Lo scorso venerdì è uscito nelle sale l’avventuroso Il cavaliere del Santo Graal (la recensione del film) un divertente cappa e spada iberico basato su una celebre serie a fumetti. Visto che il genere è da qualche tempo trascurato dalla distribuzione italiana, vedi i recenti Centurion e Ironclad, vediamo di rinfrescarci la memoria con una delle nostre classifiche speciali.
Il primo cavaliere
Ghost, recensione
Sam Wheat (Patrick Swayze) è un uomo felice, ha un buon lavoro e una ragazza, Molly (Demi Moore), che ama profondamente, manca solo il passo successivo, quello di costruire una famiglia e un solido rapporto che coroni i sentimenti di entrambi, ma purtroppo il destino deciderà diversamente.
Sam verrà ucciso durante un tentativo di rapina da parte di un balordo, ma qualcosa fermerà il suo trapasso nell’aldilà, qualcosa che inconsciamente lo tratterrà ancora per un periodo prigioniero tra le dimensioni, un fantasma ancora innamorato e legato fortemente alla dimensione terrena.
Sam prenderà ben presto coscienza della sua situazione, e grazie all’aiuto di una truffaldina medium (Whoopi Goldberg), in realtà dotata di veri poteri extrasensoriali, e un recalcitrante e burbero fantasma che infesta la metropolitana, scoprirà il perchè di questa sua forzosa permanenza.
Il primo cavaliere, recensione
La principessa Ginevra (Julia Ormond) minacciata dall’ambizioso e belligerante sir Malagant (Ben Cross) decide di convolare a strategiche nozze con l’attempato re Artù (Sean Connery), un pò per godere della sua protezione, un pò perchè affascinata sin da bambina dal carismatico sovrano.
Durante il tragitto che la porterà a Camelot per le nozze Ginevra viene assalita dai cavalieri di Malagant, e qui incontra il bel Lancillotto (Richard Gere) che oltre a salvarla le farà battere il cuore, anche se Ginevra ligia al dovere reprimerà sentimento ed attrazione.
Dopo che Lancillotto dimostrerà al riconoscente sovrano la sua abilità di combattente e la sua integrità, verrà accolto con tutti gli onori alla corte di Camelot, e liberata per l’ennesima volta Ginevra dalle grinfie di Malagant, Lancillotto riceverà anche il posto di quest’ultimo intorno alla Tavola rotonda, accettando di servire Artù nonostante la reticenza della sempre più infatuata e spaventata Ginevra.
Richard Gere: la lunga strada del successo
Richard Gere nonostante una densa e fruttuosa carriera nel cinema non ha mai trascurato la sua vena più mistica e il suo impegno sociale, mettendoci come si dice la faccia, promuovendo in giro per il mondo la sua religione, Gere è buddista, e la causa tibetana, attraverso un impegno costante che dura ormai da anni, e che l’attore instancabile ad ogni occasione non manca mai di ricordare.
Richard Gere nasce a Phildelphia, città della Pennsylvania (USA) il 31 agosto 1949. secondo di cinque figli, madre casalinga e padre assicuratore, è studente brillante e promettente atleta. La carriera scolastica è piena di soddisfazioni e riconoscimenti, ma oltre alla scuola e allo sport il giovane Gere si farà notare anche per una predisposizione naturale per la musica che metterà in pratica imparando a suonare pianoforte, chitarra, basso, ma si distinguerà come ottimo trombettista.