David di Donatello 2014: tutti i vincitori da Virzì a Sorrentino

È stato chiaro fin dall’inizio quale sarebbe stata la sfida che avrebbe tenuto banco in questa edizione 2014 dei David di Donatello, la serata di premiazione del cinema italiano.

David di Donatello 2011

Stiamo parlando di due sfidanti davvero prestigiosi: Paolo Sorrentino e il suo film da Oscar “La Grande Bellezza” e Paolo Virzì con il suo “Il Capitale Umano”. Sono state queste due pellicole infatti a fare la parte del leone, vedendo Sorrentino portarsi a casa 9 David di Donatello e Virzì 7, tra cui quello convenzionalmente considerato il più importante, ovvero Miglior Film.

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David di Donatello 2011, vincitori: Noi credevamo trionfa con sette premi

Sono stati annunciati ieri sera, nel corso della cerimonia che si è tenuta al salone dei Corazzieri al Quirinale, i vincitori dei David di Donatello 2011: il miglior film dell’anno è stato giudicato Noi credevamo di Mario Martone che si è aggiudicato altri sei premi compreso quello per la migliore sceneggiatura.

Ha ottenuto consensi anche La nostra vita, che si è accaparrato, tra gli altri, i riconoscimenti per il miglior regista, Daniele Luchetti, e per il miglior attore, Elio Germano, Basilicata Coast to Coast che ha incoronato Rocco Papaleo miglior regista emergente e 20 Sigarette, vincitore del premio giovani. Tra gli attori hanno vinto i David, oltre a Germano, anche Paola Cortellesi, Giuseppe Battiston e Valentina Lodovini, rispettivamente migliore attrice protagonista, migliore attore non protagonista e migliore attrice non protagonista.

Prima di lasciarvi alla lista dei vincitori vi segnaliamo due stand in ovation, quello dedicato ad Ennio Morricone e quello dedicato ad Ettore Scola, premio alla carriera.

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La stanza del figlio, recensione

Giovanni (Nanni Moretti) è uno psicanalista con un lavoro che lo porta a contatto con personaggi di varia umanità e una bella famiglia composta dalla moglie Paola ((Laura Morante) e dai due figli adolescenti Irene (Jasmine Trinca) e Andrea (Giuseppe Sanfelice).

La vita per Giovanni scorre piuttosto tranquilla tra un paziente e l’altro e un quotidiano in casa fatto di piccoli gesti, qualche naturale conflitto e più che altro un crescere ed imparare reciprocamente il difficile mestiere non solo di genitori, ma anche di figli.

Improvvisamente però questo equlibrio vacilla sino a perdersi in una tragedia che colpisce l’intera famiglia, il figlio Andrea perde la vita per una tragica fatalità durante un’immersione, questa bomba emotiva deflagra all’interno del nucleo famigliare portando Giovanni, la moglie e la figlia dopo una disperazione che in principio li unisce nel dolore, ad intraprendere tre diversi percorsi nell’elaborazione di un lutto devastante.

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David di Donatello 2011, nomination: Noi credevamo 13 candidature, Benvenuti al sud 10, Basilicata coast to coast e La nostra vita 8

Gina Luigi Rondi, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, ha annunciato i candidati ai David di Donatello 2011: i 1684 componenti della giuria hanno deciso di candidare tredici volte Noi credevamo di Mario Martone, dieci volte Benvenuti al Sud di Luca Miniero e otto volte ciascuna Basilicata Coast to Coast e La nostra vita. Una vita tranquilla completa la cinquina candidata al miglior film.

Tra gli attori il favorito Elio Germano si confronterà con Kim Rossi Stuart, Vinicio Marchioni, Claudio Bisio e Antonio Albanese, mentre tra le donne la sfida è tra Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro, Sarah Felberbaum, Alba Rohrwacher e Isabella Ragonese. Per Checco Zalone arriva la candidatura per la miglior canzone originale, L’amore non ha religione.

Dopo il salto potete leggere la lista completa dei nominati.

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Genova Film Festival 2010, quest’anno Virzì e il cinema polacco

paolo_virzi

Tredicesima edizione, dal 28 giugno al 4 luglio, per il Genoa Film Festival la più importante e prestigiosa rassegna ligure dedicata al cinema, che quest’anno oltre a ghiotte anteprime, eventi speciali ed incontri, la rassegna propone un cartellone con oltre 130 pellicole in programmazione.

Ospite d’onore di questa edizione il regista Paolo Virzì reduce dal successo del suo ultimo film La prima cosa bella,  premiato ai recenti David di Donatello con tre riconoscimenti e diciotto nomination, miglior sceneggiatura allo stesso Virzì e miglior attore e attrice ai protagonisti Valerio Mastandrea e Micaela Ramazzotti. Il regista livornese, oltre ad essere omaggiato con un’ampia retrospettiva, parteciperà ad un incontro con il pubblico per la sezione Ingrandimenti

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David di Donatello 2010: premi alla carriera a Bud Spencer, Terence Hill e Tonino Guerra

Bud Spencer - Terence Hill

Saranno tre i premi alla carriera assegnati ai David di Donatello 2010: il consiglio Direttivo dell’Accademia del Cinema Italiano ha deciso su proposta di Gian Luigi Rondi di assegnarne uno a Tonino Guerra e, su proposta di Ermanno Olmi, di assegnarlo anche a Bud Spencer e Terence Hill.

Il premio a Tonino Guerra, che compirà il 16 marzo novant’anni, è un riconoscimento alla sua attività di scrittore di cinema, che lo ha visto contribuire ai film dei fratelli Taviani, di Antonioni, di Fellini, di Rosi, di Visconti, di Ferreri e di De Santis.

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David 2009, nomination: 16 per Il Divo, 11 per Gomorra

Sono state annunciate oggi le nomination alla prossima edizione dei David di Donatello, che si terrà il prossimo 8 maggio.

L’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano ha candidato per ben 16 volte Il Divo di Paolo Sorrentino e per 11 volte Gomorra di Matteo Garrone, entrambi nominati nelle categorie più importanti. Alle loro spalle bene anche Ex con 10 nomination, Si può fare con 8, Tutta la vita davanti con 5, Il papà di Giovanna e Diverso da Chi? Con 4.

Vediamo insieme la lista delle nominati divisi per sezione.

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Recensione: La ragazza del lago

La ragazza del lago

Qualche giorno fa Sky Cinema, ne ha proposto la prima televisiva, in queste afose serate estive le sale cinematografiche che dedicano rassegne ai successi della scorsa stagione, lo hanno inserito senza esitazione in cartellone. Non potrebbe essere altrimenti per un film che si è aggiudicato nell’ultima edizione ben dieci David di Donatello e può annoverare nel suo già invidiabile palmares il premio Pasinetti della Mostra del Cinema di Venezia al protagonista. La ragazza del lago è il film che vede all’esordio dietro la macchina da presa Andrea Molaioli, primo passo verso una carriera luminosa che tutti i registi vorrebbero avere, non il classico film di cassetta, ma un giallo flemmatico, ben ponderato.

Siamo nella periferia friulana, uno di quei posti dove accade ben poco, ma che dietro una facciata rispettabile, nasconde dolori e tormenti atroci che passo dopo passo vengono a galla con l’incedere della trama. La prima sequenza, cala lo spettatore in un turbine angosciante: una bimba, Marta (Nicole Perrone), torna a casa della mamma dopo aver trascorso la notte dalla zia, lungo il tragitto la affianca un pick up rosso, pochi minuti e la piccola sale, mentre la macchina da presa esita sulla targa del veicolo. Si teme il peggio, la trama invece si dipana verso altri lidi, le sponde di un lago dove viene rinvenuto il cadavere della giovane Anna Nadal (Alessia Piovan).

La pellicola ha un falso, volutamente depistante, inizio che funge da pretesto per proporci il protagonista, ovvero il commissario Sanzio (Toni Servillo). Si passa da un’indagine su una bimba scomparsa a un vero e proprio caso d’omicidio. Aiutato dai fidi colleghi: l’ispettore Lorenzo Siboldi (Fausto Maria Schiarappa) che abita sul posto, Alfredo (Nello Mascia) e la dottoressa Giani (Sara D’Amario), Sanzio si affida a l’intuito e già dalle prime battute, lo spettatore è conscio di seguire le gesta di un investigatore di prima scelta, di quelli spietati, cinici che non mollano la presa finché non hanno acciuffato il colpevole.

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