L’ultima ruota del carro: la prima clip dal nuovo film di Giovanni Veronesi

Bisognerà attendere fino al 14 novembre per “L’ultima ruota del carro”, nuovo film dell’apprezzatissimo regista Giovanni Veronesi. Sarà peraltro proprio “L’ultima ruota del carro” ad inaugurare (fuori concorso) l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma che si terrà dall’8 al 17 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica nella Capitale.

Giovanni Veronesi

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Elio Germanio compie 33 anni

L’età di Cristo. E oggi, per sopravvivere nel mondo del cinema italiano, bisogna essere un pò ‘santi’. E anche un pò eroi. Elio Germano compie trentatré anni, e già da qualche tempo è uno dei più brillanti attori nostrani. Esportato con successo anche in Europa come prodotto tipico del nostro cinema, Germanio ha già all’attivo un’ottima filmografia. Merito di un talento cristallino, costruito passo dopo passo per essere sempre al top in ogni sua prestazione.

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Qualche Nuvola, recensione in anteprima

Opera prima di Saverio di Biagio, Qualche Nuvola racchiude la storia di due giovani, Diego e Cinzia, prossimi alle nozze: i ragazzi si conoscono da sempre, vivendo nello stesso quartiere, nello stesso palazzo, sullo stesso pianerottolo; se da una parte ci sono i sogni e le speranze di una vita da favola per Cinzia, Diego lascia che la fidanzata sia felice, ma infondo nemmeno lui sa se la scelta di sposarsi sia quella giusta, che renderà tutti felici e contenti.

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Diaz, recensione in anteprima

Centinaia di protestanti a Genova, nella notte del 21 luglio 2001, incrociano i loro destini con centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa: Diaz è il film che ne rappresenta i momenti che precedono l’assalto alla scuola da parte delle forze dell’ordine, un film doloroso per gli occhi e per l’orgoglio nel’accettare che un connazionale con indosso uno stemma della’Italia possa usare violenza e addirittura tortura sul prossimo indifeso, inerme, che si consegna spontaneamente alla giustizia.

Un massacro che si poteva evitare, ma soprattutto la storia di un massacro che non si poteva non raccontare.

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Magnifica Presenza, recensione in anteprima

Magnifica Presenza è il nuovo attesissimo film che segna il ritorno alla regia di Ferzan Opzetek: Pietro (Elio Germano) è un ventottenne siciliano che arriva nella capitale col grande sogno di fare l’attore: trova una casa tutta per sé, ma ben presto cominciano ad apparirgli presenze inquietanti; infatti, l’appartamento si rivela essere occupato da ospiti non previsti, misteriosi, eccentrici, elegantissimi, che pian piano iniziano a creare un legame profondo col giovane.

I coinquilini forzati, il rapporto con Maria (la sempre più brava Paola Minaccioni), la cugina di Pietro, l’aiuto prestato al travestito di notte, sono tutti segni della solitudine e della fragilità umana affrontata come valori da analizzare, vivere e comprendere fino in fondo.

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Diaz, a giugno le riprese del film di Daniele Vicari

A giugno cominceranno a Bucarest le riprese di Diaz – Non lavate questo sangue, il drammatico diretto da Daniele Vicari (che ha anche firmato la sceneggiatura con Laura Paolucci), prodotto dalla Fandango, che racconterà gli eventi accaduti durante il G8 di Genova alla Scuola Diaz tra il 21 e il 22 luglio del 2001.

I protagonisti del film, che costerà tra i 7 e i 10 milioni di dollari, saranno Elio Germano, che interpreterà il ruolo del giornalista Lorenzo Guadagnucci del Resto del Carlino, e Claudio Santamaria, che vestirà i panni di Michelangelo Fournier della Mobile di Roma, colui che fermò il massacro e al processo definì l’accaduto “macelleria messicana”. Nel cast fiugrano anche Pippo Delbono, Rolando Ravello, Alessandro Roja, Paolo Calabresi, Jennifer Ulrich e Monica Barladeanu.

Domenico Procacci spiega (fonte La Repubblica):

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David di Donatello 2011, vincitori: Noi credevamo trionfa con sette premi

Sono stati annunciati ieri sera, nel corso della cerimonia che si è tenuta al salone dei Corazzieri al Quirinale, i vincitori dei David di Donatello 2011: il miglior film dell’anno è stato giudicato Noi credevamo di Mario Martone che si è aggiudicato altri sei premi compreso quello per la migliore sceneggiatura.

Ha ottenuto consensi anche La nostra vita, che si è accaparrato, tra gli altri, i riconoscimenti per il miglior regista, Daniele Luchetti, e per il miglior attore, Elio Germano, Basilicata Coast to Coast che ha incoronato Rocco Papaleo miglior regista emergente e 20 Sigarette, vincitore del premio giovani. Tra gli attori hanno vinto i David, oltre a Germano, anche Paola Cortellesi, Giuseppe Battiston e Valentina Lodovini, rispettivamente migliore attrice protagonista, migliore attore non protagonista e migliore attrice non protagonista.

Prima di lasciarvi alla lista dei vincitori vi segnaliamo due stand in ovation, quello dedicato ad Ennio Morricone e quello dedicato ad Ettore Scola, premio alla carriera.

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Romanzo criminale, recensione

In un incipit ambientato negli anni ’60 facciamo la conoscenza di quattro ragazzini romani in fuga da un posto di blocco della polizia dopo il furto di un’auto, la fuga dei quattro soprannominati il Libano (Pierfrancesco Favino), il Freddo (Kim Rossi Stuart), Il Dandi (Claudio Santamaria) e il Grana però durerà ben poco perchè verranno raggiunti dalla polizia e dei tre il Grana avrà la peggio perdendo la vita a causa delle ferite riportate durante la fuga.

Anni dopo di quel quartetto ritroviamo Libano, Freddo e Dandi che riunita la banda decidono di tentare il colpo grosso con un sequestro di persona, per l’occasione vengono reclutate altre vecchie conoscenze del quartiere e l’ambiguo sicario Nero (Riccardo Scamarcio) simpatizzante di gruppi di estrema destra ed esperto di armi.

Il sequestro su cui sta indagando il commissario Scialoja (Stefano Accorsi) nonostante la morte dell’ostaggio va a buon fine, ma una volta che la banda si riunisce per spartirsi i proventi, Libano propone di creare una cassa comune e darsi allo spaccio di droga su larga scala puntando a conquistare il mercato di stupefacenti e l’intera rete di spacciatori della città, in mano ad alcuni boss locali tra cui il Terribile (Massimo Popolizio) che fiutato l’andazzo proverà anche a farli arrestare.

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Biutiful, recensione in anteprima

Uxbal (Javier Bardem) ha due figli da tirare su e che gli sono stati affidati dopo che la moglie Marambra da cui è separato ha subito un crollo nervoso che non gli permette di accudirli, ma i problemi dell’uomo non finiscono certo qui visto che un cancro inoperabile gli sta lentamente divorando la vita, ma Uxbal è un padre devoto che non intende lasciare i figli in balia del destino.

Uxbal vive una doppia vita, quella di padre e quella sommersa che lo porta a contatto con il sottobosco della manodopera clandestina delle comunità di immigrati cinesi e africani che popolano i ghetti di una Barcellona nascosta, crepuscolare che vive e muore ad ogni tramonto.

Seguiremo l’evoluzione della malattia di Uxbal e il suo peregrinare tra angusti vicoli, scantinati e appartamenti dove i clandestini vivono stipati a decine, scopriremo l’altro volto di un padre che mentre pensa al futuro dei suoi figli si sporca le mani consapevole di dover un giorno pagarne il prezzo, ma la famiglia è tutto e Uxbal ha quasi esaurito il tempo.

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European Film Awards 2010, nominati: guida L’uomo nell’ombra; Paolo Virzì, Elio Germano, Pasquale Catalano e Paola Bizzarri candidati

Sono state rese note le nomination degli European Film Awards 2010 in programma a Tallin (Estonia) il 4 dicembre 2010, assegnati dai 2300 membri dell’European Film Academy.

A comandare la speciale classifica dei candidati c’è L’uomo nell’ombra con sette nomination, davanti a Lebanon fermo a quota cinque. A rappresentare l’Italia, Paolo Virzì possibile migliore regista per La prima cosa bella, Elio Germano possibile miglior attore per La nostra vita, Pasquale Catalano per la colonna sonora di Mine Vaganti, Paola Bizzarri nella categoria European Production Designer di Io, Don Giovanni.

Dopo il salto potete leggere la lista completa dei nominati.

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Oscar 2011, Biutiful di Inarritu è il candidato messicano

Torniamo a parlare degli Oscar 2011 e della corsa alle nomination per il miglior film straniero, stavolta è il Messico a comunicare ufficialmente il suo candidato all’ambita cinquina.

La scelta è caduta sull’intenso Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu, pellicola che racconta attraverso il confronto tra due amici d’infanzia, ora su barricate opposte la piaga del traffico di esseri umani.

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