Torino Film Festival 2010: un incipit tra polemiche, buon cinema e premi alla carriera

Torniamo ad occuparci della ventottesima edizione del Torino Film Festival e cerchiamo di fare il punto della situazione dopo quattro giorni di programmazione e una serie di avvenimenti extra-cinematografici che hanno costellato una cartellone di proiezioni come di consueto ricchissimo.

La prestigiosa e frequentatissima rassegna piemontese è ormai in pieno svolgimento e a dimostrazione che tutto fila liscio nonostante qualche imprevisto, vedi la dimostrazione studentesca in piena proiezione d’apertura con l’aggiunta dell’assenza dei rappresentanti della Regione pare figlia solo di un malinteso, le parole del regista Gianni Amelio alla sua seconda prova come direttore artistico che si dice soddisfatto dell’andamento:

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Visions du Réel Festival 2009: tra realtà e documentario

Dal 23 al 29 Aprile 2009 a Nyon (Svizzera) si terrà una importante manifestazione dedicata al documentario, il Vision du Réel Festival, che si prefige di affrontare il documentario non come opera e visione autoriale, ma come forma di espressione massima della realtà, insomma il documentario come testimone della vita reale senza filtri o letture di sorta.

Il festival quest’anno festeggerà un doppio anniversario, quarant’anni dalla sua fondazione e quindici dal suo cambio di nome in Vision du Reel, un’occasione per festeggiare l’evento con ospiti, proiezioni extra e tante sorprese.

In parallelo alla manifestazione si terrà l’interessante competizione Doc Outlook in cui, previa iscrizione, si potranno presentare film in formato DVD o VHS. Per il concorso principale sono ammesse tutti le opere realizzate nell’arco dei  dodici mesi precendenti all’inizio del festival.

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Torino Film Festival: 23-24 novembre. Il punto e l’intervista di Nanni Moretti a Giuseppe Bertolucci.

Prosegue la carrellata di film ed incontri tematici della 26ma edizione del Torino Film Festival. Quest’oggi vi faremo il punto sulle novità che stanno caratterizzando la seconda edizione diretta da Moretti, come la sezione denominata “italiana doc”. Dodici i titoli di medio e lungometraggio per il concorso dedicato al documentario italiano, che, a detta dell’organizzazione è una delle sezioni centrali del Festival, anche se, a parer nostro, si fa sentire la pesante assenza di pellicole partenopee ammesse in concorso.

Si parte con Casa Verdi, per la regia di Anna Franceschini. A Milano esiste un monumento storico speciale e unico al mondo: si chiama Casa Verdi ed è la casa di riposo per musicisti voluta e fondata da Giuseppe Verdi nel 1899 «nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà». Nei suoi saloni affrescati vivono oggi quasi sessanta persone: musicisti, cantanti lirici, ballerine classiche e direttori d’orchestra, che possono qui dedicarsi alla loro passione senza l’affanno del quotidiano.

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