Venezia 2011, sigla delle Giornate degli autori

Bianco e nero e nostalgia del cinema che fu per la nuova sigla della sezione Giornate degli autori che esordirà con la sua ottava edzione al Festival di Venezia 2011 al via il prossimo 30 settembre. Per il terzo anno consecutivo l’immagine scelta dalla sezione indipendente promossa da ANAC e 100Autori è dedicata ai grandi creatori del cinema mondiale con uno corto realizzato e montato da Roberto Di Tanna e Alessandro Pantano e la cui realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con l’archivio storico di Cinecittà Luce.

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Valdarno Cinema Fedic Festival 2009: cinema e documentari d’autore

Dl 21 al 25 Aprile 2009 si svolgerà il festival Valdarno Cinema Fedic, dal 1983 una manifestazione patrocinata dall’Associazione Italiana dei Cineclub, associazione riconosciuta dal Dipartimento dello spettacolo che oltre che presentare opere audiovisve si impegna anche nella produzione.

Dal 1994, la manifestazione, riservata agli iscritti all’associazione, ha aperto le iscrizioni anche a giovani autori indipendenti. Oltre a eventi speciali vi saranno nel corso della manifestazione incontri e convegni sul cinema che negli scorsi anni hanno visto intervenire testimonial del calibro di Michelangelo Antonioni, Gillo Pontecorvo e Mario Monicelli.

Tra gli eventi Cinema e scuola, che vede collaborare la manifestazione a stretto contatto con l’istituzione scolastica attraverso premiazioni ed un concorso per la realizzazione di un fotoromanzo. Segnaliamo inoltre la terza edizione di Universicorti, concorso in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Arezzo.

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Festival di Venezia dalla quarantunesima alla cinquantesima edizione: cos’hanno in comune Francis Ford Coppola e Paolo Villaggio?

Lo scorrere del tempo è scandito dall’alternarsi di colori divesrsi, sulla laguna; il colore del cielo, il colore degli occhi dei turisti, il colore dei sentimenti che aleggiano nell’aria e che lasciano una traccia invisibile ai più, ma dura a scomparire.

Io raccolgo tutto quello che succede qui, come se fossi uno spazzino. Mi muovo furtivo, aspettando che in giro non ci sia nessuno, con un sacchetto che non cambio mai, tanto la capienza è praticamente illimitata: le emozioni non hanno un peso fisico, almeno parlando in modo tradizionale.

Mentre passo attraverso la folla di questa meravigliosa mostra, di questa ricorrenza finalmente annuale, mi rendo conto che mi piace essere circondato dalle persone, aò fine di avere l’impressione che gli sguardi mi si posino addosso, che realmente qualcuno stia cercando me, invisibile testimone, fin dalla prima edizione, di questa eccitante atmosfera.

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