Nastri d’Argento 2009, tutti i vincitori: quattro premi per Il Divo e Vincere

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Sono stati assegnati ieri sera i Nastri d’argento 2009, i premi istituiti dal sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici, dedicati al cinema italiano, che hanno decretato qualche mese fa Gomorra miglior film dell’anno.

A trionfare nella splendida cornice di Taormina sono stati Il divo di Paolo Sorrentino e Vincere di Marco Bellocchio, entrambi con quattro riconoscimenti: il primo si è portato a casa il premio come miglior regista e miglior sceneggiatura (entrambi a Sorrentino), quello per il miglior attore protagonista ritirato da Toni Servillo, quello per i produttori; il secondo ha ottenuto quello per la migliore attrice protagonista, Giovanna Mezzogiorno, per la miglior fotografia, Daniele Ciprì, per la miglior scenografia, Marco Dentici, e il miglior montaggio, Francesca Calvelli.

Buon risultato anche per Il papà di Giovanna: il film drammatico di Pupi Avati è stato premiato per i ruoli di attore e attrice non protagonista, rispettivamente Ezio Greggio e Francesca Neri. Gianni Di Gregorio, infine, è stato riconosciuto, grazie a Pranzo di ferragosto, il regista esordiente dell’anno.

Di seguito potete leggere la lista completa dei film premiati ieri sera.

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I bruttissimi: Chicken Park

Alla faccia tosta non v’è mai fine, sulla scia di Jurassic Park blockbuster americano a base di dinosauri geneticamente modificati ecco Chicken Park, parodia tutta italiana a base di….polli!

E’ il lontano 1994 e Jerry Calà in preda al sacro fuoco dell’arte si improvvisa anche regista e decide di parodiare, oltre al già citato kolossal di Spielberg, anche La Famiglia Addams e altri classici americani sulle orme de Il silenzio dei prosciutti del collega Ezio Greggio.

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Recensione: Vacanze di Natale 91

Saint Moritz, Natale 1991, nel lussuoso Badrutt’s Palace Hotel assistiamo alle vicissitudIni dei vari danarosi avventori, ognuno alle prese con piccoli grandi equivoci e disavventure varie. c’è la coppia di gay Mimmo (Andrea Roncato) e Rino (Nino Frassica) che affrontano una crisi nel loro rapporto dovuta alla scivolata etero di Mimmo per la bella Simona.

L’uxoricida Leopoldo (Ezio Greggio) mentre è in intimità con la seconda moglie Marta, viene disturbato dall’apparizione dell’infuriata ed ectoplasmatica prima moglie Brunilde, decisa a farla pagare al fedigrafo ed assassino ex-consorte.

Scambi di coppia e assegnazione per errore della medesima suite alla coppia milanese Nanni (Massimo Boldi) e Ingrid e ai coniugi romani Enzo (Christian De Sica) e Fernanda, mentre la bella Giuliana (Ornella Muti) in compagnia di un conte in viaggio d’affari, cerca di evitare in ogni modo di incontrare il cameriere Sabino (Alberto Sordi), suo padre, e svelare così al facoltoso accompagnatore le sue umili origini.

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Recensione: Il papà di Giovanna

Lunghi applausi del pubblico accolgono il secondo dei quattro film italiani in concorso alla Biennale di Venezia; Il papà di Giovanna, di Pupi Avati che torna in laguna tre anni dopo La seconda notte di nozze, puntando su un tema ricorrente in questa 65ma mostra: la tragedia famigliare.

Bologna 1938. Michele Casali (Silvio Orlando) si trova in una situazione disperata: la sua unica figlia, Giovanna (Alba Rorhwacher), ha ucciso la propria migliore amica e compagna di scuola per gelosia. La ragazza, ancora adolescente, grazie alla testimonianza degli psichiatri viene dichiarata insana di mente e rinchiusa nel manicomio criminale di Reggio Emilia, anziché in carcere.

Durante il periodo di isolamento quasi totale cui è sottoposta, la sola persona a occuparsi di lei è il padre, a conferma del loro particolare legame dal quale la madre, Delia (Francesca Neri), era sempre rimasta esclusa. Testimone dei terribili eventi è Sergio (Ezio Greggio), ispettore di polizia e amico intimo di Michele, da anni segretamente innamorato di Delia.

Nell’inverno del 1953, in una Bologna che sta ancora cercando di riprendersi dopo i massacri della guerra, Delia incrocia lo sguardo della figlia Giovanna, ormai guarita e come sempre accompagnata dal padre, nel buio di un piccolo cinema. La madre non avrà più incertezze: proveranno a ricominciare una nuova vita, questa volta insieme.

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65ma Mostra del Cinema: il giorno di Pupi Avati

Alla Mostra del Cinema di Venezia è il giorno de Il papà di Giovanna, il nuovo film di Pupi Avati, con Silvio Orlando, Francesca Neri, Ezio Greggio, Alba Caterina Rohrwacher, Serena Grandi. Un viaggio nei meandri più reconditi dell’esistenza umana, dove la personalità di un padre viene messa in primo piano di fronte alle sciagure dell’amata figlia.

Michele è un pittore fallito il cui unico patrimonio è la figlia Giovanna, a cui dedica tutte le sue attenzioni nell’intento di crescerla con una buona educazione e istruzione. Un giorno la ragazza uccide per gelosia, la sua migliore amica, da quel momento la sua vita cambierà e sebbene riesca a evitare il carcere, si apriranno per lei le porte del manicomio essendo stata giudicata inferma di mente.

Un cast di notevole livello, con Silvio Orlando, dall’interpretazione maiuscola a cui si va ad aggiungere la piacevole sorpresa di Ezio Greggio in un ruolo diverso dai soliti, che ha saputo fare subito suo. Conferma il suo spessore artistico anche Alba Caterina Rohrwacher, astro nascente del cinema di casa nostra.

Da segnalare il grande successo di Gake no Ue no Ponyo film d’animazione di Hayao Miyazaki. Un lungo applauso di dieci minuti ha concluso la proiezione in anteprima per la stampa.

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65ma Mostra del Cinema di Venezia: che la festa abbia inizio!

Corredata dalla scenografia del premio Oscar, Dante Ferretti, che vede al centro tre Leoni d’Oro in volo verso il nuovo Palazzo, prende il via oggi a Venezia la 65. Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica (27 agosto – 6 settembre 2008), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

L’edizione di quest’anno, che pone una particolare attenzione verso le produzioni di casa nostra, prevede cinque sezioni: Venezia 65, Fuori concorso, Orizzonti, Corto Cortissimo, Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato (1946-1975). Verranno proiettati in concorso: 49 lungometraggi in prima mondiale, 3 cortometraggi in prima mondiale, 5 lungometraggi in prima internazionale.

Il cinema italiano è presente, tra le tante opere, con la pellicola in concorso di Pupi Avati: Il papà di Giovanna, con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesca Neri, Ezio Greggio, Serena Grandi, BirdWatchers – La terra degli uomini rossi, una coproduzione italo-brasiliana diretta da Marco Bechis, con Claudio Santamaria, Alicélia Batista Cabreira, Chiara Caselli, Abrisio Da Silva Pedro, il nuovo film di Ferzan Özpetek, Un giorno perfetto, interpreatato da Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Stefania Sandrelli e Il seme della discordia di Pappi Corsicato, con Caterina Murino, Alessandro Gassman, Martina Stella, Michele Venitucci, Isabella Ferrari.

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