Proposte interessanti e variegate quelle di stasera in tv. La settimana si chiude con un lungo elenco di film in prima fascia, che toccano numerosi generi e sono dunque atti a soddisfare tutte le tipologie di pubblico. Dalla commedia al thriller, passando per un film sul calcio, ecco cosa dobbiamo aspettarci.
Il mai nato
The Horror Zone: 10 ragazzini da incubo
Oggi dedichiamo la consueta rubrica horror ad una classifica particolare che abbiamo stilato pensando ai pargoli e ai teenager demoniaci che hanno transitato in decine di pellicole horror e che ci hanno mostrato il lato più inquietante di quella purezza che se nel luogo comune viene accomunata al bene, nella realtà dei fatti è spesso un insidioso terreno di confine dove il bene e il male non sono ancora ben definiti e dove la crudeltà nella sua forma più pura è spesso latente e figlia dell’inconsapevolezza.
Così l’horror, il genere che insieme alla fantascienza è riuscito meglio ad esplorare l’inconscio umano affollato di mostri, ha saputo cogliere l’indefinitezza del male attraverso gli occhi dei bambini che diventano via via involucri per il maligno, serial-killer in erba, vendicativi zombie, neonati killer e tormentati demoni.
Golden Trailer Awards 2009: vince Star Trek
Si sono svolti al DGA Theater di Los Angeles i Golden Trailer Awards 2009, i decimi premi dedicati ai migliori video promozionali.
Durante la cerimonia, condotta da Dean Edwards, il premio per il miglior promo è stato assegnato a Star Trek (dopo il salto potete rivederlo anche voi).
Diamo un’occhiata a tutti i vincitori della sedici categorie:
Carla Gugino: bella con l’anima
Carla N. Gugino nasce a Sarasota (Florida-USA) il 29 agosto 1971, dopo il divorzio dei genitori avvenuto quando Carla aveva solo due anni il trasferimento con la madre nella cittadina di Paradise in California.
Curriculum scolastico impeccabile, ottima studentessa di rara bellezza, avvenenza che le permette a soli quindici anni di firmare un contratto come modella per la prestigiosa agenzia di moda Elite, questo nuovo impergno lavorativo la costringe a lasciare l’amata California per la città di New York.
Recensione: Il mai nato
Casey Beldon (Odette Yustman) è profondamente ferita dall’abbandono in tenera età di sua madre, donna instabile e in preda a forti crisi depressive. Il sopraggiungere di strane e inquietanti visioni spaventa e destabilizza Casey, che se all’inizio pensa di scivolare nella pazzia, man mano che le visioni si fanno più concrete e gli indizi riguardanti un bambino fantasma che sembra inviarle degli inquietanti messaggi si concretizzano, la ragazza si convince di essere realmente in pericolo e si mette alla ricerca di indizi.
I pezzi del rompicapo man mano danno forma ad un vero incubo ad occhi aperti, un demone, un Dibbuk nella iconografia della Cabala ebraica, sembra aver infestato il corpo di Casey tramite l’anima inquieta di un gemello mai nato, Oramai le visioni assumono la forza di veri incubi che devastano pesicologicamente la ragazza che scopre che non solo il demone può passare da un corpo all’altro e vuole usarla come porta d’ingresso per il mondo reale, ma è la conseguenza di una maledizione che affligge la sua famiglia dai tempi della Germania nazista e dei campi di sterminio.
Il rabbino Sendak (Gary Oldman), prima restio a seguire le teorie un pò folli della ragazza, venendo in possesso di un inquietante libro e vittima egli stesso di strani accadimenti e allucinazioni decide di aiutare la ragazza a spezzare la maledizione e a liberarsi del demone…
Incassi al botteghino: in Italia va in testa I love shopping , negli states tiene Madea
Nell’ultimo weekend di Febbraio esordisce in testa alla classifica dei film che hanno incassato di più I love Shopping con più di un milione e seicentomila euro. La commedia femminile ha scalzato dalla prima posizione Il curioso caso di Benjamin Button, che dopo due settimane davanti a tutti, si piazza in seconda posizione e sfiora i nove milioni di euro complessivi. Alle loro spalle bene altre due new entry: Iago, terzo con quasi un milione di euro e Il mai nato, quarto con quasi ottocentomila euro.
La differenza tra la commedia italiana e l’horror, però, sta tutta nel numero di copie distribuite (378 per il primo, 179 per il seocndo) e dimostra come gli italiani alla rivisitazione di Shakespeare abbiano preferito il remake horror.
Gli altri: sale ancora The millionaire, quinto, con oltre seicentocinquantamila euro e la terza media settimanale per sala (4.284 euro); fredda accoglienza per Giulia non esce la sera, solo nono con quasi trecentocinquantamila euro (1.922 euro a sala); Impy Superstar, grazie anche alla presenza di Marco Carta è tredicesimo (118.440 euro) e si posiziona subito davanti all’altro film tedesco, L’onda, quattordicesimo (96.579 euro).
Weekend al cinema: Giulia non esce la sera, I love Shopping, Iago, Impy Superstar, In the Name of the ring, Il mai Nato, Non lo so, La siciliana ribelle, L’onda
Nell’ultimo weekend di febbraio escono al cinema ben nove film di cui quattro italiani, due tedeschi e tre americani, in prevalenza drammatici.
Tra i film italiani i due che puntano ad ottenere ottimi risultati al botteghino, anche grazie al cast, sono Iago con Vaporidis e la Chiatti e Giulia non esce la sera con Mastrandrea e la Golino. Non nutrono grandi speranze di incassi La siciliana ribelle e Non lo so.
Tra i film stranieri partono svantaggiati i due tedeschi, L’onda in particolare, perché Impy Superstar potrebbe sfruttare la fama di Marco Carta, che doppia il protagonista, ed avere un inatteso riscontro di pubblico. Tra i tre americani, invece, dovrebbero prevalere la commedia romantica I love shopping e l’horror de Il mai nato, piuttosto che la nuova fatica di Uwe Boll, In the name of the ring.
David S. Goyer: un fumettaro ad Hollywood
David Samuel Goyer nasce il 22 Dicembre 1965 a Ann arbor (Michigan-USA), dopo il normale iter scolastico si iscrive alla School of Cinema and Television dove nel 1988 si diploma.
Gli esordi sono come sceneggiatore, si specializza in action e scrive gli script di Kickboxer 2 e del carcerario Colpi proibiti, primi successi del roccioso Jean-Claude Van Damme.
L’esordio come autore nel genere fantastico è con il poco memorabile Giocattoli infernali, seguito dal virtual-horror Impatto virtuale e dal sequel Giocattoli assassini.
Il fantastico sembra calzare a pennello alla scrittura di Goyer, che comincia a sfornare dei buoni lavori, come il sottovalutato Il corvo 2, l’ottimo Terrore dalla sesta luna, omaggio agli ultracorpi di Siegel, ed il poco conosciuto e stupefacente Dark city di Alex Proyas, regista de Il corvo.
Gary Oldman: il lato oscuro della recitazione
L’eclettismo fatto persona, recitazione sempre sul filo dell’ambiguità, tratteggia la follia della malvagità come pochi attori riescono a fare, i suoi villain hanno un’ironia che ne smussa la crudeltà rendendoli più fruibili e meno mostruosi, ma tutti i suoi personaggi hanno questa vena di follia che quando non si palesa con tic e paranoie, rimane appena percettibile sulla superficie delle sue caratterizzazioni e ci affascina non poco, e si avverte potente il lato oscuro della recitazione.
Gary Oldman nasce a Londra il 21 Marzo 1958, da padre marinaio che abbandonerà la famiglia per finire ucciso dall’alcool, sarà kathleen, la madre a crescere lui e le sue due sorelle.
Odette Yustman: fratelli di sangue
Odette Yustman nasce a Los Angeles (California) il 10 Maggio 1985, dopo il diploma, una carriera da modella sembra profilarsi all’orizzonte per la ragazza, ma un piccolo ruolo nella commedia action Un poliziotto alle elementari con Arnold Schwarzenegger le fa cambiare prospettiva ed obiettivi e Odette si dedica alla recitazione.
I primi ruoli sono in alcuni film tv e serial, ma il primo ruolo importante risale al 1996 con la commedia diretta da Garry Marshall Strani miracoli. Nel 2006 partecipa al brillante romance L’amore non va in vacanza, seguito nel 2007 dal blockbuster a base di robottoni ed effetti speciali Transformers di Michael Bay.
Incasso al botteghino, nuovi numeri uno: in italia è Sette Anime, negli States è Gran Torino
L’avevamo detto settimana scorsa: l’arrivo di Sette Anime e Yes Man avrebbe cambiato volto alla classifica settimanale dei maggiori incassi al botteghino. A vincere la sfida in Italia è il film di Muccino, che batte il film con Jim Carrey, di oltre un milione e trecentomila euro. In realtà però, la vittoria di Sette Anime dipende dalle quasi 200 copie distribuite in più: nella media di incassi per sala, infatti, è Yes Man a dominare per 7238€ a 7045€. Alle loro spalle, in discesa, ma sempre molto visti, ci sono Madagascar 2, che supera anche questo weekend il milione di euro e Natale a Rio, che sfiora i settecentomila euro (raggiungendo i 24.206.921€ totali).
Le altre novità: bene Un matrimonio all’inglese, che con sole 126 copie distribuite incassa oltre seicentomila euro piazzandosi in quinta posizione, meno bene Lasciami entrare, che è nono con poco meno di duecentocinquantamila euro.
In America cambia il terzetto di testa: il film di Clint Eastwood, Gran Torino, guadagna più di ventinove milioni di dollari (terzo incasso di sempre per un film uscito a gennaio) e si piazza in prima posizione, davanti a Bride Wars – La mia miglior nemica (21.500.000 dollari) e Il mai nato (21.095.000 dollari, superiore per media per sala a Bride Wars), che scavalcano Io & Marley e Il curioso caso di Benjaimn Button. Bene anche Not easily broken, che raggiunge i 5.600.000 dollari, con sole 724 copie (7.735 dollari a copia) e si piazza diventando il nono film più visto della settimana.
Il mai nato: a volte ritornano…
Casey Beldon (Odette Yustman) si ritrova a fronteggiare un’anomala possessione demoniaca che viene dal suo passato, il suo fratellino gemello, mai nato ha deciso di accampare diritti dall’aldila’, e lentamente si insinua nella vita della donna, e quando la situazione diventa insostenibile Casey si rivolge ad un amico di famiglia, il rabbino Sendak (Gary Oldman) che la mette a conoscenza della maledizione che grava sulla sua famiglia cercando di aiutarla ad eliminare il malintenzionato e demoniaco fratellino.
Stephen king con La metà oscura ci aveva gia messo in guardia sui gemelli mai nati, e il regista David S. Goyer (Blade trinity) utilizza il medesimo tema miscelandolo con il filone della possessione, un pizzico di Sesto senso e qualche ammiccamento al filone degli spettri orientali.