uno dei più grandi genocidi della storia africana, non riescono ad intervenire celandosi dietro ad una neutralità che lascerà un solo uomo, il direttore d’albergo Paul Rusesabagina (Don Cheadle) da solo ad affrontare un esercito di invasati connazionali pronti a perpetrare una strage che non risparmierà neanche donne e bambini.

Rusesabagina è Hutu, sua moglie Tatiana (Sophie Okonedo) Tutsi, la coppia con figli scoprirà ben presto che l’hotel presidato dai caschi dell’ONU sembra al momento l’unico luogo sicuro, così lo raggiungeranno portando con loro un gruppo di vicini di etnia Tutsi formato da anziani, donne e bambini, Rusesabagina dovrà pagare la milizia anti-Tutsi per salvare la propria famiglia e darà tutto ciò che possiede per strappare alla morte più persone possibile.

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Camilla Belle in Freaky Deaky, Richard Gere in Arbitrage, Joaquin Phoenix in Abraham Lincoln: Vampire Hunter?

Camilla Belle reciterà in Freaky Deaky, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Elmore Leonard, scritto e diretto da Charles Matthau, con William H. Macy nei panni dell’agente Chris Mankowski, agente della sezione crimini sessuali. L’attrice sarà Greta, una donna che denuncia per stupro il ricco impresario teatrale Woody Ricks, uomo che deve fare i conti anche con due hippie che ricattano lui e il fratello.

Joaquin Phoenix potrebbe recitare in Abraham Lincoln: Vampire Hunter di Timur Bekmambetov: all’attore è stata offerta la parte di Henry Sturgess, mentore che insegna a Lincoln tutti i modi per uccidere i vampiri, voce narrante della storia.

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Il cast di Super 8, Kate Beckinsale in Contraband, Joaquin Phoenix in Big Show. Emily Blunt in Engagement Games?

Emily Blunt potrebbe interpretare Engagement Games, la storia di tre sorelle che si fidanzano contemporaneamente e che, per poter avere la fede materna, dovranno partecipare a dei giochi speciali inventati dal padre.

Joaquin Phoenix dovrebbe recitare in Big Show, il drammatico diretto da Steven Shainberg, dedicato ad un feticista dei piedi, designer di calzature. Nel film ci sarà anche Mia Wasikowska.

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Casey Affleck ammette: I’m Steel Here è un falso

C’erano già state delle avvisaglie da parte di alcuni spettatori e critici che avevano assistito alla prima veneziana del documentario I’m still here di Casey Affleck che ci fosse in atto una burla, ma l’opera prima presentata dall’attore al Lido, in cui si narrava la crisi artistica del collega ed amico Joaquin Phoenix che intendeva darsi alla musica hip hop, è comunque uscita nelle sale senza che nessuno, regista e protagonista inclusi, confermassero o smentissero nulla.

Poi in questi giorni l’intervista al New York Times di Affleck che ammette che il suo film in realtà è un mockumentary, un finto documentario allestito in combutta con l’amico Phoenix, anche se afferma l’attore con la sua realizzazione non si voleva ingannare nessuno:

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Venezia 2010 lunedì 6: ieri entusiasmo per 1960 di Salvatores, oggi fuori concorso il Vallanzasca di Placido

Ultima settimana per la Mostra del Cinema di Venezia, ieri  il documentario fuori concorso 1960 di Gabriele Salvatores, il boom economico italiano vissuto attraverso i ricordi di due fratelli, ha conquistato una gremitissima platea che ha accompagnato i titoli di coda con dieci minuti di applausi.

Il regista a Venezia anche in veste di giurato ha confermato la messa in onda del suo documentario il 16 ottobre su Rai Tre e parlato di consumismo e politica:

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Zac Efron, Eric Bana, Dwayne Johnson nuovi progetti. Joaquin Phoenix nuovo Hulk al posto di Edward Norton?

Zac Efron

Zac Efron dovrebbe essere il protagonista di una commedia scritta da Jason Filardi, prodotta dalla Warner Bros in collaborazione con la Ninjas Runnin’ Wild Prods dello stesso attore. Al momento del film, ambientato nel mondo del lavoro, non si conosce ancora il titolo.

Eric Bana potrebbe recitare i panni di Nick Stone, la spia che deve tenere lontana dal più importante database del mondo una organizzazione terroristica in Echelon Conspiracy, l’adattamento cinematografico di Fuoco di copertura, primo di dodici romanzi della saga firmata da Andy McNab.

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Il gladiatore, recensione

gladiator_ver2 []Germania 180 d.C, mentre l’impero romano da battaglia ai barbari, l’imperatore Marco Aurelio (Richard Harris) sceglie il valoroso Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) per traghettare l’Impero in una nuova fase politica, togliendo così di fatto ogni possibilità di regnare al suo diretto discendente, il figlio Commodo (Joaquin Phoenix)

La notizia sconvolge il giovane che in un moto d’ira uccide il padre e imprigiona Massimo con l’intenzione di giustiziarlo, ma Massimo sfugge ai suoi carcerieri e torna dalla sua famiglia scoprendo che l’usurpatore li ha fatti trucidare dai suoi soldati.

Massimo finirà nelle mani di un mercante di schiavi che ne sfrutterà le abilità di guerriero nelle arene, l’ex generale diventerà così uno dei gladiatori più amati di sempre e sfrutterà lo spettacolo itinerante del suo padrone per esibirsi a Roma nel grande Colosseo, così da poter finalmente guardare negli occhi l’assassino della sua famiglia.

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James Gray: noir e romance metropolitano

James Gray regista e sceneggiatore classe 1969, nasce a New York nel quartiere del Queens, i suoi studi in cinematografia li porta a termine in California alla School of Cinematic Arts presso la Northern University dove consegue la laurea.

Cast stellare per la sua opera d’esordio Little Odessa, l’anno è il 1994 ed il venticinquenne Gray dirige star del calibro di Vanessa Redgrave, e Tim Roth, grande successo, prestigiosi riconoscimenti, tra cui la Coppa Volpi alla Redgrave ed il Leone d’argento a Venezia, ed un talento che viene paragonato a Martin Scorsese, insomma, un esordio col botto.

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Recensione in anteprima: Two lovers

Il quarantenne depresso Leonard (Joaquin Phoenix), vive una vita che sa di tappo, emotivamente amena, prevedibile e desolante nel suo grigiore. Si trascina tra il suo lavoro nella tintoria paterna e la nuova sistemazione in casa dei genitori, conseguenza del suo tentativo di suicidio, situazione che ne acuisce ancor di più lo straniamento e il male di vivere.

Poi qualcosa sembra smuovere le cose, nella vita di Leonard entrano due figure femminili dalle personalità opposte. Sandra (Vinessa Shaw) è la donna che i suoi genitori vorrebbero che lui sposasse, specialmente il padre cha ha in mente di entrare in società con il di lei padre. Sandra è dolce, bella e rassicurante, quasi materna nel suo approccio con il depresso mondo di Leonard.

L’altra donna è Michelle (Gwyneth Paltrow), un fulmine a ciel sereno, una sorta di volubile, fragile e fascinoso fumetto dai biondissimi capelli e dal sorriso che strega, Michelle è la sua vicina di casa, ma lei è gia impegnata ed oltretutto è pericolosa e imprevedibile, proprio il contrario di Sandra, ma questo non impedisce a Leonard di innamorarsene perdutamente.

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Reinhald Klooss: un regista da cartoon

Reinhald klooss cineasta e produttore tedesco, studia letteratura a Londra e Marburg, una volta laureato muove i primi passi producento trasmissioni televisive e radiofoniche. Dal 1988 collabora con la casa di produzione Bavaria Film Corporation per poi essere trasferito nel 1994 al  settore produzione e distribuzione della medesima società dove riveste il ruolo di produttore esecutivo, autore e regista.

Tra le sue produzioni più rilevanti ricordiamo la trasposizione su grande schermo del cartoon francese Asterix e Obelix contro Cesare del 1999, seguito dal thriller Mortal transfert (2001) e dal crime Buffalo soldiers (2001) quest’ultimo con Joaquin Phoenix.

Come autore scriverà il romance Leo & Claire del 2001 e Pura Vida Ibiza, comedy del 2004, oltre a varie commedie distribuite nella sola Germania ed i due episodi della serie animata sul dinosauro Impy.

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Two lovers: una fidanzata di troppo

Leonard  (Joaquin Phoenix) ha deciso di trasferirsi a casa dei genitori, appena traslocato conosce Michelle (Gwyneth Paltrow) una bella ed affascinante vicina di cui si invaghisce,  però Leonard è fidanzato con Sandra (Vinessa Shaw) una dolce e mite ragazza che piace tanto ai suoi genitori.

E cosi il nostro Leonard si ritrova con un piede in due staffe combattuto tra la pazzerella e volitiva vicina di casa e la dolce e tranquillizzante fidanzata, la cosa potrebbe creare non pochi problemi all’indeciso ragazzo e così sarà….

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Liv Tyler: lei balla da sola

Liv Tyler, un’irresistibile mix di sensualità da lolita e bellezza rassicurante, che indossi i panni di una diafana principessa, o balli da sola tra le colline toscane, la sua bellezza incanta e la sua bravura convince, stella in ascesa e attrice in costante crescita.

Liv Tyler nasce a Portland nel Maine (USA) il 1 Luglio 1977, frutto di una breve avventura tra la rockstar Steven Tyler leader degli Aerosmith e della ex-playmate Bebe Buell.

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The Proposal, The Broken, Questo piccolo grande amore,Two Lovers, Dying Breed, trailer

Anche oggi che è Santo Stefano vi vogliamo regalare altri 5 nuovi trailer (quattro stranieri e uno italiano), di film che potremo vedere prossimamente nelle nostre sale cinematografiche. Questa volta ci occupiamo di tre commedie a sfondo romantico, The Proposal, Two Lovers, Questo piccolo grande amore e di due thriller/horror, The Broken e Dying Breed.

Cominciamo da The proposal, il film diretto da Anne Fletcher, che uscirà il 12 giugno negli States. La protagonista della storia è una manager aggressiva, che piuttosto che tornare in Canada perché gli scade il permesso di lavoro, cerca di convincere il suo assistente a sposarla per forza, anche se non la ama. Ad interpretarli ci saranno Sandra Bullock e Ryan Reynolds.

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