Non ancora ufficialmente in sala (l’uscita è prevista oggi 27 agosto) “Taxi Teheran” di Jafar Panahi, alle anteprime fa il tutto esaurito, sale stracolme e code per il film Orso d’Oro al Festival di Berlino.
Jafar Panahi
Taxi Teheran: le immagini dal film di Jafar Panahi
“Taxi Teheran” di Jafar Panahi, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, uscirà nei cinema italiani il 27 agosto.
Taxi Teheran: dal 27 agosto al cinema
Con l’ultimo Festival di Berlino, Jafar Panahi ha rivelato al pubblico “Taxi Teheran”. Il primo film che il regista iraniano ha girato, da solo e in esterni dal 2010, piazzando la telecamera sul cruscotto del suo taxi
Taxi: il film che ha vinto il Festival di Berlino 2015
Come vi avevamo annunciato, è stato “Taxi”, il film vincitore della Berlinale 2015.
Il regista di questa pellicola è l’iraniano Jafar Panahi che ha dichiarato
Festival di Berlino 2015: tutti i vincitori
Ieri sera c’è stata la cerimonia di premiazione del Festival del Cinema di Berlino 2015. L’Orso d’Oro è stato vinto dal regista iraniano Jafar Panahi, per il suo film “Taxi”, dove lui stesso, atteggiandosi a tassista, ha guidato per le strade di Teheran
Cannes 2011, il coreano Bong Joon-ho presiederà la Caméra d’or
Ancora aggiornamenti dal prossimo Festival di Cannes 2011 che ricordiamo si terrà dall’11 al 22 maggio, dopo l’assegnazione della presidenza di giuria a Michel Gondry per i cortometraggi e a Emir Kusturica per Un Certain Regard, oltre naturalmente al veterano Robert De Niro presidente della giuria internazionale, arriva l’assegnazione anche per la sezione Caméra d’or che quest’anno vedrà presidente di giuria il cineasta coreano Bong Joon-ho.
Il regista di Mother e Memories of murder, quest’ultima pellicola del 2003 che narrava la vera storia del primo serial-killer coreano, consegnerà il riconoscimento che premia la miglior opera prima scelta tra le pellicole in concorso in tutte le sezioni della rassegna d’oltralpe Selezione ufficiale compresa, premio istituito nel 1979 e preceduto nel ’69 da un premio speciale assegnato al cult Easy rider, debutto alla regia per l’attore Dennis Hopper.
Festival di Berlino 2011 venerdì 11 febbraio: oggi Margin Call e omaggio a Panahi
Dopo la serata d’inaugurazione eccoci alla prima giornata ufficiale di proiezioni della sessantunesima edizione del Festival di Berlino, ieri conferenza stampa per i fratelli Coen che con il loro remake Il Grinta, candidato a dieci premi Oscar, hanno aperto fuori concorso la rassegna.
La coppia di registi torna a Berlino tredici anni dopo con lo stesso protagonista, il veterano premio Oscar Jeff Bridges, del loro cult Il grande Lebowski e parlano del loro nuovo film come di “un western per caso”:
La parola western andrebbe messa tra virgolette…True Grit è un western solo perché si svolge nell’America del sud nel 1870, ma non credo che l’epopea western sia ciò su cui il libro è incentrato. Il nostro è un western solo per caso.
Festival di Berlino 2011, giovedì 10 febbraio: apre Il grinta dei fratelli Coen
Il Festival di Berlino apre oggi i battenti con la sua sessantunesima edizione, a fare gli onori di casa la fascinosa presidente di giuria Isabella Rossellini e il remake western Il grinta dei fratelli Coen, che stasera inaugurerà fuori concorso le proiezioni delle rassegna.
Purtroppo vuoto il seggio di giuria assegnato dalla Berlinale all’iraniano Jafar Panahi ancora nelle mani del regime iraniano che lo ha condannato a sei anni di reclusione scatenando l’indignazione del mondo del cinema e non solo, tra le pellicole italiane che transiteranno quest’anno al festival, che ricordiamo non avrà rappresentanti in concorso, ci saranno nella sezione Panorama Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese e Gianni e le donne, secondo film da regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio dopo il sorprendente debutto di Pranzo di Ferragosto.
Al regista Jafar Panahi sei anni di prigione e vietato girare film per venti anni
E’ di poche ore fa la notizia che il pluripremiato regista iraniano Jafar Panahi, recentemente al centro dell’attenzione internazionale per alcuni abusi subiti dal suo governo, è stato condannato a sei anni di prigione a cui si aggiunge il divieto di lasciare il paese e di scrivere sceneggiature e girare film per venti anni.
La sentenza arriva dopo varie vicissitudini legali che avevano visto il regista imprigionato per oltre ottanta giorni e liberato solo dietro una cauzione di duecentomila dollari, sdegno e proteste da tutto il mondo del cinema che ha visto mobilitarsi tra gli altri i registi Steven Spielberg e Martin Scorsese e commuoversi di fronte alla platea di giornalisti del Festival di Cannes l’attrice Juliette Binoche.
Venezia 2010, mercoledì 1 settembre: oggi Black Swan in concorso e mezzanotte con Machete
Oggi inauguriamo lo spazio dedicato alla Mostra del Cinema di Venezia che seguirà quotidianamente proiezioni ed avvenimenti che segneranno la sessantasettesima edizione della prestigiosa rassegna veneziana, che anche quest’anno promette cinema d’alto profilo è un fastoso parterre di star da red carpet.
Vediamo cosa ci riserva la giornata d’apertura con una lunga serata ricca di anteprime, tra queste fuori concorso l’atteso Machete di Robert Rodriguez presentato alla proiezione di mezzanotte e in occasione del compleannno dell’attore e campione di arti marziali Bruce Lee, prima mondiale dell’action orientale Legend of the fist: The return of Chen Zhen di Andrew Lau, ritorno sul grande schermo per il personaggio che ha lanciato Bruce Lee nel cult del ’72 Dalla Cina con furore.
Cannes 2010 mercoledì 19: ieri applausi e lacrime per Biutiful oggi Carlos di Assayas
Il Festival di Cannes chiude la sua prima settimana, quello che resterà più impresso di ieri saranno sicuramente le lacrime, quelle del regista Innaritu che con il suo Biutiful ha commosso l’intera platea, che ha chiuso la proiezione con uno scrosciante applauso a scena aperta.
Lacrime anche per la bella Julietta Binoche madrina del festival e presente alla conferenza stampa per il film Copia Conforme del regista Abbas Kiarostami in cui la Binoche interpreta una gallerista. L’attrice non è riuscita a trattenere le lacrime alla notizia dello sciopero della fame intrapreso dal regista iraniano Jafar Panahi, in carcere da marzo per aver manifestato contro il regime, una situazione insostenibile come afferma anche Kiarostami.
Cannes 2010 lunedì 17: oggi la Yakuza di Kitano e il ritorno di Godard
Sesta giornata per il Festival di Cannes e primo week-end sulla croisette archiviato, ieri agli organizzatori del festival è giunta una lettera di ringraziamento del regista iraniano Jafar Panahi, convocato quest’anno per far parte della giuria e che purtoppo è stato arrestato a marzo a causa della sua partecipazione ad alcune manifestazioni di piazza contro il regime.
L’appoggio delle autorità francesi al regista vincitore proprio a Cannes nel 2003 del premio della giuria con il suo Oro Rosso, non hanno purtoppo avuto esiti positivi, ricordiamo l’analogo episodio che ha coinvolto lo scorso anno la giornalista Roxana Saberi co-autrice della sceneggiatura del film di Bahman Ghobadi I gatti persiani, arrestata e poi rilasciata due giorni prima che il film di Ghobadi venisse proiettato alla kermesse francese.
Iran, arrestato Jafar Panahi
In Iran è stato arrestato Jafar Panahi: ieri sera le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella casa del regista, arrestando il padrone di casa e una quindicina di ospiti, oltre a sua moglie e a sua figlia e confiscando i computer.
Il vincitore del Leone d’oro a Venezia con il film Il cerchio, nonché Orso d’argento al Festival di Berlino nel 2006 con il film Offside, è una delle voci più critiche del presidente Mahmud Ahmadinejad. Il procuratore di Teheran Abbas Jafari Dolatabandi ha confermato l’arresto, ma ha smentito ogni connessione con motivi politici (fonte Asca):
E’ accusato di alcuni crimini ed e’ stato arrestato insieme ad un’altra persona in seguito al mandato di un giudice.
Bella Basilicata Film Festival
La fine ormai accertata e conclamata dell’estate non è sufficiente a fermare il motore dei festival, un racconto destinato a divenire romanzo, una sicurezza data la sicura presenza in ogni momento dell’anno. E’ questa la volta di una rassegna italiana al cento per cento, un festival che si svolge in Basilicata, il Bella Basilicata Film Festival.
La rassegna è italiana, ma il grido lanciato dal 27 Settembre al 4 Ottobre raggiunge perfino una terra lontana come la Palestina: è in primis una sfida per oltrepassare i confini del concetto di nazione, e l’arte sembra essere l’unico strumento realmente efficace per ottenere dei risultati, parziali ma immediati.
Quello che si racconta è il sud, divenuto ormai, almeno qui da noi, un vero e proprio archetipo, un “template” comprendente tutta una serie di attributi utilizzati in senso solitamente abbastanza dispregiativo, e di cui non si analizzano mai a fondo le implicazioni concrete.