I bruttissimi, Le barzellette

Correva l’anno 2004 e i fratelli Vanzina decidono di imbastire una serie di sketch su uno script che sembra uscito da una puntata del varietà televisivo La sai l’ultima? e un cast all’insegna del corale che oltre a Gigi Proietti vedeva schierati, come in una sorta di squadra cine-teatral-televisiva, Biagio Izzo, Fichi d’India, Vito, Max Giusti, Enzo Salvi, Carlo Buccirosso e Chiara Noschese.

Le barzellette come da copione da sfogo al consueto trivio da caserma servito a portate singole e decisamente fiacco sul versante della comicità di stampo cabarettistico, il tentativo di portare su schermo un collage di trite storielle da bar, per quanto infiocchettate da un minimo sindacale di messinscena e comici professionisti, non riesce a dare all’operazione il necessario tenore da grande schermo rivelando piuttosto un furbo taglio televisivo.

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Mi fido di te, recensione

Francesco (Franz) sta vivendo un incubo, tutte le mattine si alza per andare a lavoro e recita la parte del manager di successo non riuscendo a confessare alla propria famiglia di aver perso il lavoro, così ogni giorno mette in scena un teatrino sino a che salutata la moglie ripiomba nella disperazione più nera.

Svestiti i panni dell’uomo in carriera Francesco si ritrova quotidianamente in divisa a laveorare in una stazione di servizio in attesa di trovare un lavoro più consono al suo stile di vita e al suo curriculum ed è in una di queste giornate che incontra Alessandro (Ale) truffatore professionista che vive di espedienti, sogna una famiglia come quella di Francesco ed è in fuga da alcuni creditori di malaffare, Alessandro infatti ha contratto una serie di debiti con alcuni strozzini che intendono farlo pagare in un modo o nell’altro,

I due uniranno le forze per riuscire ad uscire dai guai in cui sono immersi fino al collo e all’insegna del Mal comune mezzo gaudio metterano in scena alcune truffe sempre piu sofisticate e sempre più lucrose, così Francesco non solo scoprirà di essere molto portato per il raggiro, ma riuscirà anche a vendicarsi del responsabile del suo licenziamento.

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Cinepanettoni parte II: ieri, oggi e domani

Lo sapevo: dopo la scorpacciata cinepanettonesca di ieri, non solo nessuno di voi è sazio, ma la voglia, se possibile, è perfino aumentata. Niente di meglio, quindi, che assaggiarne ancora qualcuno, iniziando da dove ci eravamo fermati, alle sogli di questo millenniom fino ad arrivare al presente e alla dolorosa scissione dell’ex monade Boldi/De Sica.

Andiamo con ordine. Le cose sono andate avanti regolarmente, a partire dal punto in cui ci siamo lasciati ieri: dopo Vacanze di Natale 2000 è stata la volta di Merry Christmas, stavolta per la regia di Neri Parenti, che ha curato anche il soggetto.

La location non è più montana, si respirano i tempi moderni: siamo infatti ad Amsterdam, e la situazione è più incresciosa che mai, in particolare quella di Fabio Trivellone (Christian De Sica), personaggio dal nome, come si dice, “parlante”.

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