Il principe e il pirata, recensione

Leopoldo (Leonardo Pieraccioni) è un posato maestro elementare che riceve la notizia dell’improvviso decesso del padre Pierino (Giorgio Piccanti), figura paterna latitante, pessimo esempio, giocatore d’azzardo e donnaiolo impenitente, insomma un gran bel tipo che Leopoldo comunque deciderà di onorare recandosi a sbrigare le pratiche testamentarie onde dargli anche l’ultimo saluto, che sarà alquanto vivace visto che Pierino il truffaldino non solo è vivo e vegeto, ma si è finto cadavere onde farla in barba ai numerosi creditori che ormai non gli davano tregua.

Leopoldo è furioso, ma il padre non gli da neanche il tempo di metabolizzare la resurrezione che si da alla macchia rifugiandosi all’estero, lasciando il compito al figlio di eseguire le sue volontà testamentarie recuperando una cospiscua cifra opportunamente nascosta agli occhi dei creditori, cifra che Leopoldo dovrà recuperare con l’aiuto del fratello Melchiorre detto Gimondi (Massimo Ceccherini), fratello che Leopoldo non ha mai saputo di avere e che sta per uscire di prigione.

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Una moglie bellissima, recensione

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Mariano (Leonardo Pieraccioni) è un fruttivendolo con una moglie bellissima, Miranda (Laura Torrisi),  e una famglia in divenire, un progetto di vita in comune che prevede prole, casa possibilmente con giardino e cagnolino festante, tutto molto tranquillo e decisamente convenzionale.

La vita per la coppia nella piccola cittadina toscana scorre tranquilla tra il lavoro al mercato e gli impegni teatrali di Mariano, sino a quando l’avvenenza della moglie difficile da non notare, attira l’ettenzione e le brame di un fotografo che dietro l’offerta di un lauto compenso propone a Miranda un calendario senza veli da realizzare nelle splendide Seichelles.

La proposta quasi indecente è davvero notevole, difficile se non impossibile per la coppia rifiutare un futuro assicurato che li aiuterebbe a realizzare i loro sogni, ma una volta realizzato il calendario e fatta di  Miranda una star, il palcoscenico si rivelerà irto di tentazioni e cattivi pensieri, e Mariano e consorte dovranno affrontare il mellifluo e insidioso mondo dello spettacolo con tutta la vacuità ed i compromessi del caso.

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Cinepanettoni: I migliori 10

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Diciamolo il cinepanettone per antonomasia ha le fattezze e la rodata vis comica della coppia Massimo Boldi e Christian De Sica, cinepanettone è un termine coniato appositamente per le pellicole che ogni anno puntualmente il duo sforna e in questi ultimi anni la porzione da menù fisso si è raddoppiata visto il divorzio artistico della lucrosa coppia di comici.

Certo non si può negare che il termine è poi stato ampliato anche ai film che hanno una pianificata distribuzione natalizia, che negli anni hanno visto accodarsi anche Leonardo Pieraccioni che ha subito adottato la ricetta vincente della ripetizione ad oltranza di personaggi e situazioni accentuando il lato romance dell’operazione e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo che prima dell’ultimo cinepanettone dal sapore televisivo, Il cosmo sul comò, davano un minimo di alternativa nell’ambito dellla commedia made in Italy da festività.

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Il paradiso all’improvviso, recensione

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Lorenzo (Leonardo Pieraccioni) lavora in una società che produce effetti speciali per cinema e teatro, e visto che la sua ditta lavora anche per privati viene contattato dalla bella Amaranta (Angie Cepeda), sensuale colombiana che chiede a Lorenzo di organizzare qualcosa di spettacolare per la sua festa di fidanzamento.

Purtroppo o per fortuna, il fantomatico fidanzato in procinto di sbarcare ad Ischia non si fa vedere, e Lorenzo trascorrerà un romantico fine settimana in compagnia di Amaranta che sembra molto interessata a lui, non si capisce se per architettare una ripicca verso il fidanzato latitante, fatto sta che Lorenzo si lascia piacevolmente ammaliare dalla sirena sudamericana.

Quindi in barba a tutti i buoni propositi fatti, come evitare relazioni impegnative  e puntare alla vita da single come assunto esistenziale all’insegna della misoginia, e senza ascoltare neanche gli avvertimenti della sua assistente/grillo parlante Nina (Anna Maria Barbera), Lorenzo si lascia  coinvolgere con il rischio stavolta grosso di restar scottato.

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Marco Limberti: la tradizione toscana

Marco Limberti, trentanovenne regista toscano si dimostra sin da piccolo naturalmente portato per il mondo del cinema e della tv, a tredici anni invece del canonico motorino, chiede ai genitori una telecamera, come si suol dire il buongiorno si vede dal mattino.

Nel 1991 esordisce come aiuto-regista nel film Donne con le gonne di Francesco Nuti, un’esperienza molto positiva che lo convince ad approfondire il discorso registico frequentando alcuni corsi di perfezionamento negli Stati Uniti.

Nel 1995 trasferitosi a Roma collabora, sempre in veste di aiuto-regista con Giovanni Veronesi per Silenzio si nasce e  con Leonardo Pieraccioni ne I laureati.

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