Viaggio nel mondo dei cattivi: Il carisma di Joker, Hannibal e Catherine Tramell

Quando la cattiveria è celata dall’irresistibile fascino di una bellissima donna si può star certi che non vi è scampo. Catherine Tramell, è la seducente e astuta psicologa di “Basic Instinct”, film di Paul Verhoeven, interpretata da una super sensuale Sharon Stone.

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Ogni uomo cade vittima del suo sguardo spietato e le sue armi preferite sono l’intelligenza, un accavallamento di gambe che disorienta le vittime e un rompighiaccio.

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Uno che la mente umana la conosce bene e che sa apprezzare anche il corpo umano è Hannibal Lecter, il colto psichiatra interpretato da Anthony Hopkins ne “Il silenzio degli innocenti”.

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10 donne da Oscar

Augurando un buon 8 marzo a tutte le nostre lettrici oggi per la Festa della donna abbiamo stilato una speciale classifica per festeggiare degnamente l’evento con dieci donne che secondo noi hanno rappresentato al meglio su grande schermo il complesso e fascinoso universo femminile attraverso talento, passione, sex-appeal e soprattutto tanta determinazione.

Abbiamo scelto di stilare una classifica all’insegna del multigenerazionale puntando su donne che hanno dato al mondo del cinema un grande apporto riconosciutogli poi con il prestigioso premio Oscar che alcune di loro hanno conquistato a più riprese.

Dopo il salto troverete le nostre dieci donne da Oscar tra cui svetta Kathryn Bigelow che vince il primo e unico Oscar alla regia assegnato ad una donna e lo vince raccontando un mondo prettamente maschile come quello militare e naturalmente grandi attrici italiane come la Loren e la Magnani e giovani talenti che si stanno affermando come il futuro, vedi l’intensa Hilary Swank.

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Cani & Gatti-La vendetta di Kitty 3D, recensione

Dopo una fallimentare crisi con ostaggi in cui il cane-poliziotto Diggs causa non pochi danni e una serie di ripercussioni sul suo addestratore, la carriera dell’animale in polizia sembra ormai finita, ma quando il pensionamento anticipato sembra l’unico futuro certo, Diggs viene reclutato da un gruppo segretissimo di spie a quattro zampe che sta cercando di fermare una spia felina rinnegata che ha giurato vendetta contro l’odiata specie canina e l’intero genere umano.

La spia in questione e Kitty Galore ex-membro della M.I.A.O. organizzazione spionistica di felini con cui la perfida gatta ha un conto in sospeso dopo essere stata ridicolizzata durante una missione, così Diggs che compensa qualche carenza tecnica con cuore e coraggio, verrà affiancato da Catherine agente felino operativo con la quale dovrà sventare i piani di un’imminente e diabolico attacco terroristico ordito proprio da Kitty Galore.

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I rifiuti più clamorosi della storia del cinema: gli attori che hanno detto no e si sono dovuti pentire

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Quali sono stati i rifiuti più clamorosi che gli attori hanno rifilato, dovendosene pentire in seguito, visti i risultati del film al botteghino? A questa domanda dà risposta il New York Post (via Repubblica.it). Eccovene alcuni:

Tom Selleck rifiutò di partecipare ad Indiana Jones, perché non interessato a fare l’archeologo per un film di ragazzini. Il suo posto venne preso da Harrison Ford e sappiamo come è andata a finire;

John Lithgow e Michelle Pfeiffer hanno rifiutato Il Silenzio degli innocenti, venendo sostituiti da Anthony Hopkins e Jodie Foster;

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10 best seller da cinema

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Quest’oggi classifica particolare dedicata alle 10 migliori trasposizioni da best seller, argomento spinoso visto che in casi rarissimi la versione in celluloide ha rispettato in pieno intenti e contenuti della controparte cartacea, portando sullo schermo l’essenza delle pagine e il pensiero dell’autore.

Accade invece spesso che si travalichi la pagina scritta e si filtri di volta in volta con l’occhio e la sensibilità del cineasta di turno la tematica, le influenze e le suggestioni e sullo schermo si scopra un’altra prospettiva del libro o del racconto affrontato, per molti versi distante dall’originale, ma non per questo meno accattivante o riuscita.

Dopo il salto la nostra top ten con le trasposizioni più riuscite. Buon proseguimento.

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10 serial killer al cinema

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Eccoci pronti a stilare una nuova classifica, stavolta tratteremo di assassini seriali o serial-killer che dir si voglia, incubi reali partoriti dalla psiche umana, moderni e sin troppo realistici boogeymen senza tempo.

Nasce così l’omicida seriale in celluloide, molte volte ibrido deforme di diversi mostri da cronaca nera, che siano cannibali, stupratori o pedofili tutti hanno la loro controparte da grande schermo, allegoriche icone da incubo che servono a metabolizzare l’orrore, a rendere la paura più sopportabile grazie all’esperienza catartica da grande schermo, che genera incubi che qualche volta, purtroppo sopravvivono ai titoli di coda sconfinando nel mondo reale.

Dopo il salto la classifica, esclusi dalla top ten serial-killer di natura sovrannaturale, quindi ovviamente non troverete il veterano Freddy Krueger tra i citati, mentre un paio di menzioni d’onore all’Aleen di Charlize Theron in Monster e al Killer dello zodiaco di David Fincher, entrambi non assimilabili ad icone in celluloide per la loro connotazione di ricercato realismo, che ben poco ha a che fare con il carisma dei villain da grande schermo.

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Philadelphia, recensione

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Andrew Beckett (Tom Hanks) è un brillante avvocato gay di Philadelphia che si ritrova a combattere con la discriminante, inaccettabile per il prestigioso studio legale in cui lavora, dell’essere omosessuale e peggio ancora aver contratto L’AIDS, il che lo rende, sempre secondo i suoi datori di lavoro, di punto in bianco inaffidabile ed inefficiente sul lavoro, e naturalmente senza palesarne le ragioni, in qualche modo un pericolo e un motivo d’imbarazzo per i colleghi e lo studio.

Andrew è un avvocato e sa benissimo che questa potrebbe diventare materia da trattare  in un aula di tribunale, ma è anche consapevole che difficilmente troverà qualche collega disposto a rappresentarlo una volta saputo quale sarà la materia con cui si andrà in aula, mettiamoci poi che la causa dovrebbe portare in aula uno studio legale, insomma ci sarebbero un bel pò di ostacoli per questa sua iniziativa, senza contare il fatto di mettere in piazza e dare in pasto ai media la sua vita privata, e una malattia in costante evoluzione.

Andrew comunque non molla supportato dalla sua amorevole famiglia e dal suo innamoratissimo compagno, e finalmente trova in Joe Miller (Denzel Washington), avvocato afroamericano con qualche problema sia con la malattia che con gli omosessuali, qualcuno dai principi tanto saldi da combattere con i propri pregiudizi  pur di difenderlo.

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The Manchurian Candidate, recensione

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Il maggiore Bennett Marco (Denzel Wahington) durante la guerra del golfo viene salvato dal commilitone Raimond Shaw (Liev Schreiber) da un’imboscata in pieno deserto in cui cade un intero convoglio dell’esercito, ma qualcosa nel ricordo frammentato di Bennett degli avvenimenti di quella notte non quadra.

Shaw nel frattempo grazie proprio a quella impresa eroica con annessa medaglia al valore, intraprende una fulgida carriera politica che lo porterà a candidarsi per la carica di vicepresidente degli Stati Uniti, sotto la supervisione di sua madre, l’algida e ambiziosa Senatrice Eleanor Shaw.

I dubbi di Bennett lo tormenteranno a tal punto da costringerlo a rivolgersi direttamente a Shaw per far luce su alcune lacune nella sua memoria, rievocando il traumatico episodio che li ha visti coinvolti, ma la visita all’ex-commilitone lo confonderà ancor di più, e l’evasività di Shaw contribuirà a far nascere seri dubbi su cosa sia realmente accaduto quella fatidica notte.

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Action figures, Hannibal Lecter

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Oggi ci occupiamo di uno dei serial killer piu amati della storia del cinema, il dottor Hannibal  Lecter, mente geniale e perversa, amante dell’arte, della musica e della buona cucina.

Cominciamo presentandovi una dettagliatissima action figure da 18 cm del dottor Lecter con camicia di contenzione e lettiga (foto in alto), che come di raro accade è superiore per somiglianza e caratteristiche alla più lussuosa versione action doll del personaggio interpretato da Anthony Hopkins.

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Frasi da cinema: Il silenzio degli innocenti

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Il dottor Hannibal Lecter ha la ferma intenzione di scavare nei ricordi di Clarice, vuol sapere cosa la divora dentro, da dove proviene il senso di colpa, e in cambio di una seduta con la giovane agente, fornirà l’indizio decisivo per la cattura del serial killer Buffalo Bill.

Lecter: No! ascolterò ora…dopo l’omicidio di tuo padre eri un’orfana, avevi dieci anni, sei andata vivere in un ranch con pecore e cavalli nel Montana e…

Clarice: e una mattina sono semplicemente fuggita.

Lecter: non proprio Clarice, cosa ti ha spinto, a che ora sei partita?

Clarice: presto, era ancora buio

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Jonathan Demme: un filmaker anticonformista

Jonathan Demme, classe 1944, cresce a New York, lavora come sceneggiatore per la Corman factory, vera e propria scuola di sopravvivenza cinematografica, low- budget, tempi ristretti, un certo cinema di serie B che oggi per molti neo-registi di genere rappresenta un punto di riferimento. Il primo film Femmine in gabbia, è il 1974, già traspare l’originalità visiva di Demme che torna dietro la macchina da presa cinque anni dopo con Il segno degli hannan, noir in cui emerge un senso del ritmo notevole che ritroveremo anche nelle opere successive. Che si tratti di commedia, Qualcosa di travolgente, di moderno Western, Fighting mad, o documentario,The agronomist, Demme dimostra una vena anticonvenzionale che prepotentemente sottolinea tutte le sue pellicole.

E’ il 1991, Demme gira quello che sarà negli anni successivi un punto di riferimento cinematografico di genere e l’apice della sua carriera, stiamo parlando del pluripremiato iI silenzio degli innocenti, il cineasta utilizza la macchina da presa per calarsi e calarci nei meandri della parte più oscura dell’animo umano, quella che si ciba delle angosce e della paura e tratteggia due personaggi storici che diventeranno due icone cinematografiche dagli opposti  versanti, la fragile e risoluta Clarice Sterling agente FBI interpretata da Jodie Foster, pensate che la prima scelta di Demme era Meg Ryan!, e la perfetta e ambigua rappresentazione del fascino del male, quell’ Hannibal Lecter interpretato dell’eclettico Anthony Hopkins, ormai leggenda.

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L’esorcista è il miglior film horror di tutti i tempi

Con halloween è arrivata l’immancabile classifica degli horror più belli di tutti i tempi e a trionfare, manco a dirlo è stato quello di William Friedkin, L’esorcista, film del 1973, che racconta gli inquietanti momenti di possessione di Regan (Linda Blair), di cui anche i muri, se potessero parlare, racconterebbero la storia.

La motivazione, che l’ha visto prevalere su capolavori del calibro di Shining (secondo)di Stanley Kubrick (tratto dal romanzo di Stephen King) e Alien (terzo) di Ridley Scott, è la sua capacità di infrangere numerosi tabù (il film è blasfemo, disinibito e sono presenti parolacce), unita all’alla numerosa presenza di particolari horror, mescolati ad una storia religiosa.

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I De Laurentiis, una dinasty tra passato e futuro

Se il cinema come spettacolo supera i 110 anni, la dinastia De Laurentiis viaggia ormai verso i 70, a partire dalle prime apparizioni sullo schermo dell’allievo-attore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Agostino, classe 1919, divenuto in seguito il producer Dino, che gli americani hanno battezzato con il nome di “the Legend“.

Di poco posteriore, nell’immediato secondo dopoguerra, la discesa in campo del fratello maggiore Luigi (1917-1992), validissima spalla da subito e poi realizzatore in proprio; e l’organico familiare è completato ben presto dal fratello minore, Alfredo (1924-1981), apprezzato organizzatore generale.

Finché spunta Aurelio, figlio di Luigi; e mentre a Hollywood opera da tempo come attiva produttrice Raffaella, figlia di Dino, a Roma è già al lavoro un Luigi nipote, figlio di Aurelio, che nei voti del clan continuerà la tradizione.

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