Collider ha intervistato la regista Sarah Smith che per la britannica Aardman Animation (Galline in fuga, Wallace & Gromit) ha co-diretto con il collega Brian Cook Il Figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas), lungometraggio d’animazione in 3D a sfondo natalizio in arrivo nei cinema italiani per il 23 dicembre. Dopo il salto trovate 7 anticipazioni sulla pellicola.
Galline in fuga
Megamind 3D, recensione in anteprima
Dopo un incipit che omaggia il Superman di Richard Donner in cui conoceremo i natali del malvagio supercattivo Megamind e della sua nemesi, il supereroe senza macchia e senza paura Metroman con tanto di infanzia passata in un carcere per il primo e in una perfetta famiglia media americana per il secondo, passeremo ai giorni nostri con lo scontro quotidiano in quel di Metrocity tra i due alieni diventati avversari e nemici giurati.
Megamind però sembra avere qualche problema con il suo ruolo, nonostante il notevole intelletto e una schiera di servitori hi-tech, l’arte del villain non sembra proprio nelle sue corde e dopo l’ennesimo rapimento della bella reporter Roxanne Ritchi che finisce come di consueto a tarallucci e vino, ecco un’inaspettato colpo di fortuna che permette a Megamind in un colpo solo di eliminare per sempre Metroman e conquistare Metrocity.
La vittoria sul nemico giurato deceduto in un’esplosione permetterà per un pò a Megamind di giocare a Scarface con i terrorizzati cittadini, ma il gioco è bello quando dura poco e in men che non si dica la noia arriverà a scandire le giornate del nuovo mega-imperatore di Metrocity che sentirà inevitavibilmente la mancanza di un avversario con cui scontrarsi e magari perdere per finire in carcere, fuggire e organizzare una vendetta e via discorrendo, secondo regole secolari e un copione prestabilito.
Shrek e vissero felici e contenti, colonna sonora
Oggi ci occupiamo di una colonna sonora in anteprima, si tratta dello score di Shrek e vissero felici e contenti, quarto capitolo della saga dedicata all’orco più simpatico, rozzo e irriverente del grande schermo, previsto nelle sale italiane per fine agosto. La Dreamworks per questo sequel, che pare sarà l’ultimo, ha deciso di seguire il trend di molte altre recenti produzioni animate proponendo il film in un dinamico formato 3D, scaraventando il nostro orco preferito, dopo un patto con il diabolico nano Tremotino, in una realtà alternativa, in cui tutti i personaggi hanno intrapreso percorsi differenti e soprattutto Fiona e Shrek non si sono mai conosciuti.
Musicalmente la saga di Shrek ha seguito un percorso omogeneo con tutti gli score compreso l’ultimo, affidati al veterano Henry Gregson-Williams, nel solo primo capitolo supportato dal collega John Powell. Tra i lavori del compositore britannico i cartoon Giù per il tubo e Galline in fuga e il recente cinegame Prince of Persia-Le sabbie del tempo.
Dopo il salto le 16 tracce composte da Williams, cover del CD e il video ufficiale con la romantica Darling I Do, composta ed eseguita in duetto da Lucy Schwartz e Landon Pigg, quest’ultimo ha scritto brani per le colonne sonore di Immagina che, Whip it! e il televisivo Grey’s Anatomy.
DreamWorks: storia di una fabbrica di sogni
La DreamWorks SKG riceve il nome dall acronimo rappresentante i nomi dei tre fondatori: Spielberg, Katzenberg e Geffen. Si tratta di uno studio cinematografico di importanza fondamentale, che ci ha regalato alcuni dei più bei titoli degli ultimi anni.
Le produzioni di Dreamworks riguardano film, musica, programmi televisivi, tutti di dichiarato stampo statunitense. La nascita dello studio risale al 1994, quando il regista Steven Spielberg, l’ex capo animazione della Walt Disney Jeffrey Katzenberg e il super discografico David Geffen si riuniscono per dar vita a questa magica macchina di sogni. Ai natali della Dreamworks ha contribuito con un finanziamento determinante il co-fondatore di Microsoft Paul Allen.
La DreamWorks Records, la sezione, diciamo, discografica, è stata ben presto venduta alla Universal Music Group, che l’ha rinominata in DreamWorks Nashville. Sicuramente le produzioni di maggior successo dello studio riguardano i film. Il debutto con il pubblico coincide con The Peacemaker di Mimi Leder, del 1997.