Aaron Sorkin adatterà il biopic Steve Jobs, Scott Z. Burns scriverà il sequel de L’alba del pianeta delle scimmie, Isabel Coixet dirigerà il fantasy the Age of Adaline

News via Collider, THR e Heat Vision per gli sceneggiatori Aaron Sorkin (Moneyball – L’arte di vincere) e Scott Z. Burns (Contagion) e la regista Isabel Coixet (Lezioni d’amore).

Aaron Sorkin, sceneggiatore Premio Oscar per The Social Network adatterà la biografia Steve Jobs per la Sony Pictures, scritta da Walter Isaacson e uscita poche settimane dopo la morte del magnate informatico avvenuta lo scorso ottobre. Le voci che Noah Wyle e George Clooney sarebbero in corsa per ritrarre Jobs non sono state confermate mentre Sorkin è ufficialmente a bordo. Ricordiamo che questo progetto non è Jobs, il biopic indipendente con Ashton Kutcher che è stato invece sceneggiato da Matt Whiteley.

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Map of the Sounds of Tokyo, trailer originale

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E’ stato presentato al Festival di Cannes, Map of the Sounds of Tokyo, il film diretto da Isabel Coixet, che concorre alla Palma D’Oro.

Il film racconta la storia di Ryu, una ragazza che di giorno è una venditrice di pesce al mercato di Tokio e di notte è una killer professionista.

Dopo il salto potete gustarvi il trailer. Ha qualche possibilità di vincere?

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Festival di Cannes sabato 23: Dopo il Parnassus di Terry Gilliam, oggi Isabel Coixet e la Salomè made in Taiwan

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Ieri più cinema e meno clamore sulla Croisette, applausi per The Times That Remains del regista arabo-israeliano Elia Suleiman che racconta attraverso la sua famiglia la nascita e l’evoluzione dello stato d’Israele dal 1948 ad oggi, naturalmente con l’ironia e la leggerezza che ne contraddistingue lo stile, per la premiere è intervenuto l’attore statunitense Danny Glover (Il colore viola, Arma Letale)

Fantasmi, psichedelia e il libro tibetano dei morti, quasti i suggestivi ingredienti di Enter the void del regista Gaspar Noè proiettato ieri e già nella rosa dei favoriti per la Palma d’Oro.

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Lezioni d’amore: recensione

Il professor David Kepesh (Ben Kingsley) è sicuramente un donnaiolo impenitente, ma non come quegli imbarazzanti latin lover da strapazzo avanti con gli anni che cercano di fermare il tempo conquistando giovani studentesse, la sua è più una filosofia di vita, Kepesh usa il fascino ed il carisma della cultura e della maturità per affascinare le sue giovani allieve, e lo fa con un indubbio charme.

Per lui il corpo della donna è una vera opera d’arte da ammirare, da possedere, ma i suoi rapporti rimangono in superficie, Kepesh non si lascia mai andare a nulla più che una lunga serie di piacevoli rapporti fisici, questo fino a quando nella sua classe, come un fulmine a ciel sereno, piomba la donna che cambierà la sua vita ed il suo modo di concepire l’amore e le donne.

Lei è Consuela Castillo (Penelope Cruz) una stupenda studentessa dai capelli corvini e lo sguardo disarmante, non appena Kepesh vede la ragazza capisce che qualcosa è scattato in lui, con il passare del tempo avverte una metamorfosi impossibile da arginare, un cambiamento forte e definitivo che lo spaventa e che trasforma Consuela in qualcosa di più che un mero oggetto del desiderio, ma in un ossessione da cui e impossibile liberarsi. Così David arriva ad una sconvolgente verità, che a cinquant’anni suonati sta vivendo la sua prima, vera, storia d’amore…

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Isabel Coixet: l’altra metà del cielo

Isabel Coixet nasce a Barcellona (Spagna) il 9 Aprile 1960, gli esordi sono nella pubblicità prima in veste di copywriter, poi realizzando alcuni spot pubblicitari.

Dopo aver fondato la casa di produzione Miss Wasabi Films,  la Coixet si avvicina al mondo del cinema nel 1983 come sceneggiatrice, per poi esordire dietro la macchina da presa tre anni più tardi con il film Demasiado viejo para morir joven.

E’ subito chiara l’intenzione della regista di narrare l’universo femminile nel suo quotidiano e prosegue su questo percorso narrativo anche con il secondo lungometraggio, e prima produzione in lingua inglese, Le cose che non ti ho detto.

Dopo il melò del 1998 A los que aman inedito in Italia, la regista gira nel 2003 La mia vita senza di me, ancora melò ed una malattia che incrina un quotidiano fatto di normalità e famiglia,

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Schermi d’Amore 2009: a Verona è di scena l’amore

Dal 24 al 29 Aprile 2009 nella splendida cornice della città di Verona si terrà la tredicesima edizione del festival Schermi d’Amore, una vera e propria dichiarazione d’amore indirizzata al  cinema nella sua forma più vitale e fruibile fatta di immagini ed emozioni.

Quella degli organizzatori di questo evento è una vera e propria dichiarazione d’intenti in questi tempi di crisi, in cui l’omologazione di un cinema da multisala vince sulla diversità e la ricchezza di un cinema che può dar molto oltre il lato meramente commerciale.

Schermi d’Amore va controcorrente selezionando opere che per cultura e tradizione toccano le corde del melò da svariati punti di vista e contaminano il cinema di genere arricchendone la già notevole forza espressiva e comunicatrice.

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Berlino 2009, i nomi della giuria internazionale

Sono stati resi noti i nomi dei componenti della giuria del Festival di Berlino 2009, la rassegna cinematografica tedesca, che inizierà il 5 febbraio prossimo e verrà presentata il 27 gennaio.

A scegliere i film meritevoli di essere premiati nella cinquantanovesima edizione e guidati dall’attrice Tilda Swinton, presidente della commissione, saranno: Isabel Coixet (regista e sceneggiatrice spagnola), Gaston Kaboré (regista del Burkina Faso), Henning Mankell (scrittore), Christoph Schlingesief (regista), Wayne Wang (regista di Hong Kong) e Alice Waters (vicepresidente dell’associazione Slow Food International).

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