I 10 mostri meno credibili del cinema

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Oggi proseguiamo la nostra serie di personali e particolarissime classifiche occupandoci dei mostri meno credibili visti sullo schermo. Essendo una tematica piuttosto vasta e che spazia in più generi vediamo di fare qualche distinzione ed esclusione a priori.

Abbiamo escluso dalla classifica i film di fantascienza e horror anni ’50 e ’60 il cui limite è appunto negli effetti speciali troppo datati per essere giudicati, abbiamo però inserito un rappresentante dei monster-movies made in Japan che fanno genere a sè, e naturalmente escluse anche le parodie che puntano su mostri volutamente farlocchi e fumettosi,

Quindi ci concentreremo su film che virano involontariamente nella parodia a causa di un make-up poco convincente o effetti digitali malamente realizzati, su mostri o creature che difficilmente potranno colpire la nostra fantasia o incutere la benchè minima inquietudine.

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I 50 film più brutti della storia secondo i lettori di Empire

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La celebre rivista di cinema ed entertainment Empire ha sguinzagliato i suoi lettori a caccia di bufale cinematografiche, chiedendogli quali sono secondo il loro personalissimo punto di vista i film più brutti della storia del cinema. Il risultato è una divertente Top 50 in cui svetta Il Batman & Robin pop e ultrakitsch di Joel Schumacher, classifica come al solito del tutto opinabile.

Il pubblico ha comunque il sacrosanto diritto di pretendere un pò di sano  divertimento visto che paga il biglietto e predilige film concepiti ad arte per questo scopo, quindi via libera al pubblico dileggio per pellicole dagli incassi stratosferici, ma comunque deludenti.

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I bruttissimi, Postal

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Inarrestabile l’ascesa di mr. Uwe Boll nella classifica dei peggiori registi i tutti i tempi, e lui indomito se ne frega altamente delle orde inferocite di videogiocatori, delle petizioni on-line e della critica, continuando imperterrito a metter mano ai videogame piu amati di sempre e a farne quando va male delle caserecce e inguardabili trasposizioni low-budget vedi Alone in the dark o House of the dead, e quando va bene insipidi filmetti da direct-to-video vedi In the name of the king e Bloodrayne.

E quando va peggio? Beh quando va peggio Boll si lancia in iperboliche riletture che mettono a dura prova non solo la pazienza dei videogiocatori, ma anche del semplice spettatore che si trova di fronte a follie come Postal, trasposizione di un famoso videogame che potremmo inserire nella categoria degli sparatutto, insomma più alto è il bodycount, più ci si diverte (vedi video in coda al al post).

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The Horror Zone consiglia: The Hills Run Red

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Oggi per la rubrica horror vi vogliamo segnalare The Hills Run Red, direct-to-video davvero interessante per il momento disponibile in versione import, ma a breve distribuito anche da noi.

Non cè’ molto di nuovo nel plot di questo film, insomma si racconta di un film horror davvero truculento, che sembra andato distrutto e la cui nomea di film maledetto è cresciuta con gli anni ed ha ossesionato il giovane Tyler che è fermamente deciso a realizzare un documentario per ricostruirne la genesi, e nel caso recuperarne qualche frammento.

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Film tratti da videogame, il meglio e il peggio

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Compilare classifiche non è mai semplice, ma visto che abbiamo da poco esplorato il mondo dei cinefumetti con le sue luci ed ombre, ci sembrava opportuno dare un’occhiatina anche al mondo dei videogame, che al contrario di quello dei fumetti che vive di vita propria, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il grande schermo avvicinandosi sempre più ad una rappresentazione ideale di quest’ultimo con immersivi filmati di intermezzo, trame e cut squisitamente cinematografici.

Se nei primi anni la limitata tecnologia permetteva ai programmatori di ispirarsi più a cartoon e fumetti per divertire i fan dell’intrattenimento elettronico, PopeyePac- Man e Donkey Kong tanto per citarne alcuni, permettevano ai giocatori di gratificarsi evitando trabocchetti e superando indenni decine di quadri in un crescendo di difficoltà e frenesia, in seguito con l’avvento dei computer casalinghi arrivano le prime avventure videoludiche di  un certo spessore, prima solo testuali e in seguito colossi come la LucasArts creano dei veri classici come Monkey Island o Maniac Mansion aggiungendo vagonate di humour e grafica fumettosa, e dando alla storia e ai personaggi l’ideale connotazione di romanzo/fumetto interattivo creando gli amatissimi adventure punta e clicca.

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Super Capers: fumetti, parodia e supereroi

Ed Grubermann vorrebbe essere un supereroe, lo desidera a tal punto che questo insano desiderio lo porta ad aggirarsi per la città con una ridicola calzamaglia e a combinare guai a non finire, fino a che un giudice, dopo l’ennesimo disastro lo condanna a passare un periodo con un vero gruppo di supereroi con lo scopo di farlo rinsavire.

La terapia forzata farà bene al ragazzo che conoscerà fondo i Super Capers una sorta di dream-team di supereroi e si troverà suo malgrado coinvolto in un’avventura a base di lingotti d’oro, misteri e supercattivi da fumetto.

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I bruttissimi: House of the dead

In una rubrica come questa non si poteva non parlare del re del trash cinematografico Uwe Boll, il regista più denigrato del web, sue le irresponsabili trasposizioni di videogames storici come Alone in the dark, l’unico regista per cui sia stato richiesto, tramite petizione con tanto di firme, il ritiro dalle scene, insomma un vero regista da scult.

E in quest’occasione vogliamo parlare forse del suo film più brutto in assoluto, un accozzaglia di stereotipi del genere zombie, con innesti action su una sceneggiatura veramente horror, ma nel senso di orrida. In principio c’era uno shoot’em up horror molto amato, il compito del videogiocatore era, impugnando fisicamente una pistola, abbattere orde di zombi e mostruosità varie livello dopo livello, in un adrenalinico incubo digitalizzato, tanto di cappello, un’esperienza divertente e coinvolgente.

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Recensione: In the Name of the King

Il fattore (Jason Statham) è un orfano tirato su da un intero villaggio e diventato un ottimo contadino ed un felice padre di famiglia, la sua vita scorre tranquilla tra lezioni di vita impartite al figlio e il forte amore che lo lega alla sua compagna Solan (Claire Forlani)

Quando il suo villaggio viene attaccato dai bestiali Krug, un esercito di mostruose creature comandate dal malvagio stregone Gallian (Ray Liotta), suo figlio viene ucciso e sua moglie rapita. Il Fattore con suo cognato Bastian (Will Sanderson) ed il suo mentore e amico Norick (Ron Perlman) decide di rifiutare l’arruolamento nell’esercito del re Konreid (Burt Reynolds), che si sta organizzando per affrontare la minaccia, per salvare sua moglie e vendicare la morte di suo figlio.

Ma il passato è pronto a richiamarlo al suo dovere, quando il mago di corte Merick (John Rhys.-Davies) gli rivela le sue nobili origini e che morto il re sarà proprio lui a dover guidare l’esercito in battaglia contro lo stregone Gallian e le sue orde di Krug.

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Cinema & Videogames: cosa ci riserva il futuro?

Il mondo dei videogiochi è l’ultima frontiera battuta dal cinema di Hollywood, dopo il saccheggio del cartaceo mondo dei fumetti è ora di cannibalizzare il mondo dei videogames, cosa alquanto facilitata dalla fattura prettamente cinematografica di personaggi e trame dei titoli più giocati del momento. Gli esordi sono alquanto problematici e ricchi di scult, come il confusionario Street Fighter con Van Damme ed il pessimo Super Mario Bros con Bob Hoskins nei panni del baffuto idraulico salterino.

Il meglio ed il peggio:

Resident evil-la trilogia: ottima trasposizione con una volitiva e sexy Milla Jovovich, consigliato.

Doom: un pò scontato, ma godibile con un carismatico The rock.

Silent hill: una buona trasposizione, a tratti veramente inquietante come il videogame omonimo.

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Cinema e Videogiochi: dal joypad alla celluloide

Ormai videogiochi e celluloide sono diventati come il Gatto e La Volpe. Non si tratta ancora di un fenomeno di massa, ma fa comunque un certo effetto appoggiare il joypad, andare al cinema ed esperire un curioso senso di deja vu.
La situazione è chiara: molti personaggi dei videogiochi stanno per seguire i primi, sparuti pionieri, nel salto verso il mondo del cinema. I primi tentativi non sono andati tutti tutti a buon fine, per usare un eufemismo, sia come realizzazione, sia al botteghino. Molti di voi avranno visto, ad esempio, Doom. Il film è un live action del 2005, basato sull’omonima, celebre saga di videogiochi.
Doom è l’FPS per eccellenza, una sorta di icona sacra, e forse le aspettative erano un pò eccessive. Il film in sè è una pellicola d’azione/horror abbastanza nella norma, veramente niente di cui scrivere sil diario. Qualche mostro carino, qualche salto sulla sedia se il volume è altissimo, ma poi, a parte una pioggia di piombo, non c’è molto altro.

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