Resident Evil: Retribution ha fatto il suo debutto nei cinema italiani e dopo cinque capitoli ci sembra giusto guardarci un attimo indietro e dare un’occhiata a tutto quello che le trasposizioni da videogames ci hanno regalato sino ad oara, nel lasso di tempo che ci separa dai primordi di Street Fighter – Sfida finale passando per la Lara Croft di Angelina Jolie sino al recente e sottovalutato Prince of Persia.
Doom
Da John Carter a La guerra dei mondi: 10 film con il pianeta Marte
Lo scorso 7 marzo è approdato nei cinema l’avventura fantascientifica targata Disney John Carter, un racconto epico ambientato sul pianeta Marte, nel film chiamato Barsoom, in cui un ex-soldato della guerra di secessione americana si ritrova catapultato su un desertico Pianeta rosso, la cui l’atmosfera gli donerà poteri speciali che sfrutterà per lottare fianco a fianco di una tribù aliena e che lo vedrà anche innamorarsi di una bellissima principessa marziana, promessa in sposa al villain di turno. Il film, tratto dal primo volume di una serie di romanzi dello scrittore Edgar Rice Burroughs, è solo una delle molte pellicole che hanno usato il pianeta Marte come location o come terra natia di spietati alieni invasori. Dopo il salto trovate la nostra personale classifica che include 10 film in cui il pianeta Marte è protagonista non solo in veste di location.
Analisi Finale, recensione
Il fascinoso psichiatra freudiano Isaac Barr (Richard Gere) ha in analisi la splendida e tormentata Diana Baylor (Uma Thurman) che non riesce a metabolizzare alcuni terrificanti ricordi d’infanzia che riguardano un padre alcolizzato e la sua morte durante un incendio, considerato dalle autorità una tragica fatalità per cui la donna non è mai stata accusata.
A metter pepe nelle sedute di Diana arriva l’altrettanto affascinante sorella di Diana Heather (Kim Basinger), che inizia un gioco di seduzione con lo psichiatra con la scusa di voler approfondire le motivazioni delle sedute a cui regolarmente partecipa la sorella.
Heather che aveva lamentato con Barr alcuni vuoti di memoria dovuti all’uso di alcol viene accusata in seguito di aver ucciso il marito, un uomo moralmente ambiguo e molto violento, sarà Baar a far scagionare la donna dalle accuse accorgendosi però troppo tardi che è stato oggetto di una complessa macchinazione ordita dalle due sorelle/pazienti.
Dredd, nuove immagini dal set
Grazie a Collider oggi diamo un’occhiata ai set del nuovo cinecomic Dredd, secondo adattamento per il grande schermo dell’omonimo fumetto creato da John Wagner e Carlos Ezquerra, già portato sullo schermo nel 1995 da Danny Cannon e impersonato all’epoca da Sylvester Stallone.
Il nuovo Judge Dredd sarà diretto da Peter Travis (Prospettive di un delitto) e avrà le fattezze di Karl Urban (Doom), l’idea è di restare fedeli al fumetto originale dando alla storia un taglio noir seguendo il nostro poliziotto-giustiziere intento ad applicare la legge nella iperviolenta Mega City One.
Dopo il salto una galleria fotografica con foto scattate sul set della pellicola che ricordiamo verrà rilasciata nel 2012 in formato 3D.
Street Fighter: La leggenda, recensione in anteprima
Chun-Li (Kristin Kreuk) cresciuta in una famiglia agiata e iniziata alle arti marziali dal padre Xiang (Edmund Chen), una notte assiste all’aggressione e al rapimento del genitore ad opera del losco uomo d’affari e criminale Bison (Neal McDonough), da quella notte il padre di Chun-li sparirà e la ragazza crescerà con la madre, che ben presto morirà per una malattia incurabile lasciando Chun-Li sola al mondo.
Chun-Li è una ragazza cresciuta con nobili valori che non sopporta ingiustizie e soprusi, un giorno riceve un’antica pergamena che la porterà in Thailandia dove conoscerà Gen (Robin Shou), colui che diventerà il suo maestro e la inizierà ai segreti dell’Ordine della ragnatela e agli incredibili poteri del Wushu.
Chun-Li verrà addestrata per contrastare l’organizzazione criminale nota come Shandaloo capeggiata proprio da Bison e dal suo braccio destro Balrog (Michael Clarke Duncan), sulle tracce del nuovo boss di Bangkok c’è anche l’agente dell’Interpol Charlie Nash (Chris Klein) e la sua bella partner, la detective della omicidi Maya Sunee (Moon Bloodgood).
Ben Affleck e Rachel Weisz nel nuovo film di Malick, Jason Flemyng in X-Men: First class, Karl Urban sarà Judge Dredd, Sam Worthington in Commando?
Eccoci pronti ad aggiornarvi con qualche casting news dopo il week-end di Ferragosto, iniziamo con una new-entry ed una sostituzione per il nuovo e misterioso progetto di Terrence Malick, il cui ultimo film The tree of life è ancora in attesa di una data d’uscita. Sembra che Christian Bale designato ad inizio anno come protagonista sarà sostituito da Ben Affleck e nel cast è entrata anche la bella Rachel Weisz.
Ed ora occupiamoci del nuovo X-Men: First Class previsto per giugno 2011, tra i nuovi reclutati figura l’attore inglese Jason Flemyng già visto in Kick-Ass che vestirà i panni del mutante Azazel, padre di Nightcrawler e capace di teletrasportarsi tra le dimensioni.
Film tratti da videogame, il meglio e il peggio
Compilare classifiche non è mai semplice, ma visto che abbiamo da poco esplorato il mondo dei cinefumetti con le sue luci ed ombre, ci sembrava opportuno dare un’occhiatina anche al mondo dei videogame, che al contrario di quello dei fumetti che vive di vita propria, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il grande schermo avvicinandosi sempre più ad una rappresentazione ideale di quest’ultimo con immersivi filmati di intermezzo, trame e cut squisitamente cinematografici.
Se nei primi anni la limitata tecnologia permetteva ai programmatori di ispirarsi più a cartoon e fumetti per divertire i fan dell’intrattenimento elettronico, Popeye, Pac- Man e Donkey Kong tanto per citarne alcuni, permettevano ai giocatori di gratificarsi evitando trabocchetti e superando indenni decine di quadri in un crescendo di difficoltà e frenesia, in seguito con l’avvento dei computer casalinghi arrivano le prime avventure videoludiche di un certo spessore, prima solo testuali e in seguito colossi come la LucasArts creano dei veri classici come Monkey Island o Maniac Mansion aggiungendo vagonate di humour e grafica fumettosa, e dando alla storia e ai personaggi l’ideale connotazione di romanzo/fumetto interattivo creando gli amatissimi adventure punta e clicca.
Cinema & Videogames: cosa ci riserva il futuro?
Il mondo dei videogiochi è l’ultima frontiera battuta dal cinema di Hollywood, dopo il saccheggio del cartaceo mondo dei fumetti è ora di cannibalizzare il mondo dei videogames, cosa alquanto facilitata dalla fattura prettamente cinematografica di personaggi e trame dei titoli più giocati del momento. Gli esordi sono alquanto problematici e ricchi di scult, come il confusionario Street Fighter con Van Damme ed il pessimo Super Mario Bros con Bob Hoskins nei panni del baffuto idraulico salterino.
Il meglio ed il peggio:
Resident evil-la trilogia: ottima trasposizione con una volitiva e sexy Milla Jovovich, consigliato.
Doom: un pò scontato, ma godibile con un carismatico The rock.
Silent hill: una buona trasposizione, a tratti veramente inquietante come il videogame omonimo.
Fanta-horror: terrore dallo spazio profondo
Per fanta-horror si intende convenzionalmente un film horror con una dimensione fortemente fantastica, non ancorata alla realtà, dove il fantasy o la fantascienza ne contaminino la veste originale, nel caso di questo articolo vorrei porre l’accento su quando la fantascienza classica si nutre dell’horror ibridandosi in maniera piacevolmente terrificante ed ansiogena.
Il primo titolo che viene in mente quando si descrive questo mix di generi è sicuramente Alien (1979), non si può non usare come punto di riferimento il capolavoro di Ridley Scott che con il suo alieno contaminante e mostruoso che utilizza corpi umani per depositare i propri zannuti cuccioli alieni, ha generato l’incubo fanta-horror per eccellenza.
Film e videogiochi: un tentativo di top five
Parlando di trasposizioni dalla ram alla celluloide, si rischia sempre di perdere di vista l’obiettivo. Il concetto è molto semplice: per quanto ci si trovi in entrambi i casi di fronte a uno schermo, si tratta comunque di due forme di intrattenimento molto diverse, sia come tipologia intrinseca, sia, di conseguenza, come grado di partecipazione.
Per questo lo sforzo di chi traspone a mio avviso è massimo, in quanto non si tratta semplicemente di cogliere elementi essenziali da un contesto, e spostarli linearmente in un altro. In questo caso il più delle volte infatti è impossibile; si tratta invece di riuscire a comprendere i tratti caratteristici e di costruire da zero qualcosa di nuovo che riesca in qualche modo ad aggiungere qualcosa.
Questo è un aspetto della questione. L’altro riguarda la scarsità di materiale che abbiamo a disposizione per la valutazione: troppo poco, considerato che fare una classifica richiede almeno un certo numero di elementi tra cui scegliere.