Cinema post-apocalittico: i migliori 10 film

Il post-apocalittico, per il cinema di serie B e non solo, è stato un filone molto prolifico che nel corso degli ultimi cinquant’anni ci ha regalato un inquietante, ma anche catartico carico di ansie da fine del mondo, dal contagio zombesco all’incubo nucleare, dalla natura iraconda al cannibalismo, insomma c’è n’è davvero per tutti i gusti e fobie. Dopo il salto abbiamo cercato, non senza difficoltà,  di stilare una classifica con quei film che secondo noi meglio rappresentano il filone.

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Rasputin, recensione in anteprima

Il 19 dicembre 1916 il misterioso mistico russo Grigorij Efimovic Rasputin (Francesco Cabras) esalava l’ultimo respiro in concomitanza con l’impero dei Romanov, la sua morte come la sua vita restano in parte avvolti nel mistero, tra leggenda e storia scopriremo l’evolversi dell’ultimo giorno di vita di questa controversa figura la cui influenza sui regnanti russi si vociferava fosse figlia di poteri occulti e manipolazione della mente e attraverso flashback ne ripercorreremo le tappe fondamentali dell’avanzata a corte.

Occultismo, carisma ed eccentricità divennero potenti armi di persuasione per lo Stregone-Demonio come veniva definito da chi più lo temeva, punti di forza che però rappresenteranno per Rasputin anche il suo tallone d’Achille, perchè se il suo potere a corte cresceva in maniera esponenziale in veste di consigliere di Nicola II ultimo Zar di Russia e sotto la protezione della Zarina Alessandra Feodorovna eternamente grata all’uomo per aver salvato la vita al figlio morente, le fila di nemici celati nell’ombra e pronti al complotto aumentava e ben presto il fato avrebbe fatto il suo inevitabile corso regalando un’altra leggendaria e controversa figura ai libri di storia ed occultismo.

Rasputin fu infatti vittima designata di un complotto che lo vide avvelenato con del cianuro, ma la sua resistenza al veleno richiese anche l’utilizzo di una pistola e le gelide acque del fiume Neva per porre definitivamente la parola fine sulla sua esistenza terrena. Leggenda vuole che una volta ripescato il corpo di Rasputin non rivelasse alcuna traccia di veleno e che in realtà Rasputin morì annegato visto che l’autopsia rivelò che al momento in cui fu gettato in acqua l’uomo era ancora in vita.

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Salt, recensione in anteprima

Un prologo ci mostra l’agente CIA Evelyn Salt (Angelina Jolie) imprigionata e torturata dai militari nord-coreani in cerca di informazioni, Salt non parlerà, ma al contrario di quel che prevede il protocollo, ogni agente è sacrificabile, il suo futuro marito, Mike Krause (August Diehl) un aracnologo tedesco si batterà per lei e alzerà un gran polverone affinchè la donna venga liberata.

Un paio di anni dopo Evelyn ha sposato Mike e sta per festeggiare il suo anniversario quando viene convocata per un interrogatorio che vede un ex-agente del KGB malato di cancro intenzionato a cambiare bandiera in cambio di informazioni. Le informazioni che l’agente mette sul piatto riguardano un imminente attentato al presidente russo in visita negli States da parte di un agente dormiente sovietico che si rivelerà essere proprio l’agente Salt.

I concitati minuti che seguiranno la sconcertante rivelazione vedranno l’agente russo uccidere un paio di uomini e fuggire dall’edificio, mentre Evelyn dopo qualche momento di smarrimento utilizzerà tutta la sua abilità per sfuggire alla sorveglianza e cercare il marito, convinta che l’uomo sia in pericolo di vita.

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B-cult, Equilibrium

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Oggi per i B-cult vi proponiamo Equilibrium di Kurt Wimmer, un gioiellino poco apprezzato dalla critica, ma che ha divertito molto gli spettatori e secondo noi troppo sottovalutato nel suo rivisitare in maniera intrigante classici cineletterari come Fahreneith 451 o 1984, dando alla messinscena un tocco hi-tech, che raggiunge il suo apice con il mix di arti marziali e coreografici scontri a fuoco che trasportano il rutilante cinema di John Woo nell’universo alternativo di Matrix.

In un cupo futuro post-atomico la società è stata ricostruita ad immagine e volontà di un misterioso dittatore conosciuto come Il Padre, una milizia controlla che l’intera popolazione rispetti le regole dettate dal capo supremo, assuma quotidianamente una droga che ne inibisca qualsiasi emozione e che ogni baluardo della cultura e della creatività del passato scampato alla catastrofe venga cancellato, affinchè il nuovo ordine possa regnare incontrastato, ma John preston (Christian Bale) uno dei membri della milizia, il più ligio alle regole si troverà a confrontarsi con emozioni sempre più ingestibili.

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Ho fatto un sogno, cortometraggio Vasco Rossi

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Oggi per lo spazio cortometraggi vi segnaliamo Ho fatto un sogno, interessante cortocircuito tra musica, cinema e fumetto realizzato in occasione dell’uscita in edicola di una raccolta dedicata al cantautore Vasco Rossi, a cui si aggiunge una graphic-novel distribuita nelle librerie.

Le influenze cinematografiche sulla trama del cortometraggio sono palesi, insomma certamente non nuova, anche se attualissima, l’idea di una società in cui le emozioni vanno represse e le idee, la cultura e la creatività sono considerati elementi sovversivi, vedi i classici Fahrenheit 451 di Truffaut o 1984 di Anderson, anche se possiamo trovare punti di riferimento anche nel più recente Equilibrium di Kurt Wimmer.

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Settimo comandamento: incubi dal futuro

Un’inquietante Genova di un cupo e orwelliano futuro, il diverso come virus da debellare, una donna uccisa, un colpevole che non pagherà e due poliziotti alla ricerca di un innocente già condannato.

Settimo comandamento, diretto da Marco Bertora, vive di suggestioni cinefile infinite, si ciba di cult che hanno, a partire dal nichilista Orwell 1984, creato un vero e proprio genere, che con Arancia meccanica, passando per i più recenti Equilibrium e V per vendetta descrivono un cupo futuro creato per pochi, in cui i molti soccombono alla legge del più forte.

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