John Crowley (Brendan Fraser), grazie anche all’amorevole supporto della moglie Aileen (Keri Russell) sembra ormai lanciato verso una promettente carriera, ma l’improvvisa scoperta che i suoi due bambini di nove e sette anni sono affetti da una rarissima e incurabile malattia genetica, spinge l’uomo a lanciarsi anima e corpo in un progetto per salvare la vita dei figli, abbandonando ogni prospettiva di carriera coltivata sino ad allora, per vagliare le possibilità di una costosa cura sperimentale.
L’idea è quella di supportare il Dr. Robert Stonehill (Harrison Ford) l’unico che sembra aver sviluppato una cura senza però avere i mezzi per testarla, cura per quello che è conosciuto come il Morbo di Pompe, malattia degenerativa e debilitante che colpisce il tessuto muscolare e il sistema nervoso. Stonehill è un brillante ricercatore dai metodi poco ortodossi e per nulla in sintonia con le rigide linee-guida delle case farmaceutiche, e quindi colpito dall’ostracismo di gran parte della comunità scientifica.
Crowley applicherà le sue capacità organizzative per costruire intorno a Stonehill un’infrastruttura capace di supportare sino in fondo la sua ricerca, una vera e propria azienda biotecnologica, che si scontrerà ben presto non solo con le potenti lobby farmaceutiche, ma anche con il sistema sanitario nazionale.