Il peggior Natale della mia vita, recensione

Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi) sono finalmente convolati a nozze, lei è in attesa di un bambino che dovrebbe nascere dopo le festività natalizie che la coppia trascorrerà nella lussuosa residenza montana di Alberto Caccia (Diego Abatantuono), il capo del papà di Margherita, che vive in un vero e proprio castello immerso in un suggestivo paesaggio innevato. L’arrivo nel lussuoso maniero di Paolo equivarrà ad un devastante terremoto che includerà allagamenti, incendi e… la dipartita del padrone di casa.

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Buona giornata, recensione

Cronaca, da nord a sud, di una tipica giornata italiana:

Ascanio Gaetani Cavallini (Christian De Sica) è un truce principe romano caduto in disgrazia che per sbarcare il lunario noleggia l’antico palazzo di famiglia come location per fiction tv. Nonostante una minaccia di esproprio da parte del fisco che pende sulla sua unica proprietà, il nobile decaduto e decadente continua a vivere un quotidiano fatto di becere letture gossip, vernissage di sanitari e nottate insonni trascorse  per locali all’insegna dello scrocco.

Luigi Pinardi (Vincenzo Salemme) è un facoltoso notaio napoletano che decide di dare una scossa al suo monotono tran tran quotidiano trascorso tra interminabili dicussioni con la sua logorroica e petulante consorte e il lavoro a studio. Purtroppo per lui proprio quando deciderà di approfittare dell’assenza della moglie per trasgredire con la splendida escort russa Svetlana, verrà beccato come si suol dire con le mani nella mermellata e nell’imbarazzo della situazione racconterà alla moglie che la sensuale ragazza in minigonna che tiene seduta in grembo, in realtà è la figlia di cui ignorava l’esistenza e finalmente ritrovata.

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Ti stimo fratello, recensione

Giovanni (Giovanni Vernia), figlio di un maresciallo della finanza, è un neo-laureato in ingegneria elettronica che si trasferisce a Milano in cerca di un lavoro. Giunto in città si troverà di fronte ad una sequela interminabile di infruttuosi colloqui fino a che, costretto per sbarcare il lunario a lavorare come tecnico/riparatore di fotocopiatrici, non verrà assunto come creativo in un’agenzia pubblicitaria. Giovanni trovato un appartamento ed una fidanzata, che è anche la figlia del suo capo, vedrà il suo tran tran quotidiano sconvolto dall’arrivo del fratello gemello Jonny (Giovanni Vernia), giunto a Milano per sostenere un esame per entrare nel corpo della Guardia di finanza. Considerato da sempre la pecora nera della famiglia Jonny, che ha ha la mentalità di un adolescente e vive solo per il ballo e la discoteca, diventerà invece uno degli animatori più famosi e richiesti di Milano, conquistando anche la bella cassiera Alice (Susy Laude), che ingannata dalla somiglianza e da qualche omissione penserà che Jonny e Giovanni siano in realtà la stessa persona…

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E’ morto Angelo Infanti

E’ morto ieri in un ospedale di Tivoli Angelo Infanti, l’attore settantunenne, ricoverato dopo un malore nella giornata di sabato è deceduto a causa di un arresto cardiaco. Il volto di Infanti è indissolubilmente legato al personaggio di Manuel Fantoni che l’attore interpretò in Borotalco, uno dei grandi successi di Carlo Verdone.

Nonostante la sua notorietà presso il grande pubblico sia legata a due film di Verdone, il già citato Borotalco, ma anche all’esordio di Verdone su grande schermo Bianco, Rosso e Verdone, Infanti ha una corposa filmografia alle spalle che lo vede apprezzato interprete per molte pellicole internazionali e tanto cinema di genere.

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Happy Family, recensione

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Lo scrittore, anzi autore, Ezio (Fabio De Luigi) si barcamena tra un’ispirazione altalenante, una relazione appena terminata e una realtà che spesso si confonde con la fantasia partorendo vividi ricordi mai vissuti, ma solo immaginati. Nasce così un nuovo racconto che lo vede ritrovarsi voce narrante e ospite nel bel mezzo di una cena tra due famiglie i cui rispettivi figli, appena sedicenni, hanno deciso di sposarsi.

Per Ezio il suo parto di fantasia subirà numerosi stop creativi, ma di certo troverà l’amore in una bella e complessata pianista di musica classica, assisterà al lento, ma inesorabile disfacimento fisico di una madre ottantenne e di suo figlio, lei affetta da Alzhaimer, lui da un cancro, a cui si aggiungono un paio di mogli insoddisfatte, un marito che non vuole crescere, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi.

Durante i voli pindarici di Ezio i suoi personaggi si riveleranno invadenti, insoddisfatti, logorroici, faranno richieste e si ribelleranno ad alcune scelte creative, come un finale troppo frettoloso, ma alla fine tutti saranno accontentati almeno in parte, i loro personaggi troveranno un epilogo, se non definitivo almeno in evoluzione, ed Ezio finalmente esausto proverà a tornare alla realtà in cerca di un contatto umano e reale, di cui ora, dopo tanta rumorosa solitudine, sente davvero il bisogno.

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I bruttissimi, Bagnomaria

Bagnomaria []Oggi per I bruttissimi ci occupiamo di Bagnomaria, esordio sul grande schermo di Giorgio Panariello, uno di quei talenti televisivi che decide di traslocare in toto le proprie  macchiette da tubo catodico, alcune delle quali nel giusto ambito davvero divertenti, sul grande schermo, nella veste dell’one man show ad episodi, terreno irto di ostacoli ed insidioso se non si hanno personaggi dotati di un minimo di personalità ed una sceneggiatura perlomeno funzionale, che dovrebbe in questo caso amalgamare in maniera credibile, elementi da monologo/sketch televisivo  ben poco relaistici e oltremodo caricaturali.

Nonostante Panariello sia stato supportato in fase di scrittura da Leo Benvenuti (Don Camillo e l’onorevole Peppone) e Piero De Bernardi (Questi fantasmi, Fantozzi) tende a strafare e invece di mettersi nelle mani di qualche veterano si cimenta anche nella regia, mettendo in scena una sequela di scenette costellate da gag viste e straviste, con personaggi tanto funzionali in tv, che sul grande schermo diventano quasi grotteschi.

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B-cult, Attila flagello di Dio

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Oggi per i B-cult ripeschiamo un trashone d’annata, Attila flagello di Dio con un Diego Abatantuono al top della forma che ammiccando e parodiando all’estremo le atmosfere del cult di Monicelli L’armata Brancaleone, e grazie ad una fumettosa ambientazione pseudo-storica alla Ercole contro Moloch, si trasforma in una sorta di Asterix all’amatriciana davvero spassoso.

La forza di questa pellicola oltre alla verve del protagonista, sono una coppia di registi e sceneggiatori,Castellano e Pipolo, che utilizzano tutta la loro esperienza per sfruttare al meglio cast e i pochi mezzi a disposizione, e utilizzando costumi e location alla maniera di scult del calibro di Quando le donne avevano la coda di Pasquale Festa Campanile.

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I bruttissimi, Il macellaio

ilmabcellaio []Lo so, potremmo anche evitare di tirar fuori dall’oblio questa escursione psico-pecoreccia firmata da Aurelio Grimaldi e recitata, si fa per dire da Alba Parietti, ma la tentazione è troppa e il Bruttissimo chiede udienza.

La Parietti, oggi opinionista da talk show, dopo aver intrapreso la carriera di conduttrice-cantante-modella tenta l’ennesima carta lanciandosi in un’improvvida prova d’attrice.

Torniamo alle origini di questo Bruttissimo da Razzie Awards, il regista e sceneggiatore Aurelio Grimaldi dopo lo script dell’ottimo Mery per sempre e la regia de Le buttane, decide di reclutare Alba Parietti per un erotico all’italiana di quelli che lasciano il segno nel senso peggiore del termine.

Ne Il macellaio, la sensuale Alina donna brillante e dalla vita agiata, oltremodo  trascurata da un marito direttore d’orchestra sempre in viaggio, si trastullerà in giochi erotici a base di spezzatino e quarti di bue con un macellaio erotomane all’insegna del macinato d’autore.

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I bruttissimi, 2061-Un anno eccezionale

2061-un-anno-eccezionale []Abbiamo ripescato in questi giorni un film dalla tavagliata distribuzione e dalla sorprendente sfortuna ai botteghini, parliamo di soprendente perchè i fratelli Vanzina difficilmente prendono granchi, almeno a livello commerciale.

Si tratta di 2061-Un anno eccezionale, praticamente  L’armata Brancaleone rivista e aggiornata, solo il toccare un classico del genere fa venire la pelle d’oca, se poi a farlo sono i re del cinepanettone ecco che la l’operazione diventa discutibile e questo reboot all’amatriciana scala prepotentemente la nostra classifica dei Bruttissimi guadagnandosi il podio d’onore.

In un futuro da disaster-movie alquanto posticcio tra echi alla Mad Max e suggestioni monicelliane, un gruppo di rivoluzionari e patrioti si muove lungo uno stivale diviso da regionalismi e politica, inseguendo l’utopia di un’ideale riunificazione di mazziniana memoria.

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Mediterraneo, recensione

a70-12483Giugno del 1941, un sparuto gruppo di miltari italiani viene sbarcato su una piccola isola dell’Egeo, con il compito di occupare e presidiare il piccolo atollo, a capo del plotone italiano il tenente Montini (Claudio Bigagli) insegnante di latino e greco, nel gruppo di arruolati per forza anche il disertore Corrado Noventa (Claudio Bisio) e il sergente Lorusso (Diego Abatantuono), l’unico che sembra prendere sul serio la missione.

l’isola, all’apparenza deserta, si rivelerà dopo qualche giorno abitata solamente da donne, vecchi e bambini, tutti gli uomini sono impegnati al fronte e il gruppo di soldati si amalgamerà molto bene con i locali, cosi nasceranno amori e amicizie, tutto in una surreale e idilliaca atmosfera che farà dimenticare per molto tempo ai soldati le paure e le ansie della guerra.

Solo l’arrivo di un aereo pilotato dall’italiano Carmelo La Rosa (Antonio Catania) riporterà i soldati a contatto con la realtà, Carmelo comunica che è piu di un anno che l’alleanza anglo- americana ha firmato un armistizio con l’Italia e che particamente sono tre anni che Montini e compagni sono stati dimenticati sull’isola.

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Recensione: Gli amici del bar Margherita

Bologna 1954, il giovane diciottenne Taddeo (Pierpaolo Zizzi) ha un sogno, poter frequentare il mitico bar Margherita, luogo di ritrovo di molti personaggi strambi e fascinosi, che il ragazzo osserva quotidianamente, nel suo colorato e movimentato viavai, visto che il bar è proprio sotto casa sua.

Con un ingegnoso strategemma Taddeo riesce a diventare l’autista personale di Al (Diego Abatantuono), uno dei personaggi più carsimtici  e al contempo misteriosi di tutto il quartiere, così da avere finalmente accesso con lui al famigerato locale e conoscere da vicino la divertente e stralunata clientela.

Qui Taddeo assisterà all’evolversi di varie vicende che si intrecciano all’interno del bar, conoscerà la travagliata situazione amorosa di Bep (Neri Marcorè) innamorata della entraineuse Marcella (Laura Chiatti), assisterà allo scherzo atroce ordito ai danni dell’aspirante cantante Gian (Fabio De Luigi), e potrà ammirare lo smoking indossato giorno e notte dal maestro di ballo Sarti (Gianni Ippoliti).

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Gli amici del bar Margherita, trailer e galleria fotografica

Il 3 aprile uscirà nelle sale italiane il nuovo film diretto da Pupi avati, la commedia drammatica Gli amici del bar Margherita. Oggi vi proponiamo, subito dopo il salto, il trailer e una galleria di immagini.

La storia fortemente autobiografica, che si svolge nella Bologna del 1954, racconta di Taddeo, un diciottenne che sogna di diventare un frequentatore del Bar Margherita che si trova sotto i portici davanti a casa sua e di tutte i fatti che vede accadere, dalle avventure di Bep, alle peripezie di Gian, dalle pazzie di Manuelo, alle cattiverie di Zanchi, dalle stranezze di Sarti, fino alle avventure di Al, l’uomo più carismatico del quartiere di cui è autista.

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I mostri oggi, Fortapasc, Aria, Diverso da chi? Trailer italiani

Torniamo ad occuparci di trailer cinematografici, ma per una volta vogliamo dedicare l’intero spazio alle pellicole italiane: oggi vi offriamo le immagini di quattro film nostrani che usciranno prossimamente al cinema ovvero I mostri oggi, Fortapasc, Aria e Diverso da chi.

Cominciamo da I mostri oggi, il film che è stato definito il seguito de I mostri e I nuovi mostri. A dirigere i sedici episodi che prendono in giro i vizi e le paure degli italiani è stato chiamato Enrico Oldoini. Nel cast troviamo tra gli altri: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Carlo Buccirosso. Il film esordirà al cinema il 27 marzo.

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