Mutant Chronicles: cronache dell’Apocalisse

In un cupo e apocalittico futuro alternativo la Terra è ormai una landa desolata devastata da guerre, carestie ed epidemie, e se questo non bastasse a minacciare il pianeta ci si mette anche una forza al servizio del male, la temibile Legione oscura, che vuole completare l’opera e distruggere completamente il pianeta. L’unica speranza e baluardo di salvezza per il pianeta è La Fratellanza, una sorta di chiesa universale che dovrà contrastare l’avanzare della legione oscura e difendere l’umanità da fine certa.

All’origine del film Mutant Chronicles c’è un gioco di ruolo a sfondo tecno-fantasy datato 1993 con uno stuolo impressionante di fans, poi lo sfruttamento del franchise con romanzi, giochi di carte collezionabili, videogames, fumetti, espansioni del gioco originale e un miniature games che però non ha avuta gran fortuna.

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2Fast 2Furious: recensione

Brian o’conner (Paul Walker) si è giocato il distintivo, l’aiuto dato all’amico DominicToretto (Vin Diesel) gli è costato caro, e mentre Dom è oltreconfine lui si ritrova a cercare un lavoro utilizzando quello che sa fare meglio, guidare. la ghiotta occasione si presenta con Carter Verone (Cole Hauser)  un boss in cerca di piloti per un’operazione molto particolare e ad alto rischio.

Verone vuole i migliori, così Brian per poter partecipare alla gara indetta da Verone per scegliere i suoi piloti chiede aiuto ad un suo vecchio amico d’infanzia Roman Pearce (Tyrese Gibson), durante l’incontro tra i due riemergono vecchie ruggini, ma alla fine Roman accetta di collaborare e i due partecipano alla selezione vincendo e facendosi notare dal boss e dalla sua sensuale partner Monica Fuentes (Eva Mendes)

Naturalmente Brian non ha realmente perso il distintivo, ma è nuovamente sotto copertura, e Monica, la donna del boss è in realtà un’altra infiltrata che da mesi tiene d’occhio molto da vicino le operazioni di Vertone, così i due poliziotti, con l’aiuto di Roman dovranno riuscire a rimanere in incognito, accontentare il boss per poi alla fine sgominarne l’organizzazione ed arrestarlo.

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Raja Gosnell: mamma ho preso un Chihuahua!

Raja Gosnell nasce a Los Angeles, California, il 9 dicembre 1958, esperto di montaggio, campo in cui si distingue diventando indispensabile per registi del calibro di Robert Altman e Chris Columbus, per quest’ultimo ha montato i due episodi della serie Mamma ho perso l’aereo e il divertente Mrs. Doubtfire.

Nel suo curriculum, qualche lavoro come operatore di seconda unità e aiuto regista (Vengeance of a soldier-1987), molto montaggio, sua preminente attività (Pretty woman, D.O.A.), e alcuni film per la tv, fino all’esordio nella regia nel 1997 con il terzo episodio della serie Mamma ho perso l’Aereo, orfana dell’ormai troppo cresciuto Macaulay Culkin, Mamma ho preso il morbillo.

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