Il cuore altrove, recensione

la-locandina-di-il-cuore-altrove-7476Anni ’20, Nello (Neri Marcorè) è un professore di letteratura latina, figlio di Cesare (Giancarlo Giannini) un ricco imprenditore romano preoccupato per il ritardo del figlio, ormai trentacinquenne, nel trovare una moglie e regalargli degli eredi che gli possano permettere di portare avanti l’azienda di famiglia, una prestigiosa sartoria specializzata in abiti talari.

Cosi Nello si ritrova di punto in bianco in quel di Bologna, dove il padre gli ha trovato un lavoro, un alloggio e dove spera che il figlio faccia l’incontro galeotto che lo porti in fretta all’altare. Nello, che vive nella pensione della signora Arabella (Sandra Milo) e divide la stanza con il barbiere napoletano Domenico (Nino D’angelo), detto Nino, conosce Angela (Vanessa Incontrada), una bella ed esuberante ragazza non vedente di cui s’innamora perdutamente.

Purtroppo le insicurezze insite in Nello e il suo senso di inadeguatezza, verranno inesorabilmente a galla, quando scoprirà che grazie ad un intervento la bella Angela potrebbe riacquistare la vista…

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Pupi Avati: quarant’anni dedicati al cinema

Debutta oggi nelle sale italiane Il papà di Giovanna, capolavoro cinematografico scritto e diretto da Pupi Avati, in concorso alla 65ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincitore del premio Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile di Silvio Orlando.

Giuseppe Avati, in arte Pupi, fratello maggiore di Antonio Avati, sceneggiatore e produttore, è oggi considerato uno dei più importanti registi italiani, conosciuto e ammirato in tutto il mondo.La sua prima fatica dietro la macchina da presa risale al 1969 con Balsamus – L’uomo di Satana, horror di serie b, stile splatter, costato pochissimo e distribuito esclusivamente nei cinema locali.

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Recensione: Il papà di Giovanna

Lunghi applausi del pubblico accolgono il secondo dei quattro film italiani in concorso alla Biennale di Venezia; Il papà di Giovanna, di Pupi Avati che torna in laguna tre anni dopo La seconda notte di nozze, puntando su un tema ricorrente in questa 65ma mostra: la tragedia famigliare.

Bologna 1938. Michele Casali (Silvio Orlando) si trova in una situazione disperata: la sua unica figlia, Giovanna (Alba Rorhwacher), ha ucciso la propria migliore amica e compagna di scuola per gelosia. La ragazza, ancora adolescente, grazie alla testimonianza degli psichiatri viene dichiarata insana di mente e rinchiusa nel manicomio criminale di Reggio Emilia, anziché in carcere.

Durante il periodo di isolamento quasi totale cui è sottoposta, la sola persona a occuparsi di lei è il padre, a conferma del loro particolare legame dal quale la madre, Delia (Francesca Neri), era sempre rimasta esclusa. Testimone dei terribili eventi è Sergio (Ezio Greggio), ispettore di polizia e amico intimo di Michele, da anni segretamente innamorato di Delia.

Nell’inverno del 1953, in una Bologna che sta ancora cercando di riprendersi dopo i massacri della guerra, Delia incrocia lo sguardo della figlia Giovanna, ormai guarita e come sempre accompagnata dal padre, nel buio di un piccolo cinema. La madre non avrà più incertezze: proveranno a ricominciare una nuova vita, questa volta insieme.

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