Roger Greenberg (Ben Stiller) da New York approda in quel di Los Angeles con il suo bel carico di paranoie e un periodo passato in una clinica psichiatrica in seguito ad una forte depressione. Roger è un falegname, ex-musicista in una band che al college ha perso la grande occasione e che nel corso degli anni ha coltivato ben poche amicizie, su tutte l’unico che sembra essergli rimasto veramente amico è l’ex-compagno di college Ivan (Rhys Ifans), anche se in cuor suo serba ancora del rancore verso Roger per quell’occasione che gli ha fatto perdere un contratto discografico che avrebbe potuto cambiargli la vita.
Roger tra antidepressivi e una serie di manie compulsive che vanno amplificandosi, approda in casa del fratello dopo che quest’ultimo è partito per una vancanza in Vietnam con famiglia al seguito ed ha lasciato a Roger il compito di costruire una cuccia per il cane di famiglia Mahler, che purtroppo si ammalerà improvvisamente diventando una grossa responsabilità per Roger, troppo fragile per accudire anche solo se stesso.
Ad aiutare Roger in questo difficile momento di transizione ci sarà Florence (Greta Gerwig), l’assistente del fratello che inaspettatamente si innamorerà delle sue mille bizzarie, dei suoi continui alti e bassi emotivi e finirà per essere l’unica a rimanergli vicino quando tutti si saranno allontanati Ivan compreso e l’unica con la quale Roger proverà ad essere almeno per una volta veramente se stesso.