Dead Man Down, recensione in anteprima

Dead Man Down – Il sapore della Vendetta tratta della storia di Victor (Colin Farrell), il braccio destro di un mafioso di New York di nome Alphonse (Terrence Howard) tenuto sotto assedio da un killer che da mesi uccide uno a uno tutti i suoi uomini; nel frattempo, Victor conosce la sua vicina di casa Beatrice (Noomi Rapace), una donna misteriosa che un anno prima ha subito un incidente che le ha sfigurato il volto.

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Il mio migliore incubo!, recensione in anteprima

Lui è un ignobile e ridicolo, un vero incubo; lei è una bisbetica direttrice di una galleria e una snob aristocratica; il risultato sarà un vero disastro: dal 30 marzo arriva al cinema Il mio migliore incubo!, film che vede il ritorno di Anne Fontaine alla regia, conosciuta per Coco Avant Chanel; a raccontare la vicenda ci sono Isabelle Huppert, Benoît Poelvoorde e André Dussollier.

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Cannes 2011 Giovedì 12: oggi Sleeping Beauty e gli adolescenti di Gus Van Sant

Seconda giornata per la sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes, ieri serata inaugurale con la proiezione fuori concorso di Midnight in Paris di Woody Allen accolto molto bene dalla stampa, presenti sul red carpet della premiere oltre al regista gli attori Adrien Brody, Michael Sheen, Owen Wilson e Rachel McAdams.

Oggi si apre la ufficialmente la competizione, tra le proiezioni previste per la Selezione ufficiale segnaliamo Sleeping Beuty opera prima per la scrittrice australiana Jane Leigh che si cimenta con un dramma erotico in cui l’attrice Emily Browning interpreta una studentessa universitaria che in una sorta di delirio onirico si concede ai piaceri della carne, mentre la regista scozzese Lynne Ramsay adatta per il grande schermo il racconto di Lionel Shriver We Need to Talk About Kevin che narra i sensi di colpa di una madre, interpretata dall’attrice Tilda Swinton, incapace di fermare il figlio adolescente che diverrà responsabile di un massacro di studenti in un liceo.

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EFA 2009 vince Il nastro bianco. Premiato Michael Haneke

Efa 2009

Ieri sera si è tenuta la ventiduesima edizione degli European Film Awards: durante la cerimonia di premiazione, che si è tenuta nella città tedesca di Bochum Il nastro bianco è stato eletto il miglior film europeo dell’anno. La pellicola tedesca si è portata a casa anche il premio per la miglior sceneggiatura e quello per la miglior regia entrambi andati a Michael Haneke.

Alle sue spalle si piazza, con due riconoscimenti, The Millionaire di David Boyle che si aggiudica i premi per la miglior fotografia e quello del pubblico. Nella categoria migliore attore, dove concorreva anche Filippo Timi con Vincere, l’ha spuntata Jacques Audiard per la sua performance in Un profeta, mentre la migliore attrice è risultata Kate Winslet per The Reader. Gli altri riconoscimenti sono andati ad un commosso Ken Loach (Honorary Awards), che ha richiesto maggiore attenzione per il cinema europeo e per la libertà di espressione, alla regina del cinema francese Isabelle Huppert (Honorary Awards) e al regista polacco Andrej Waida (premio Fipresci).

Prima di lasciarvi alla lista riassuntiva di tutti i premi assegnati, vi ricordo che la prossima edizione degli Efa si terrà il 4 dicembre 2010 a Tallin (Estonia). Speriamo che per gli italiani in gara, l’anno prossimo vada meglio.

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L’amore nascosto: recensione

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In una clinica si spengono lentamente l’anima ed il corpo di Danielle (Isabelle Huppert), ricoverata in clinica dalla figlia Sophie (Melanie Laurent) dopo il terzo tentativo di suicidio. Danielle è un’anima in pena in cerca di un amore filiale che non riesce a provare e cosa più angosciante neanche a simulare.

La dottoresssa Dubois (Greta Scacchi) cercherà di riportare la donna ad avere un contatto con se stessa e ad esplorarsi a fondo, le suggerisce di scrivere un diario, di mettere su carta le emozioni provate verso la figlia e verso se stessa, narrando le fasi della sua elaborazione di una maternità che ne ha inesorabilmente minato la mente portandola ad odiare l’odio da lei stessa provato.

Cosi’ assistermo allo scontro tra madre e figlia in un susseguirsi di violenza verbale ed emotiva, al dipanarsi di una amore solo celato che ci regalerà almeno nel finale un pò di consolatorio riscatto.

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Michael Haneke e Il nastro bianco

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Mai come quest’anno il cosiddetto totofestival è stato così difficile, molti i papabili alla Palma d’Oro, comunque la giuria del festival presieduta da Isabelle Huppert, ha accontentato un pò tutti e alla fine ha premiato con la palma d’Oro un film difficile e duro come Il nastro bianco di Michael Haneke, film premiato anche dalla federazione della stampa internazionale cinematografica che gli ha insignito il prestigioso premio FIPRESCI.

Haneke è un abituè della Croisette, nel 2001 con La pianista, il regista si aggiudica il Gran premio della giuria ed i due attori protagonisti, Isabelle Huppert e Benoit Magimel, vengono eletti miglior attore e miglior attrice, mentre nel 2005 con Niente da nascondere è il turno del premio come miglior regista.

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Festival di Cannes 14 maggio: dopo Up arriva Tetro

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Dopo la giornata inaugurale che ha visto grande entusiasmo per il cartoon next-generation Up e l’arrivo sulla croisette della squadra Disney-Pixar guidata dal boss John Lasseter e della giuria internazionale guidata dal suo presidente l’attrice francese Isabelle Huppert, eccoci pronti a dare uno sguardo al programma odierno.

Per oggi sono previste le proiezioni di due pellicole in concorso, l’inglese Fish Tank di Andrea Arnold che vede le vicissitudini della problematica adolescente Mia alle prese con il nuovo compagno della madre e della pellicola cinese Spring Fever di Yeou Lou, che è stato proiettato ieri per la prima volta ai giornalisti presenti alla manifestazione. Lou ci narra di un passionale e scandaloso triangolo amoroso in cui due uomini ed una donna si lasciano trasportare dai sensi e si abbandonano al piacere.

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Mutant Chronicles, Yattaman, Home, The Great Buck Howard, Coraline e la porta magica: trailer

Anche oggi vi proponiamo i trailer di una cinquina di film, di cui sentiremo parlare nei prossimi mesi: il fantascientifico Mutant Chronicles, la commedia drammatica The Great Buck Howard, il film d’animazione Coraline e la porta magica, il drammatico Home e l’attesissimo Yattaman.

Cominciamo a vedere il trailer senza censure di Mutant Chronicles, il film tratto dall’omonimo gioco di ruolo, diretto da Simon Hunter, con Ron Perlman, Thomas Jane e John Malkovich. La pellicola uscirà il 24 aprile negli States e racconta la storia di un gruppo di soldati che combattono un gruppo di necromutanti con l’ausilio del leader di una setta.

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Isabelle Huppert: l’altra metà del cielo

Eleganza, Fascino, Sensualità ne hanno fatta interprete prediletta di un cinema, quello francese, fatto di donne misteriose, volitive e solo all’apparenza fragili, un’icona dalle mille sfaccettature interpretative, donna nel senso più completo e coinvolgente del termine, attrice dalle maschere indimenticabili.

Isabelle Anne Huppert nasce a Parigi il 16 Marzo 1955, tre sorelle ed un fratello, trascorre l’infanzia a Ville d’Avray, il mondo della moda l’affascina e per un breve periodo frequenta un corso per modelle, ma l’attrazione per la recitazione è più forte e con l’appoggio della madre decide di studiare al Conservatoire d’Art Dramatique, cominciano ad arrivare picole parti in tv, Isabelle ha soli 17 anni, ma riesce a vincere prestigiosi premi grazie ad alcune sue rappresentazioni in teatro.

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Isabelle Huppert presidente di giuria a Cannes 2009

E’ stata scelta una francese come presidente di giuria per il sessantaduesimo Festival di Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio: il suo nome è Isabelle Rupert, attrice parigina, che ha già partecipato venticinque volte al festival francese, in veste di madrina o di interprete di film in concorso (vincitrice due volte come migliore attrice, l’ultima nel 2001 per il suo ruolo in La pianista) e fuori concorso.

La cinquantacinquenne, che è stata nella sua carriera diretta tra gli altri da Bertrand Tavernier, Jean-Luc Godard e Claude Chaborl (vincendo con i suoi film Un affare di Donne e Il buio nella mente due volte la Coppa Volpi a Venezia) ha dichiarato:

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Il Festival Internacional de Cine de Mar del Plata

Si è chiusa il 16 novembre la 23ma edizione del prestigioso Festival Internacional de Cine de Mar del Plata apertasi il 6 novembre nella città omonima.

La manifestazione è l’unica considerata di categoria A (classificazione FIAPF) tra i festival del cinema in America Latina.

L’Astor de oro – il premio per il miglior lungometraggio – è andato quest’anno al giapponese Still Walking, di Hirokazu Kore-eda.Giapponese è anche il vincitore dell’Astor de plata per la miglior regia: Kiyoshi Kurosawa con la pellicola Tokyo Sonata.

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