Weekend emozionante per chi decide di passare questo sabato sera di metà agosto al cinema.
Esce infatti sabato 16 agosto “Dragon Trainer 2”, film d’animazione della DreamWorks Animation che riesce a catturare grandi e piccini.
Weekend emozionante per chi decide di passare questo sabato sera di metà agosto al cinema.
Esce infatti sabato 16 agosto “Dragon Trainer 2”, film d’animazione della DreamWorks Animation che riesce a catturare grandi e piccini.
La Dreamworks ha iniziato ufficialmente a lavorare allo storyboard di Dragon Trainer 2, il sequel del film d’animazione basato sui romanzi di Cressida Cowell, capace di mettere d’accordo pubblico e critica incassando oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo, vincendo 10 Annie Awards (premi del cinema d’animazione) e facendosi nominare per due Oscar.
A parlare del film, secondo capitolo di una trilogia, che uscirà tra oltre tre anni, il 20 giugno 2014, è il regista Dean DeBlois (fonte The Hollywood Reporter):
Ci sono personaggi e situazioni che entreranno in gioco nel secondo film e che diventeranno fondamentali nella storia del terzo capitolo. Ci sono argomenti del primo capitolo che inizieranno ad avere un peso nel secondo. La mia idea è quella di assicurare che non si tratti di un’altra avventura in cui far interagire gli stessi cinque o sei personaggi, ma che sembri parte di una storia più grande.
Dopo esserci occupati delle categorie cosiddette tecniche, dei film stranieri e dei cortometraggi, a una manciata di giorni dalla notte degli Oscar 2011 cominciamo a dare una scorsa alla lista delle nomination principali che riguardano il miglior film dell’anno, i documentari, le performance di attori e attrici e naturalmente i film d’animazione.
Cominciamo la settimana proprio con la categoria miglior lungometraggio d’animazione, che vede quest’anno una terna di candidati che esplorano l’animazione da due prospettive opposte e loro modo complementari, l’animazione classica nel senso più autorale del termine e i blockbuster in CGI di ultima generazione che fruiscono di optional hi-tech come il 3D e di script di altissimo profilo che puntano ad un target di spettatori talmente variegato che hanno permesso al cinema d’animazione dal 2001 di essere ammesso dall’Academy come categoria a se stante e quest’anno con Toy Story 3-La grande fuga di competere anche nella categoria miglior film al fianco dei blasonati colleghi in formato live-action.