Da Old Boy a Yattaman: 10 film live-action anime e manga (video)

Per la nostra consueta classifica settimanale oggi ci occupiamo di una serie di live-action tratti da altrettanti manga/anime giapponesi che dimostrano, se ce ne fosse ancora il bisogno, che le trasposizioni di serie tv d’animazione e manga e meglio che restino, per quanto possibile, in mano a registi e produttori giapponesi, onde evitare di finire in mano a produttori americani capaci di snaturare a proprio uso e consumo e in maniera invereconda le opere originali, citiamo come esempio il mediocre Dragonball Evolution piuttosto che il terribile e datato live–action di Kenshiro. A supporto della nostra teoria gli unici due titoli della nostra classifica extra-nipponici sono il cult Old Boy diretto dal coreano Park Chan-wook e il live-action di Crying Freeman diretto dal francese Christophe Gans. Dopo il salto trovate la nostra classifica.

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Da Killer Elite a Leon: 10 assassini di professione al cinema

Lo scorso venerdì è uscito nelle sale Killer Elite (la nostra recensione del film), action-thriller che racconta di un killer ritiratosi dal mercato (Jason Statham), che si trova costretto a tornare in campo quando il suo mentore (Robert De Niro) rischia la vita per un lavoro non portato a termine. Proprio di killer prezzolati e assassini professionisti ci occupiamo quest’oggi con una delle nostre classifiche speciali, che includono ben tre film del regista, sceneggiatore e produttore francese Luc Besson che per il filone sembra avere proprio un debole. Dopo il salto trovate la nostra top 10 di letali macchine addestrate per uccidere.

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B-cult, Necronomicon

Oggi per lo spazio dedicato ai B-movies da riscoprire, ripeschiamo suggestioni lovercraftiane grazie ad una delle molte pellicole che il regista e produttore Brian Yuzna nella sua lunga filmografia horror a dedicato all’autore di Providence, capace di creare un suggestivo universo popolato da ataviche mostruosità oltre l’umana percezione, che troppo spesso su grande schermo non hanno avuto gran fortuna.

Nel 1993 reduce dal terzo capitolo apocrifo de La notte dei morti viventi e a quattro anni da Re-Animator 2 sequel anch’esso ispirato a Lovecraft, Yuzna si unisce ad altri due registi, il francese Christophe Gans (Il patto dei lupi) di cui nel ’95 Yuzna produrrà il debutto Cryng Freeman e il giapponese Shusuke Kaneko, noto per la serie di monster-movies con protagonista la tartaruga gigante Gamera e regista della trasposizione live-action del manga/anime Death Note, per realizzare insieme Necronomicon, film ad episodi ispirato all’immaginario di H.P.Lovecraft.

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Final Impact, recensione

Il colonnello Ryan Beckett (Mark Dacascos) riceve una convocazione nientemeno che dal Presidente degli Stati Uniti (Rutger Hauer) in persona che sta affrontando con tanto di task-force una crisi di quelle che potrebbero distruggere l’intero pianeta.

Un test nucleare del governo cinese ha creato un vero e proprio disastro dalle proporzioni bibilche, l’esplosione ha reso instabili le maggiori placche tettoniche nonchè il nucleo terrestre, due effetti collaterali catastrofici capaci in soli tre giorni di materializzare  l’inferno in  terra scatenando una devastante eruzione globale.

L’unico modo per riportare la situazione all’origine è un’altra esplosione nucleare, il sito prescelto sarà Los Angeles e toccherà proprio a Beckett e al suo team piazzare e far detonare in città due ordigni nucleari.

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Il patto dei lupi, recensione

Dopo un prologo ambientato durante la Rivoluzione francese che vede una Parigi in preda ai tumulti e alle decapitazioni di piazza, un nobile è intento a scrivere le sue memorie dove racconta di alcuni efferati e misteriosi omicidi avvenuti nel 1766 e che hanno terrorizzato la provincia francese di Gèuvadan per tre anni con la morte di oltre un centinaio di persone.

Sembra che ad assalire i viandanti e gli abitanti dei villaggi sia una bestia, forse un gigantesco lupo che neanche il più esperto dei cacciatori è riuscito a catturare, l’animale colpisce e poi scompare misteriosamente senza lasciare alcuna traccia di sè, così strane storie di mostruosità dall’aspetto demoniaco cominciano a circolare tra gli abitanti della zona e il panico rischia di prendere il sopravvento sulla popolazione.

Ad indagare sul caso verrà inviato da Parigi Gregoire de Fronsac (Samuel Le Bihan) cavaliere e tassidermista reale al sevizio di re Luigi XV accompagnato dal suo servitore il misterioso Mohawk Iroquois Mani (Mark Dacascos). Giunti sul luogo i due si scontreranno con la prepotenza dei nobili locali, scopriranno un complotto e riveleranno la natura tutt’altro che demoniaca di quella che ormai è tristermente nota come la bestia del Géuvadan.

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Film tratti dai fumetti: il meglio e il peggio

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Chi ama il mondo dei comics, che sia neofita o cultore vero e proprio ha tutta una serie di personaggi e autori che predilige, e che non vorrebbe mai veder massacrare da qualche maldestra trasposizione cinematografica, o peggio ancora semplificata all’estremo per accontentare il maggior numero di spettatori possibile.

Così ci troviamo in molte occasioni a goderci dei capolavori, vedi i cinefumetti di alto profilo di Singer, e in altre a doverci confrontare con sbiadite e raffazzonate versioni bidimensionali di personaggi che nelle tavole sfoggiano un tale spessore e carisma che figliano storie, intrecci e mitologie davvero memorabili.

Quindi oggi vogliamo fare una sorta di classifica con il meglio ed il peggio di questi adattamenti, naturalmente la nostra classifica vuole essere una sorta di vademecum per chi apprezza entrambi i mondi e vuole andare oltre i classici titoli da blockbuster che tutti ben conosciamo, come Batman sia nella versione di Burton che in quella di Nolan, lo Spiderman di Sam Raimi o gli X-Men e il Superman di Bryan Singer.

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Silent Hill, cronaca di un incubo

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Oggi per The Horror Zone vi parliamo di un videogame che per atmosfere e creature disturbanti si è guadagnato un posto nella storia dei survival horror figliando molti sequel e spin-off, una serie a fumetti ed il canonico lungometraggio cinematografico, ormai tappa fissa per ogni successo videoludico che si rispetti.

Il videogioco Silent Hill è un concept Konami datato 1999 nato per l’ormai lanciatissima consolle Playstation, sfoggiando un’efficace visuale in terza persona e trasportando il giocatore in un immersivo mondo parallello popolato da inquietanti esseri deformi, una nebbia perenne e puntando su un comparto sonoro da antologia capace di suggestionare il giocatore con una vera e propria atmosfera ansiogena mai eguagliata.

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