Immancabile per questo sabato 21 settembre un bel film d’azione con Steven Seagal, che potremo vedere in azione nella pellicola del 1991 di John Flynn “Giustizia a tutti i costi”, a fare da traino per una serata che offre divertimento per gli amanti di tutti i generi di cinema.
Giustizia a tutti i costi
Nico, recensione
Il poliziotto italoamericano Nico Toscani (Steven Seagal) è un maestro di arti marziali con alle spalle un dojo di Aikido in giappone e un periodo da dimenticare nella CIA, che torna negli States per lavorare come poliziotto e dare una ripulita alle strade di Chicago, ma presto qualche vecchia conoscenza del suo periodo nell’Agenzia incrocerà nuovamente la sua strada.
Infatti quando alcuni pericolosi pregiudicati arrestati cominciano ad essere rilasciati con una certa facilità dal dipartimento, Nico comincia a subodorare qualcosa che non gli piace per nulla e che gli ricorda sin troppo bene l’ambiguo modus operandi dei suoi vecchi datori di lavoro.
Le sue rimostranze avranno la sola conseguenza di farlo sospendere dal servizio costringendolo ad indagare in solitaria, indagini che porteranno alla luce un complotto che vede tra gli implicati lo spietato e psicopatico Kurt Zagon (Henry Silva), ex-collega con cui Nico si era scontrato durante una missione in Nicaragua in cui l’uomo aveva dimostrato per l’ennesima volta un comportamento borderline.
Ruslan, recensione
Ruslan Drachev (Steven Seagal) è un ex-membro della mafia russa a riposo che vive in California, una telefonata della sua ex-moglie gli comunica le imminenti nozze della loro figlia.
Il problema è che il fututo sposo della figlia sembra essere imparentato con il boss per il quale Ruslan ha lavorato quando ancora era in arrività, quindi questo inevitabilmente avrà ben presto delle conseguenze.
Le conseguenze si materializzeranno in un’aggressione in casa, proprio il giorno delle nozze ai danni della figlia di Ruslan e della sua ex-moglie, la prima ridotta in fin di vita la seconda uccisa a sangue freddo.
Sorvegliato speciale, recensione
Frank Leone (Sylvester Stallone) deve scontare gli ultimi giorni di carcere prima di poter tornare definitivamente libero, così dopo aver salutato la sua ragazza durante un permesso torna in carcere fiducioso pensando ad una vita normale, al matrimonio e al lavoro di meccanico che l’aspetta fuori.
Leone è un detenuto modello, ma questo non basterà perchè nel mezzo della notte verrà prelevato dalla sua cella e trasferito in un penitenziario di massima sicurezza, un vero inferno se paragonato al carcere in cui era detenuto. Leone scoprirà che ad organizzare il trasferimento è una sua vecchia conoscenza, il direttore Warden Drumgoole (Donald Sutherland).
Lo zelante e vendicativo Drumgoole ha deciso di sfruttare gli ultimi giorni di carcere di Leone per punire il detenuto che qualche anno prima è riuscito ad evadere dal suo carcere per un ultimo saluto ad un vecchio amico in fin di vita.
Sfida tra i ghiacci, recensione
Alaska, Forrest Thaft (Steven Seagal) è un esperto di esplosivi specializzato nel controllo degli incendi e nelle situazioni di emergenza che coinvolgono pozzi petroliferi, durante un intervento scopre che la società per cui lavora utilizza consapevolmente dell’attrezzatura difettosa e che è impegnata in una oculata operazione di insabbiamento.
Non appena Thaft rende pubblica la situazione viene immediatamente accusato di negligenza e ritenuto responsabile delle conseguenze dell’ultimo incendio da lui stesso domato, inizierà così uno scontro tra Thaft, intenzionato a scoprire quale macchinazione si celi dietro i numerosi incidenti e l’avido Michael Jennigs (Michael Caine) rappresentante in loco della potente Aegis Oil Company, che pur di non restituire i terreni trivellati agli Inuit è disposto a devastare l’ecosistema e a mettere a rischio la vita dei suoi stessi operai.
Per contrastare Jennings Thaft si unirà a Masu (Joan Chen), una bella attivista Inuit impegnata da tempo a contrastare e denunciare mire e comportamenti criminosi della società petrolifera, passando in men che non si dica alle maniere forti pur di proteggere i diritti violati del popolo eschimese e fermare la violenza perpetrata dalle multinazionali ai danni dell’ambiente, e così Jennings e soci verranno gentilmente invitati a trasferire i loro pozzi altrove.
Urban Justice-Città violenta, recensione
In quel di Los Angeles è in pieno svolgimento una guerra fra bande che vede contrapposte, la MS-13 della zona di Hyde Park capeggiata da El Chivio (Danny Trejo) e i Crips dell’East Side guidati dallo spietato Armand Tucker (Eddie Griffin).
Nel bel mezzo di questo scontro che vede morti ammazzati all’ordine del giorno, il poliziotto Max Ballister (Cory Hart) pensando di incontrare un suo informatore finisce dritto in un’imboscata, finendo freddato e lasciando una moglie ed un padre, Simon Ballister (Steven Seagal), a cui se si tiene alla salute è meglio non pestare i piedi.
Ballister, che è un esperto di arti marziali, inizierà ad indagare nel quartiere in cerca di indizi che lo possano portare al colpevole dell’assassinio del figlio, così da poter consumare finalmente la sua vendetta, mentre sul caso indaga ufficialmente L’ambiguo detective Frank Shaw (Kirk B.R. Woller), che sembra avere un qualche legame con il leader dei Crips.
Programmato per uccidere, recensione
John Hatcher (Steven Seagal) è un agente della DEA in crisi d’identità, dopo una disastrosa missione colombiana dove l’agente ha perso un amico e fatto strage di narcotrafficanti, Hatcher combatte con la sua coscienza, non sapendo più da che parte è la giustizia, e se ancora vale la pena combattere un’infinita guerra che sembra persa in partenza.
Per raccogliere le idee non c’è niente di meglio di un ritorno all’ovile, così Hatcher se ne torna nella sua Chicago e nel suo vecchio quartiere, dove ritrova la sua famiglia e un vecchio amico ora allenatore di football in un liceo.
Durante una serata tra amici in un bar, Hatcher si ritrova nel bel mezzo di una sparatoria con alcuni spacciatori capeggiati dallo scagnozzo di un potente boss locale, il giamaicano Screwface. Hatcher arresta lo scagnozzo e lo sbatte in prigione, segue immediata ritorsione sulla famiglia dell’agente.