Fantozzi va in pensione, recensione

Povero ragionier Fantozzi (Paolo Villaggio) non poteva certo immaginare che un giorno le reiterate vessazioni dei suoi colleghi d’ufficio, gli insulti del mega-direttore e lo scherno continuo dell’irraggiungibile signorina Silvani (Anna Mazzamauro) gli sarebbero mancati, ma è proprio quel che accade quando l’impiegato più sfigato e simpatico di sempre raggiunge la famigerata età pensionabile, che lo costringe a lasciare l’azienda che ha servito e riverito per così tanti anni.

Il primo giorno da pensionato per Fantozzi sarà traumatico, ancora non pienamente conscio della sua nuova situazione si sveglierà di soprassalto pensando di essere in ritardo, trasformando così la mattinata in una frenetica ed inutile corsa in ufficio.

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SuperFantozzi, recensione

Super Fantozzi

Dopo un esilarante prologo in cu Fantozzi/Adamo con tanto di spinosissima foglia di cactus a coprire le pudenda si becca una Eva da dimenticare, inizierà un viaggio nella storia che ci porterà in ordine cronologico: nella preistoria dove un Fantozzi cacciatore scatenerà le ire di un dinosauro, nell’antica Grecia dove vedremo un fantozzi maldestro maratoneta e in Palestina dove il nostro sfigatissimo impiegato verrà crocifisso sul Golgota insieme al messia e ai due ladroni.

Il viaggio proseguirà nel Medioevo dove Fantozzi di ritorno dalla Crociate per conquistare la bella principessa di turno dovrà  trovare la leggendaria Eschizzibur…pardon Excalibur, per poi incontrare il generoso Robin Hood, testare la ghigliottina durate la Rivoluzione Francese ed essere testimone live della storica breccia di Porta Pia.

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