Pane e tulipani, recensione

pane-e-tulipaniRosalba (Licia Maglietta), una casalinga pescarese insoddisfatta della vita e del tran tran familiare, sposata con Mimmo (Antonio Catania), marito poco attento ed emotivamente gretto, approfitta di una gita in pullmann organizzata per visitare Paestum, per una fuga verso  il sogno romantico di ogni donna, la suggestiva Venezia.

Ben presto a Venezia Rosalba si troverà senza soldi, cosi con l’aiuto di Fernando (Bruno Ganz)  un affascinante cameriere, troverà una sistemazione, una nuova amica, la massaggiatrice Grazia (Marina Massironi) e riuscirà a conquistare anche il cuore dello scorbutico fioraio Fermo (Felice Andreasi) che gli offrirà un lavoro.

Mimmo irritato dalla lunga assenza della moglie recluta Costantino (Giuseppe Battiston), un giovane ragazzo in cerca di lavoro, per indagare sulla moglie. A venezia Costantino rintraccerà Rosalba, ma suo malgrado, verrà letteralmente travolto dall’amore per Grazia.

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David 2009 vincitori: Gomorra e Il divo pari

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E’ finita pari e patta la sfida tra Gomorra e Il Divo alla premiazione dei David di Donatello 2009: entrambi i film si sono portati a casa sette statuette, ma le più prestigiose sono finite all’opera di Matteo Garrone, che conquista quella per la miglior pellicola e per la miglior regia.

Il miglior attore protagonista, e non poteva essere altrimenti, è stato giudicato Toni Servillo per la sua impeccabile interpretazione di Giulio Andreotti ne Il Divo. Lo stesso film ha visto trionfare come migliore attrice non protagonista la brava Piera Degli Esposti. Migliore attrice protagonista è la giovane Alba Rohrwacher per Il papà di Giovanna, mentre il migliore attore non protagonista è Giuseppe Battiston per la sua interpretazione in Non pensarci.

Tra i vincitori sicuramente ci sono sicuramente Gianni Di Gregorio, che è il miglior regista esordiente con Pranzo di Ferragosto e Giulio Manfredonia che ottiene il David Giovani. Tra gli sconfitti eccellenti bisogna segnalare Fausto Brizzi, che non si porta a casa nemmeno un premio.

Vediamo insieme tutti i vincitori:

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Complici del silenzio, trailer e foto

Esce oggi nei cimea italiani il film Drammatico, diretto da Stefano Incerti, Complici del silenzio, ambientato nell’Argentina del 1978.

La pellicola racconta la storia di due giornalisti, Maurizio Gallo e Ugo Ramponi che, spediti in Argentina dove sono in corso i mondiali di calcio, si ritrovano implicati in un’intricata vicenda politico-militare che li metterà in pericolo, a causa di una somma di denaro che Maurizio consegna ad Ana, l’ex moglie di un amico, membra clandestina di un gruppo di guerriglieri che contrastano il regime militare del Paese.

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Micaela Ramazzotti: istinto e sensualità

Micaela Ramazzotti nasce a Roma il 17 Gennaio 1979, la sua carriera nel mondo dello spettacolo la vede comparire a soli tredici anni sul magazine per ragazze Cioè, Micaela è protagonista di alcuni fotoromanzi pubblicati sulla rivista.

L’iter di Micaela nel mondo dello spettacolo è quello classico, piccoli ruoli tra tv e cinema in attesa della grande occasione, compare nel film La prima volta prodotto da Pupi Avati, alcune comparsate in Vacanze di Natale 2000, Zora la vampira e La via degli angeli.

In tv la vedremo recitare nelle fiction Incantesimo 3, Don Matteo 2 e Una donna per amico 3, nel 2004 partecipa al videoclip di Max Pezzali Il mondo assieme a te.

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Federico Rizzo: un filmaker militante

Federico Rizzo nasce a Brindisi il 25 Novembre 1975, passa la sua infanzia e adolescenza a Milano, dopo aver conseguito un diploma in cinematografia ed uno in tecnica cine-televisiva si fa le ossa in tv e collaborando con molti registi, tra i quali Giuseppe De Santis e Pupi Avati.

Il regista ha nel curriculum più di quaranta cortometraggi realizzati dall’età di quindici anni, tra questi Milano violenta con Giuseppe Battiston e La tunica. Il suo primo film in digitale è Storia malata del 1999, seguito nel 2000 da un altro lungometraggio sempre in digitale, Offresi posto letto.

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Luca Lucini tra sorrisi e calcetto

Luca Lucini è un regista, ed è nato a Milano nel 1967. Agli esordi della sua carriera ha diretto fondamentalmente videoclip di vari cantanti italiani come Edoardo Bennato, Ligabue e Laura Pausini.

Il primo corotmetraggio che gira è Il sorriso di Diana, parte del film Sei come sei, composto da sei cortometraggi. Il film con cui si fa conoscere è però Tre Metri Sopra il Cielo, che lancia Riccardo Scamarcio.

L’anno dopo dirige sempre Scamarcio in L’uomo perfetto , in cui vediamo una storia d’amore carina e gradevole, in cui emerge il suo interesse nel dettagliare la leggerezza di storie facilmente comprensibili e che toccano tasti sentimentali delicati in chi li guarda.

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Con Giulio Manfredonia, Si può fare

Giulio Manfredonia, romano, nipote di Luigi Comencini, è il regista del film Si può fare, interpretato da Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli e Bebo Storti. La pellicola sarà presentata in anteprima nazionale il 30 ottobre al Festival internazionale del film di Roma.

A Milano nei frizzanti anni ottanta, Nello è un sindacalista, ha forti valori etici, ma è appassionato di modernità, terziario, mercato. Troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali, appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia.

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