Hellraiser 3D, aggiornamenti sul remake

In questi giorni vi aveevamo proposto alcuni intriganti artwork legati al remake in 3D del classico di Clive Barker Hellraiser, franchise che proprio questo mese vedrà l’uscita dell’ennesimo mediocre direct-to-video, Hellraiser: Revelations che ha già provveduto a mandare su tutte le furie lo scrittore britannico. Movieweb ci rinfresca la memoria sul progetto remake che sembra, artwork a parte non dare segni di vita da un po’ troppo tempo, riportando alcune dichiarazioni dello sceneggiatore Todd Farmer che insieme al regista Patrick Lussier sta lavorando al progetto e che ci spiega il perchè di questo silenzio.

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10 giustizieri al cinema

Lo scorso 8 aprile è approdato nelle sale italiane l’action Drive Angry 3D di Patrick Lussier che proponeva un Nicolas Cage in salsa vendicativo giustiziere sovrannaturale fuggito dagli inferi e oggi rimanendo in tema, vi proponiamo una classifica ad hoc con dieci pellicole e altrettanti privati e moderni giustizieri che ripercorrono le gesta del controverso personaggio interpretato da Charles Bronson negli anni ’70-’80 in una prolifica serie di pellicole nate dal classico del 1974 Il giustiziere della notte.

Prima di lasciarvi alla classifica qualche precisazione, tranne Il giustiziere della notte,  rappresentante onorario del genere revenge, tutti i film sono stati selezionati tra pellicole piuttosto recenti, da notare la presenza di Mel Gibson con due titoli a cui aggiungiamo una menzione speciale anche per l’action Interceptor.

Tre le versioni al femminile tra cui un primo posto per la memorabile Uma Thurman di Kill Bill e la presenza di I spit on your grave, remake del controverso Non violentate Jennifer, rappresentante insieme a Il buio nell’anima di Neal Jordan del filone rape and revenge, menzioni d’onore per mancanza di spazio anche ai thriller Io vi troverò con Liam Neeson e Giustizia privata con Gerard Butler e infine vi segnaliamo che il sottovalutato e sorprendente Death Sentence con Kevin Bacon è tratto come Il giustiziere della notte da un racconto dello scrittore Brian Garfield.

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Box Office 8-10 aprile 2011: The Next Three Days primo in Italia, Hop ancora in testa negli USA

La situazione italiana. L’estate è arrivata in anticipo e, nonostante l’emorragia sia calata rispetto a sette giorni fa, i botteghini continuano a piangere (le media dei primi dieci film vanno da 578€ ai 2.115€, risultati non certo eccezionali). A vincere la sfida del box office italiano questa settimana è nettamente The Next Three Days con 991mila euro (miglior media per sala). Sul podio salgono altre due novità, C’è chi dice no, secondo con 549mila euro, e Drive Angry 3D, terzo con 381mila euro. Il leader di settimana scorsa Nessuno mi può giudicare scende in quarta posizione con 376mila euro (7,15 milioni totali) e precede Mia moglie per finta, quinto con 298mila euro (1 milione totale). Gli altri: Lo stravagante mondo di Greenberg incassa 66mila euro, Goodbye Mama 65mila, Offside 21mila euro, A Sud di New York 13mila euro, Fughe e approdi 2milasecento euro; bene Rasputin che, distribuito in sole due sale, ha ottenuto oltre novemilaseicento euro.

La situazione americana. Per la seconda settimana consecutiva Hop conquista la vetta dei box office a stelle e strisce con 21,69 milioni di dollari (6mila dollari di media, 68,15 milioni di dollari totali). A seguire quattro novità intervallate al quinto posto da Insidious (9,74 milioni di dollari questo weekend e 27 milioni totali): la seconda posizione è conquistata da Arturo che, nonostante sia al di sotto delle aspettative raggranella 12,6 milioni di dollari; bene Hanna in terza posizione con 12,32 milioni (e media superiore ai 4.800$); la quarta piazza è occupata da Soul Surfer che incassa 11,1 milioni di dollari grazie alla seconda media per sala (5.014$); Your Highness è sesto con 9,52 milioni di dollari.

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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Dal 08 aprile al cinema: C’è chi dice no, Drive Angry 3D, Fughe e approdi, Goodbye Mama, Ju tarramutu, The Next Three Days, Offside, Rasputin, Lo stravagante mondo di Greenberg, A Sud di New York

Questa settimana il cinema viene invaso da novità, ben dieci. A contendersi la vittoria al box office dovrebbero essere la commedia italiana C’è chi dice no e il thriller The Next Three Days, se non altro per il numero di copie distribuite (318 il primo, 485 il secondo). Il terzo incomodo potrebbe essere l’action movie con Nicolas Cage Drive Angry.

Tra gli altri film si segnalano ben due documentari italiani, Ju tarramutu e Fughe e approdi, la commedia con Ben Stiller Lo stravagante mondo di Greenberg, il thriller Rasputin, il giovanlistico A sud di New York, il tanto chiacchierato Goodbye Mama di Michelle Bonev e l’iraninaon Offside.

Dopo il salto, come di consueto trovate le sinossi, i cast, i poster e i link alle recensioni dei nuovi film che troverete in sala da oggi.

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Drive Angry 3D, la colonna sonora

L’8 aprile approda nelle sale italiane Drive Angry, action-sovrannaturale a tinte horror che racconta della fuga dagli inferi di un uomo in cerca di vendetta (Nicolas Cage) che ha visto la figlia uccisa dal leader di una setta di satanisti e la nipotina prossimo sacrificio umano che avrà lo scopo di portare l’inferno in terra.

Oggi vi proponiamo la colonna sonora del film che il regista Patrick Lussier (San Valentino di sangue 3D) ha affidato al compositore Michael Wandmacher che ha già curato gli score di Lord of war e del sequel Punisher: War Zone.

Dopo il salto trovate track-list completa con le 30 tracce della compilation con alcuni link per l’ascolto e a seguire tre clip musicali dedicati alla pellicola, mentre se volete leggere la nostra recensione in anteprima cliccate QUI.

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Drive Angry, recensione in anteprima

John Milton (Nicolas Cage) è un’anima dannata fuggita dall’inferno e in cerca di vendetta, il suo  obiettivo tornato sulla terra è rintracciare Jonah King (Billy Burke) lo psicopatico leader di una setta dedita al satanismo per corrispondenza che non solo gli ha ucciso la figlia, ma ha intenzione di sacrificare la sua nipotina ancora neonata in un rito per portare nientemeno che l’inferno in Terra e guadagnare così l’immortalità per lui e tutti i suoi debosciati adepti.

Milton non  ha molto tempo perchè sulle sue tracce c’è l’infallibile Contabile (William Fichtner), cacciatore di taglie inviato dagli inferi per riportare l’evaso indietro a scontare la sua pena eterna, così Milton per portare a termine la sua ultima missione chiederà il supporto di Piper (Amber Heard) sensuale cameriera che picchia come un camionista e di Webster (David Morse), un suo vecchio amico meccanico che in nome dei bei tempi andati, nonostante la sorpresa nel veder l’amico resuscitato, accetterà di fare la sua parte.

Così tra scazzottate, inseguimenti, sparatorie e incontri ravvicinati dell’ultimo tipo Milton riuscirà a rintracciare King, che come una sorta di Charles Manson versione nomade si aggira per gli States a bordo di un camper in attesa di una propizia notte di luna piena in cui mettere in atto l’efferato rito di sangue.

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The Ward-Il reparto, recensione in anteprima

Oregon 1966, Kristen (Amber Heard) è una giovane ragazza che rinvenuta sotto shock di fronte ad una fattoria in fiamme viene in seguito internata in uno dei reparti psichiatrici di massima sicurezza dell’istituto North Bend, dove la ragazza si ritrova così imbottita di sedativi e priva di alcun ricordo riguardo ciò che l’ha condotta in quel luogo.

Nel reparto Kristen conosce altre quattro pazienti Emily (Mamie Gummer), Iris (Lindsy Fonseca), Sarah (Danielle Panabaker) e Zoey (Laura Leigh) sue coetanee tutte con il loro personale e traumatico vissuto e con diversi disturbi della personalità e naturalmente il personale in servizio nel reparto, un’infermiera severa ed inflessibile e un infermiere decisamente ambiguo.

Il tempo all’interno del reparto trascorre sonnolento sotto l’effetto dei farmaci tra terapie di gruppo con lo psichiatra di turno, la sala comune con la tv e qualche parola scambiata con le altre pazienti in cerca di qualche barlume di memoria, tutto sembra scorrere nella routine almeno sino a quando sull’istituto non cala la notte.

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Box Office 25-27 febbraio 2011: Manuale d’amore 3 primo in Italia, Gnomeo e Giulietta negli USA

La situazione italiana. Nell’ultimo weekend di febbraio Manuale d’amore 3 esordisce in testa agli incassi del boxe office con 2,9 milioni di euro: la cifra, nonostante sia alta, non è proprio esaltante, vista la massiccia copertura mediatica riservata al film (con tanto di partecipazione a Sanremo di Monica Bellucci e Robert De Niro) e dato il numeri di sale in cui è uscito. Rispetto al secondo capitolo, il film ha incassato la metà e la media per sala (4.400 €) fa pensare che difficilmente riuscirà a raggiungere i 19 milioni di euro del suo predecessore. Alle spalle della commedia italiana si collocano: Il Cigno Nero, secondo con 991mila euro (2,6 milioni totali), Amore e altri rimedi, terzo con 800mila euro (2,55 milioni totali), Il grinta, quarto con 703mila euro (2,17 milioni totali) e Femmine contro maschi, quinto con 655mila euro (10,87 milioni totali). Le altre novità: esordisce al sesto posto, con 643mila euro Unknown – Senza Identità; 127 Ore è ottavo con 320mila euro; Shelter – Identità paranormali è tredicesimo con 186mila euro; Ladri di cadaveri è quattordicesimo con 101mila euro. Altro: Il discorso del re, fresco trionfatore agli Oscar 2011, con i 483mila euro incassati supera quota 5 milioni totali.

La situazione americana. Nel weekend degli Oscar, va in testa alla classifica nientemeno che Gnomeo e Giulietta: il film d’animazione della Disney si porta a casa 14,2 milioni al terzo weekend (75,1 milioni di dollari totali) e batte tutte le nuove uscite. A seguire troviamo Libera Uscita (Hall Pass), malamente secondo (visto il cast che ha a disposizione) con 13,4 milioni di dollari (costato 35 milioni di dollari), Unknown – Senza Identità, terzo con 12,4 milioni di dollari (42,8 milioni totali e ne è costato 30), Mia moglie per finta, quarto con 11,1 milioni di dollari (79,35 milioni totali) e Sono il numero quattro, quinto con 11 milioni (37,74 totali). Altro: Il discorso del re, settimo con 7,6 milioni di dollari tocca quota 114,5 milioni; Drive Angry 3D floppa esordendo in nona posizione con soli 5,1 milioni di dollari; Il cigno nero racimola 1,35 milioni e porta il suo totale a 103,5 in patria (225 in tutto il mondo ed è costato solo 15 milioni); Il grinta con 1,9 milioni arriva a quota 167,1 milioni totali in patria (214 in tutto il mondo).

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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