Rango, le action figures ufficiali

Venerdì esce nelle sale il cartoon-western Rango firmato dal regista della trilogia dei Pirati dei Caribi Gore Verbinski, che per il suo primo film d’animazione sceglie come protagonista uno spassoso camaleonte in crisi d’identità che si ritrova a far da sceriffo a Polvere, una cittadina sperduta nel deserto.

Rango sfoggia un character design dei personaggi particolarmente originale curato dalla Industrial, light & Magic di George Lucas anch’essa al suo debutto nell’animazione, ne viene fuori un bestiario piacevolmente deformed tra cui spiccano il protagonista Rango e il topo Priscilla, uno dei molti abitanti di Polvere.

Sono proprio Rango e Priscilla che diventano materia prima da merchandise e si trasformano in un set deluxe che li vede riprodotti in due figures in vinile da 20 e 10 cm. con accessori e fondale cartonato in stile set cinematografico che riproduce l’inospitale deserto in cui si muovono i protagonisti della pellicola.

Dopo il salto galleria fotografica con le figures nel dettaglio che vi segnaliamo disponibili da agosto 2011, ma già in prevendita e QUI la recensione in anteprima del film.

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Rango, tante immagini del cartoon western di Gore Verbinski

Il prossimo 11 marzo uscirà nelle nostre sale il cartoon Rango, parodia western firmata dal regista dela trilogia dei Pirati dei Caraibi che vede gli esperti in effetti speciali della Industrial. Light & Magic di George Lucas cimentarsi con il loro primo lungometraggio d’animazione.

Verbinski che ha debuttato alla regia proprio con un film che faceva uso di CGI, la comedy per famiglie Un topolino sotto sfratto, ha rinunciato a girare il quarto episodio dei Pirati dei Caraibi per cimentarsi con il suo primo lungometraggio d’animazione seguendo l’iter creativo del collega Zack Snyder che recentemente ha sfornato il suo primo cartoon in 3D Il Regno di Ga’ Hoole-La leggenda dei guardiani.

Dopo il salto trovate tantissime immagini tratte dalla pellicola mentre se volete leggere la nosta recensione in anteprima cliccate QUI.

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Rango, recensione in anteprima

Rango è un camaleonte che vive una sorta di crisi d’identità, insomma passare una vita intera a mimetizzarsi in un terrario casalingo avendo una personalità forte e una grande fantasia di stampo cinematografico, con tanto di virtuale troupe composta da gadget di plastica tra cui un pesciolino e il busto di una Barbie, creerebbe scompensi a chiunque, ma il destino per Rango ha in riserbo una sorpresa, un tantinello inaspettata e decisamente repentina rispetto a ciò che il nostro amico sognava, ma come si dice a caval donato non si guarda in bocca e così durante un viaggio in auto Rango finisce accidentalmente catapultato nel bel mezzo di un inospitale e assolato deserto.

L’impatto con la perigliosa location da spaghetti-western lo porterà a conoscere da subito e da molto vicino il mondo dei predatori grazie o meglio a causa di un incontro molto ravvicinato con un falco che ha intenzione di trasformarlo in un lauto spuntino, schivato il rapace in una sequenza degna di un action Rango comincerà a far conoscenza con la fauna locale e a stringere amicizie, in men che non si dica troverà la sua clac formata da Borlotta la prima camaleonte femmina incontrata da Rango e l’armadillo Carcassa, insieme raggiungeranno la vicina Polvere, classica cittadina vecchio West dove Rango in men che non si dica verrà eletto nuovo sceriffo e dovrà scoprire un mistero che riguarda l’elemento più prezioso nel deserto, oltre che  preziosa merce di scambio nella cittadina, a mettergli i bastoni tra le ruote la prima nemesi ufficiale dello sceriffo Rango, il malvagio serpente di malaffare Jack Sonagli.

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La morte ti fa bella, recensione

Sul finire degli anni ’70 in quel di New York l’attrice Madeleine Ashton (Meryl Streep) ruba per l’ennesima volta il partner della sua rivale la scrittrice Helen Sharp (Goldie Hawn) così come era uso fare dai tempi della scuola, ma stavolta l’abbandono da parte del chirurgo plastico Ernest Menville (Bruce Willis) di Helen causerà un crollo nervoso di quest’ultima e il ricovero in un istituto pschiatrico della furibonda sedotta e abbandonata.

L’azione si sposta al 1985 mentre Madeleine è da tempo convolata a nozze con l’ex di Helen, quest’ultima per nulla dimenticata l’antica ossessione per l’odiata rivale riesce a convincere i medici che la tengono in cura di aver superato rancori e desideri di vendetta e finisce per essere dimessa.

Tornata a scrivere scopre che il matrimonio tra il suo Ernest e l’odiata Madeleine è ormai alla deriva, lui alcolizzato ora ricompone e trucca salme di star decedute, lei ha un amante molto più giovane che la frequenta a puro scopo di lucro e che ben presto verrà colto con le mani nella marmellata, causando un crollo nervoso di Madeleine che comincerà a sentire il peso degli anni che passano e  di una bellezza ormai troppo sfuggente.

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Highrise, cortometraggio con alieni in stop-motion

Oggi per lo spazio cortometraggi approfittiamo dell’uscita proprio ieri del disaster-movie fantascientifico Skyline diretto dai fratelli Strause, per rispolverare il corto Highrise, un gioiellino anni’80 girato in 16 mm scovato da un utente americano di You Tube e rilasciato in rete con il permesso del realizzatore, l’esperto in effetti visivi Mark Sullivant allora studente e futuro collaboratore della Industrial Light & Magic di George Lucas per la quale curerà gli effetti visivi de La minaccia fantasma e L’attacco dei cloni oltre a firmare classici come Ghostbusters e Starship Troopers.

Sullivant ispirandosi alla meraviglia provata guardando gli effetti in stop-motion del King Kong del ’33 diretto dalla coppia Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, ci racconta di un singolare rapimento alieno in pieno centro città.

Dopo il salto un video con il cortometraggio in versione integrale.

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The Time Machine, recensione

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New York 1899, Alexander Hartdegen (Guy Pearce) insegnante della Columbia University è una personalità vulcanica ed eccentrica, è sua ferma convinzione che sia possibile viaggiare nel tempo e da molto lavora a questa teoria, unendo le sue conoscenze matematico-scientifiche con la sua passione di inventore lavorando al progetto di un macchinario adatto allo scopo.

La morte della fidanzata di Hartdegen per mano di un rapinatore trasformerà il viaggio nel tempo in una vera ossessione per lo scienziato, che arriverà a straniarsi dal mondo e dalla realtà, sino a raggiungere il suo intento, assemblare una macchina del tempo funzionante, che Hartdegen utilizzerà nel tentativo di cambiare i tragici eventi che hanno causato la morte dell’amata.

Purtroppo i tentativi di cambiare il passato non faranno altro che portare al medesimo risultato, cambiando solo momentaneamente il percorso preso dagli inevitabili eventi, una situazione che frustrerà a tal punto lo scienziato che deciderà di intraprendere un viaggio nel futuro alla ricerca di risposte, viaggio che gli mostrerà il tramonto dell’umanità e la nascita di due razze, i cacciatori antropofagi Morlock che popoleranno il sottosuolo e gli Eloi, pacifiche prede designate che abiteranno la superficie.

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Oscar 2010 Migliori effetti speciali, chi vincerà?

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Nomination hi-tech per il toto-Oscar di quest’oggi, parliamo della nomination per i Migliori effetti speciali, un riconoscimento che negli anni ha delineato l’importanza e l’influenza artistico-creativa, che gli effetti sempre più speciali, hanno avuto sull’immaginario dello spettatore.

Quest’anno inutile nasconderlo il vincitore sembra alquanto scontato, trattasi di Avatar di James Cameron con il suo team delle meraviglie digitali capitanato dal geniale Joe Letteri, premio Oscar per Le due torri, Il ritorno del re e King Kong, che nel 1993 insieme a Peter Jackson ha fondato la Weta Digital, che da Il signore degli Anelli in poi si è in poco tempo affermata come società leader del settore degli effetti speciali.

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Men in Black 2, recensione

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C’era una volta in una galassia lontana lontana il pianeta Zharta minacciato dalla perfida Seerlena (Lara Flynn Boyle), malvagio alieno mutaforma kilotyano che ambiva a possedere La Luce di Zharta, gioiello dall’incredibile bellezza e dall’altrettanto incredibile potere distruttivo.

Gli zarthani fuggirono con il gioiello sulla Terra e chiesero aiuto ai Men in Black perchè custodissero e nascondessero alla malvagia Seerlena il prezioso gioiello, ma vista la pericolosità della prima e la potenza del secondo, l’accordo non fu  raggiunto e l’incontro terminò con l’arrivo imprevisto di Seerelena che venne gentilmente trattenuta dai terrestri, mentre Zarthani e gioiello raggiungevano lidi più sicuri.

Ora Seerlena, dopo più di dodici anni terrestri, è tornata sulla Terra e dopo aver divorato e indossato una sensuale modella di biancheria intima, è di unovo a caccia del gioiello, pronta a vendicarsi dei Men in Black che anni prima si misero tra lei/lui/esso e il prezioso manufatto alieno.

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