L’ispettore Huber (Jean Reno) è un poliziotto decisamente alternativo, alternativo sia nel carettere riottoso e scostante, che sul lavoro con i suoi metodi tanto efficaci quanto discutibili, su tutti la rilettura della famosa tecnica d’interrogatorio poliziotto buono/poliziotto cattivo, a cui Hubert preferisce la più efficace e sbrigativa poliziotto molto cattivo/poliziotto molto violento.
I suoi metodi lo porteranno a scontrarsi per l’ennesima volta con il suo superiore, che lo spedirà in vacanza forzata per due mesi, lo scopo del suo capo è che Huber si faccia una vita privata, che si trovi una donna, ma mentre lui medita su quanto potesse aver ragione il suo capo, una lettera gli comunica la morte di una sua ex-fiamma, un’agente dei servizi segreti giapponesi, che lo ha nominato nel suo testamento.
Hubert parte così alla volta del Giappone, qui scoprirà con sua grande sorpresa che uno dei lasciti della sua ex è Yumi (Ryoko Hirosue). un’irrequieta ragazzina giapponese che sembra uscita da un manga e che si rivelerà sua figlia, ma non solo, con l’aiuto di un suo ex-collega dei servizi segreti Huber dovrà vedersela anche con un’orda di letali Yakuza che cercheranno di fargli la pelle e di rapire Yumi.