L’allenatore nel pallone 2, recensione

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I fasti e la salvezza strappata in extremis della mitica Longobarda, fanno ormai parte del glorioso passato dell’ex-allenatore, ora imprenditore Oronzo Canà (Lino Banfi), che abbandonata la panchina gestisce un’azienda agricola che produce olio d’oliva, accanto a lui l’inseparabile moglie Mara (Giuliana Calandra), e la figlia Michelina (Stefania Spugnini), a cui si sono aggiunti il fedigrafo genero Fedele (Biagio Izzo)  e il nipote Oronzino.

Una sera però l’ex-mister viene invitato ad una trasmissione sportiva per festeggiare il ritorno della Longobarda in serie A e in vena di nostalgiche reminscenze sportive Canà confessa che in quella ultima e decisiva partita, che salvò la Lomgobarda da una ormai certa retrocessione, c’erano state delle pressioni dell’allora presidente della società per questioni economiche.

La bomba mediatica esplode e lo scandalo fa il giro di tv, web e giornali, così Willy Borlotti (Andrea Pucci)  figlio del vecchio presidente, si ritrova coinvolto in una ridda di voci e scoop scandalistici che fanno crollare le quotazioni della neo-promossa società irritando non poco l’ambiguo imprenditore russo Ivan Ramenko (Emilio de Marchi), fresco associato della Longobarda ormai nella bufera.

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Nancy Brilli: tra cinema e fiction

Nancy Brilli nasce il 10 Aprile 1964 a Roma, il suo debutto avviene con il regista Pasquale Squitieri che gli regala la più bella interpretazione della sua carriera con Claretta (1984).

Dopo questo folgorante esordio è tempo di teatro, e l’attrice si cimenta in vari classici, poi nel 1986 è nel film tv Naso di cane e nel cast dell”horror di Lamberto Bava Demoni 2-l’incubo ritorna, l’anno dopo è nel fantastico Sotto il ristorante cinese (1987) diretta da Bruno Bozzetto per poi tornare a cimentarsi con il thriller-horror ne Il camping del terrore di Ruggero Deodato.

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