Il gioiellino, recensione in anteprima

Vita, morte e falsi miracoli della Leda, società agro-alimentare fondata dall’ambizioso Amanzio Rastelli capace di portare la sua azienda ad espandersi globalmente e a fruire di una quotazione in borsa sorretta però da impalcature amministrative ed economiche tanto fallaci quanto fasulle, figlie di sin troppo palesate incapacità manageriali di uno staff non preparato, reclutato tra parenti e protetti ed un bisogno di mostrare introiti e una crescita esponenziale all’altezza, gonfiando di contro bilanci e puntando alla truffa sistematica e alla sin troppo applicata finanza creativa.

Più si tenta di coprire l’inesorabile inabissarsi della società nei debiti gonfiando vendite e contando sulla protezione di politici e sui soldi di ignari risparmiatori bruciandone inesorabilmente gli investimenti di una vita, più si insinua una sorta di caotica egomania che porta a spingere la situazione verso un’inevitabile punto di rottura, trovandosi alla fine a fronteggiare la distruzione di un’azienda prestigiosa e di un marchio rappresentante del made in Italy nel mondo, e così Rastelli e compagnia di furbetti del quartierino ante-litteram trascinano con se, come il folle capitano di un titanic societario ormai al tracollo famiglie, investitori e inconsapevoli risparmiatori, questi ultimi le vere vittime di un naufragio tanto annunciato quanto sottaciuto.

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Il trasformista, recensione

All’indomani di una disastrosa alluvione il quarantenne Augusto Viganò (Luca Barbareschi) diventa parte di quella massa di cittadini non più silenziosa che scende in piazza per gridare il proprio sdegno e il bisogno di supporto da parte delle autorità.

Viganò ed altri manifestanti bloccano le rotaie dove transita  un treno che sta trasportando un politico e fatto scendere l’uomo Viganò stesso gli racconta la vergogna perpetrata contro la sua terra e la devastazione lasciata dalle acque del fiume.

Il suo intervento, la sua faccia e il suo carisma vengono notati durante una diretta tv in cui Viganò denuncia lo sfruttamento del territorio come discarica di rifiuti tossici e si confronta senza remore con il politico di turno, di li alla proposta di candidatura il passo è davvero breve.

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Gabriele Muccino, le lobby per vincere l’Oscar e l’esclusione di 20 sigarette

Gabriele Muccino, ospite ieri sera al Chiambretti Night, ha parlato della corsa all’Oscar e della scelta della commissione italiana di proporre all’Academy La prima cosa bella invece di 20 sigarette:

sicuramente quello che gli americani vogliono trovare in un film non è quello che noi crediamo; loro vogliono essere intrattenuti da un film e non vogliono studiare quando vedono un film, non vogliono applicarsi e quindi anche incupirsi, non è un motivo forte abbastanza per andare al cinema. Il cinema è fatto per intrattenere, per commuoversi, per evocare e per viaggiare. ’20 sigarette’ forse aveva tutti questi elementi, ma può darsi che non avesse una lobby forte alle spalle…

Il regista ha risposto anche alla domanda sulle presunte lobby per vincere l’Oscar:

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Giffoni Film Festival 2010 nona giornata: oggi Caterina Murino, Vaporidis e l’evento Avatar

Al Giffoni Film Festival 2010 inizia una nuova settimana, ieri arrivata Giovanna Mezzogiorno per premiare il giornalista Minà con un riconoscimento dedicato al padre Vittorio e il consueto incontro con le giurie. Stavolta è il turno del cantante Jesse McCartney testimonial del cartoon Animals United acclamato da una folla di festanti fan giunte da tutta Italia, McCartney ha annunciato un nuovo disco e ha raccontato di avere due desideri d’attore, recitare nella serie tv Dexter e fare un film con Dustin Hoffman.

Ieri red carpet anche per Carlo Buccirosso attore-feticcio del regista Vincenzo Salemme, Buccirosso ha parlato delle sue due passioni, il calcio e il teatro, l’attore napoletano ha creato non senza difficoltà una sua compagnia indipendente. Riguardo all’atteso debutto da regista l’attore racconta che al successo del suo Cirino Pomicino ne Il divo sono seguite alcune scelte sbagliate, ma di una cosa è certo il suo primo film da regista non sarà la solita commedia con la bella di turno.

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Oscar 2010: sette italiani possono vincere

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Questa notte, come tutti ormai saprete, si terranno gli attesissimi Oscar 2010 (che noi seguiremo in diretta insieme a tutti gli appassionati – nottambuli – di cinema).

In una serata che si annuncia incandescente con la sfida diretta tra James Cameron / Avatar, contro Kathryn Bigelow / The Hurt Locker e più o meno scontata per quanto riguarda i premi ai migliori attori, ci sarà anche un po’ di Italia da sostenere. Scopriamo chi:

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Aldo Signoretti e Vittorio Sodano, make-up da Oscar

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Mentre Avatar ci stupisce con un nuovo make-up tutto virtuale segnando un punto di svolta nella storia dell’effetto visivo, e il premio Oscar Rick Baker sforna un terrificante e realistico mix tra make-up tradizionale ed effetto visivo per il nuovo The Wolfman, due truccatori nostrani, Aldo Signoretti e Vittorio Sodano con un bel curriculum internazionale, si portano a casa una nomination agli Oscar per il miglior trucco trasformando l’attore napoletano Toni Servillo nel senatore Giulio Andreotti per la biopic politica a tinte comedy di paolo Sorrentino  Il divo.

La coppia di make-up artist, alle spalle una nomination agli Oscar sempre in coppia per L’Apocalypto di Mel Gibson, hanno curriculum personali davvero impressionanti, Signoretti  specializzato in trucco ed acconciature, ricordiamo la sua nomination per Moulin Rouge del 2002, è sulla cresta dell’onda da oltre trent’anni, tra i suoi numerosi lavori ricordiamo i kolossal Gangs of New York e Troy.

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Oscar 2010 nomination: Avatar e The Hurt Locker candidati a nove premi

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Sono stati annunciati i film nominati agli ottantaduesimi premi Oscar, i maggiori riconoscimenti cinematografici americani, che si terranno il 7 marzo 2010, condotti da Steve Martin e Alec Baldwin, al Kodak Theatre di Los Angeles.

I verdetti sono stati quasi tutti scontati: nove nomination per Avatar e The Hurt Locker, otto per Bastardi senza gloria, sei per Precious e Tra le nuvole, cinque per Up. Per la statuetta più prestigiosa, l’Oscar come miglior film, sorprende l’assenza di Invitus, soprattutto se si pensa che la rosa è stata ampliata da cinque a dieci.

Prima di lasciarvi alla lista completa della nomination vi do una bella notizia per il cinema italiano: Aldo Signoretti e Vittorio Soldano sono candidati alla vittoria nella categoria Miglior Trucco, grazie al loro lavoro per Il divo.

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I dieci migliori film del decennio per la LAFCA: Mulholland Drive vince, in classifica anche Il divo e La meglio gioventù

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La Los Angeles Film Critics Association (LAFCA) ha stilato la classifica dei film più belli del decennio (189 film): secondo i critici americani il più bello del periodo 2000-2009 è Mulholland Drive. Il film di David Lynch ha battuto Il petroliere di Paul Thomas Anderson, secondo e Se mi lasci ti cancello di Michael Gondry.

In classifica si piazzano anche due italiani, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ventesimo, e Il divo di Paolo Sorrentino, quarantasettesimo (a parimerito); bene Eastwood che ha quattro film in classifica (Mystic River, Million Dollary Baby, Gran Torino e Lettere da Iwo Jima) e Ang Lee che si trova al quarto posto con I segreti di Brokeback Mountain e al dodicesimo con La tigre e il dragone.

Di seguito potete leggere la top 20 dei migliori film del decennio:

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Torino Film Festival 2009, quarto giorno

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Prosegue la rassegna di pellicole d’autore del Torino Film Festival giunto alla sua quarta giornata, oggi per il concorso internazionale vi segnaliamo l’italiano La bocca del lupo di Pietro Marcello, la storia di un detenuto e del suo ritorno nel ghetto di una malinconica Genova dopo un lungo periodo di detenzione, ad attenderlo come sempre la sua compagna Mary.

Prima del film non conoscevo bene Genova, gli unici ricordi erano i racconti di mio padre che come marittimo meridionale da lì si imbarcava, e per tutta la sua giovinezza Genova ha rappresentato la città ideale. Mi raccontava sempre di quanto era bella, delle tripperie e del suo cielo.

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Globo d’oro 2009: tutti i vincitori

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La stampa estera, nella suggestiva ambientazione di Villa Massimo a Roma, ha assegnato al cinema italiano i Globi D’Oro, riconoscimento nato nel 1959 che premia i film che danno una migliore conoscenza del nostro cinema all’estero.

Fra i film sono stati premiati Gomorra, come miglior film italiano (anche miglior fotografia ad Ex-equo con Vincere), Diverso da chi? come miglior opera prima, Gli amici del bar Margherita come miglior commedia, e Katyn come miglior film europeo.

Gli altri premi: Toni Servillo è stato riconosciuto migliore attore per la sua perfomance ne Il divo (che ha vinto anche per la sceneggiatura di Sorrentino), Giovanna Mezzogiorno migliore attrice per quella in Vincere; Marco Risi è stato premiato come miglior regista per Fortapàsc, mentre Marco Pontecorvo per Pa-Ra-Da è stato insignito del premio come miglior regista rivelazione. Mauro Pagani, compositore di L’ultimo pulcinella ha ottenuto il premio per la miglior musica.

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Nastri d’Argento 2009, tutti i vincitori: quattro premi per Il Divo e Vincere

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Sono stati assegnati ieri sera i Nastri d’argento 2009, i premi istituiti dal sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici, dedicati al cinema italiano, che hanno decretato qualche mese fa Gomorra miglior film dell’anno.

A trionfare nella splendida cornice di Taormina sono stati Il divo di Paolo Sorrentino e Vincere di Marco Bellocchio, entrambi con quattro riconoscimenti: il primo si è portato a casa il premio come miglior regista e miglior sceneggiatura (entrambi a Sorrentino), quello per il miglior attore protagonista ritirato da Toni Servillo, quello per i produttori; il secondo ha ottenuto quello per la migliore attrice protagonista, Giovanna Mezzogiorno, per la miglior fotografia, Daniele Ciprì, per la miglior scenografia, Marco Dentici, e il miglior montaggio, Francesca Calvelli.

Buon risultato anche per Il papà di Giovanna: il film drammatico di Pupi Avati è stato premiato per i ruoli di attore e attrice non protagonista, rispettivamente Ezio Greggio e Francesca Neri. Gianni Di Gregorio, infine, è stato riconosciuto, grazie a Pranzo di ferragosto, il regista esordiente dell’anno.

Di seguito potete leggere la lista completa dei film premiati ieri sera.

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Nastri d’Argento 2009: tutte le nomination. Premi speciali a Bova e Degli Esposti

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Ieri sera sono state rese note le candidature dei Nastri d’Argento 2009, I premi nazionali che verranno assegnati il 27 giugno al Teatro Antico di Taormina. Il film che ha ricevuto il maggior numero di nomination è stato Il divo, ben nove (record assoluto). Alle sue spalle Ex, Fortapasc e Vincere con sei nomination.

Gomorra, con quattro candidature, è già stato designato il film evento dell’anno. Gli altri premi speciali sono andati ad Adriano Giannini (per il doppiaggio), Andrzej Wajda (Nastro Europeo del ventennale), Ettore Scola (Nastro d’onore), Piera Degli Esposti e Raoul Bova.

Di seguito tutti i nominati:

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IOMA 2009, i vincitori: Milk miglior film

ioma-2009Sono stati resi noti i vincitori degli IOMA 2009. Gli italian Online Movie Awards, giunti alla loro settima edizione, hanno visto trionfare Milk, reputato il miglior film dell’anno. Wall-E è stato eletto miglior film d’animazione.

Tra gli attori vincono Mickey Rourke (miglior attore protagonista per The Wrestler), Kate Winslet (migliore attrice protagonista per Revolutionary Road), Heath Ledger (miglior attore non protagonista per Il cavaliere Oscuro) e Marisa Tomei (migliore attrice non protagonista per The Wrestler).

Tra gli italiani: Il divo è stato votato come miglior film italiano, Paolo Sorrentino come miglior regista (in assoluto) e Pranzo di ferragosto di Gianni di Gregorio è stata reputata dalle redazioni web come la miglior opera prima italiana.

Di seguito tutti i vincitori, divisi per categoria.

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David 2009 vincitori: Gomorra e Il divo pari

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E’ finita pari e patta la sfida tra Gomorra e Il Divo alla premiazione dei David di Donatello 2009: entrambi i film si sono portati a casa sette statuette, ma le più prestigiose sono finite all’opera di Matteo Garrone, che conquista quella per la miglior pellicola e per la miglior regia.

Il miglior attore protagonista, e non poteva essere altrimenti, è stato giudicato Toni Servillo per la sua impeccabile interpretazione di Giulio Andreotti ne Il Divo. Lo stesso film ha visto trionfare come migliore attrice non protagonista la brava Piera Degli Esposti. Migliore attrice protagonista è la giovane Alba Rohrwacher per Il papà di Giovanna, mentre il migliore attore non protagonista è Giuseppe Battiston per la sua interpretazione in Non pensarci.

Tra i vincitori sicuramente ci sono sicuramente Gianni Di Gregorio, che è il miglior regista esordiente con Pranzo di Ferragosto e Giulio Manfredonia che ottiene il David Giovani. Tra gli sconfitti eccellenti bisogna segnalare Fausto Brizzi, che non si porta a casa nemmeno un premio.

Vediamo insieme tutti i vincitori:

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