Ang Lee ha apprezzato Baaria e Jasmine Trinca

Jasmine Trinca

A Venezia 2009 i film italiani sono rimasti a bocca asciutta nella sezione ufficiale (anche se a difendere i nostri colori ci ha pensato Jasmine Trinca), ma hanno comunque ricevuto i plausi di Ang Lee. Il presidente di giuria fa sapere:

Per Baaria avrei voluto un qualche riconoscimento. E’ una grande produzione e sicuramente protrà vincere altri premi.

Degli altri film italiani in concorso Lee ha detto:

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Colin Firth, un inglese dal cuore italiano

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Siamo molto contenti per la Coppa Volpi assegnata ieri durante la cerimonia finale della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia, al miglior interprete maschile, l’attore inglese Colin Firth, un attore molto spesso sottovalutato dagli stessi addetti ai lavori, naturalmente parliamo dei registi, che gli affidano parti molto convenzionali e sempre con una spiccata connotazione comedy-romance.

Invece Firth viene dal teatro inglese, ha una solida preparazione, un talento innato per le sfumature ed uno humour tipico dei grandi interpreti made in England, così stavolta è stato un ruolo da outsider, in A single man Firth è un professore gay di letteratura inglese, alla soglia dei cinquant’anni incapace di ricominciare a vivere dopo un evento luttuoso che ne ha sconvolto la vita, a premiarne l’indiscutibile talento e versatilità.

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Lebanon, un Leone d’oro contro la guerra

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Ieri come da copione il Leone d’oro della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia se lo sono giocato sul filo di lana l’austriaco Lourdes e l’israeliano Lebanon, con la vittoria di quest’ultimo e grande commozione per un atipico e intimista war-movie contro la guerra come principio assoluto.

Dedico questo premio alle migliaia di persone nel mondo che tornano dalla guerra come me sani e salvi. Si sposano, hanno figli ma dentro i ricordi rimangono stampati nel cuoreringrazio il cast e il produttore –ha aggiunto il regista– Questo magico feeling sullo schermo ha fatto del nostro film un film unico. Viva l’arte del cinema, viva la Biennale, viva Venezia!

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Ksenia Rappoport, dalla Russia con amore

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Ksenia Rappoport è stata una delle sorprese della sessantaseiesima Mostra del Cinema  di Venezia, tutti erano ormai certi che la CoppaVolpi alla miglior interprete femminile, sarebbe andata all’attrice Margherita Buy per l’intenso ritratto di una mamma quarantenne ne Lo spazio bianco di Francesca Comencini, e invece la bellissima e intensa attrice di origini russe, grazie alla sua tormentata Sonia ne La doppia ora dell’esordiente Giuseppe Capotondi, si è aggiudicata l’ambito riconoscimento.

Mi sento come se stessi volando con un paracadute, ringrazio Muller (direttore artistico del festival ndr) per aver scelto questa opera prima per il concorso, ringrazio gli sceneggiatori che mi hanno regalato quaesto ruolo straordinario e il mio fantastico partner nel film Filippo Timi.Voglio dedicare questo premio al regista Giuseppe capotondi. Spero che quando Capotondi un giorno ritirerà il suo Leone d’oro, io possa far parte del cast del suo film.

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Festival di Venezia 2009 vince Lebanon di Samuel Maoz

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Sta per cominciare la cerimonia di chiusura della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia, che seguiremo in diretta per voi.

C’è grande attesa per scoprire il nome del film vincitore del Leone d’oro 2009. Le speranze per i film italiani sono veramente poche. Stiamo a vedere.

Si comincia con Maria Grazia Cucinotta che parla del futuro del cinema e poi chiama Marco Müller. Il direttore del festival annuncia Carlo Lizzani che dà la menzione speciale di Controcampo italiano al documentario Negli occhi. Il premio va a Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli. La regista ringrazia il produttore.

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Festival di Venezia 2009 sabato 12, ieri comunicati i premi speciali, oggi Mr. Nobody e il premio a Stallone

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Impazza il TotoLeone per la giornata di chiusura del Festival di Venezia, e come previsto anche Lola di Brillante Mendoza proiettato ieri, entra tra i favoriti nei pronostici, comunque saldamente in testa Lourdes di Jessica Hausner e Lebanon di Samuel Maoz, anche se l’accoglienza entusiastica per gli outsider Soul Kitchen di Fatih Akin e Capitalism: a love story di Michael Moore potrebbero riservare qualche sorpresa.

Poche le probabilità che il Leone d’oro vada ad uno dei quattro italiani, comunque l’ottimo La doppia ora di Capotondi potrebbe ambire a qualche premio speciale.

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Venezia 2009 venerdì 11, ieri applausi per Capotondi e Soul kitchen, oggi l’atteso Lola e il cyberpunk di Tsukamoto

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Penultima giornata del Festival di Venezia, il TotoLeone impazza, per i pronostici esclusi i quattro italiani per il Leone d’oro, nella pole position fa capolino anche Michael Moore e il suo Capitalism: a love story, mentre Margherita Buy (Lo spazio bianco) e Viggo Mortensen (The Road) i papabili come miglior interpreti, intanto ieri Capotondi e Akin convincono la stampa.

Dopo La sposa turca il regista Fatih Akin passa a un registro più leggero e parla della problematica gestione di un ristorante ad Amburgo da parte di due fratelli di origine greca.

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Festival di Venezia 2009 giovedì 10: ieri applausi per Scamarcio e Jasmine Trinca, oggi La doppia ora di Capotondi

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Ieri al Festival di Venezia passerella dedicata a Il grande sogno di Michele Placido e accoglienza da star per due dei tre protagonisti della pellicola, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, all’appello mancava per altri impegni Luca Argentero.

La coppia sorridente e molto disponibile si è  divertita ad intrattenere  fotografi e pubblico, mentre Placido raccontava ai giornalisti presenti qualcosa sul suo nuovo e ambizioso lavoro.

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Festival di Venezia 2009 domenica 6: ieri standing ovation per Cosmonauta, oggi l’atteso Capitalism: a love story

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Il Festival di Venezia prosegue, le star si susseguono, mentre i film cominciano a lasciare nel bene e nel male qualche traccia indelebile, ieri grandi apprezzamenti per la seconda pellicola in concorso per Herzog, My son my son, what have ye done? protagonista Michael Shannon che dopo la nomination all’Oscar per Revolutionary Road torna a raccontare una storia di disagio mentale.

Il direttore del festival Mueller non sembra preoccupato per l’anomalia Herzog e spiega:

Comunque nel regolamento non c’e nulla di fatto che lo impedisce.

Gli fa eco il regista bavarese che non si scompone per eventuali polemiche e precisa:

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Festival di Venezia 2009 Sabato 5: ieri Nicolas Cage conquista il Lido, oggi si replica con Herzog

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Ieri al Festival di Venezia riflettori puntati sul Bad Lieutanant: Port of Call New Orleans di Werner Herzog, la pellicola in realtà si discosta molto dal film di Abel Ferrara con protagonista un monumentale Harvey Keitel, infatti il regista puntualizza:

Non l’ho mai visto, ma mi dicono non ci sia un raffronto, e personalmente avrei voluto un titolo diverso, spero Ferrara lo veda, io vedrò il suo presto.

Gli fa eco Nicolas Cage, che ribadisce la differenza tra il suo personaggio e quello di Keitel:

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Festival di Venezia 2009 Venerdì 4: ieri ovazione per Videocracy, oggi Il Cattivo Tenente di Herzog

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Festival di Venezia 2009, eccoci giunti alla seconda giornata della kermesse veneziana, ieri non sono mancate le sorprese come un’ovazione di quasi tre minuti per il tanto chiacchierato Videocracy del regista Erik Gandini e una ressa con annessa chilometrica fila per assistere alla proiezione.

Certo non me lo aspettavo, ha raccontato Gandini ai giornalisti, di certo è successo per la storia dei trailer censurati…questa è la dimostrazione che se vuoi raccontare cose scomode vai a scontrarti con le difficoltà.

Quattro le pellicole di punta proiettate ieri, molto applaudito il capolavoro d’animazione Metropia, sei anni di lavorazione e un mix di diverse tecniche per raccontarci un cupo futuro dove la privacy è solo un ricordo del passato e molto apprezzato anche The road, Viggo Mortensen e il regista John Hillcoat ci raccontano la vita dopo l’apocalisse, dove violenza e cannibalismo sono pane quotidiano.

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Festival di Venezia 2009 giovedì 3: Baarìa non convince la stampa e oggi tocca al polemico Videocracy

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Ieri il Festival di Venezia ha avuto un’inaugurazione decisamente movimentata,  dalla polemica politica sui tagli del governo, manifestazioni e qualche tafferuglio tra No global e forze dell’ordine, alla fredda accoglienza della stampa Per Baarìa, per finire con l’arrivo a sorpresa sul Lido della splendida Eva Mendes e la bella Simona Ventura che intercede con la sicurezza per far entrare in teatro uno dei più potenti produttori di Hollywood, Harvey Weinstein.

Alle proteste esterne si sono aggiunte quelle dei partecipanti al festival, un comunicato letto da Francesca Comencini ha espresso perplessità e preoccupazione per il cinema italiano, la sua dipendenza dai finanziamenti statali e sulla linea di tagli seguita dal governo.

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Cosmonauta, il trailer del film di Susanna Nicchiarelli

L’11 settembre uscirà nelle sale italiane Cosmonauta, il film dell’esordiente Susanna Nicchiarelli, presente alla Festival di Venezia 2009 nella sezione Controcampo Italiano.

Dopo il salto potete vedere il trailer del film, interpretato da Claudia Pandolfi e Sergio Rubini, che racconta di Luciana una bambina comunista, figlia di un comunista, che quando le muore il padre deve accettare un patrigno fascista, nell’Italia degli anni cinquanta – sessanta.

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