Così è la vita, recensione

Aldo (Aldo Baglio) soprannominato Bancomat per la sua abilità nel clonare carte di credito, riesce senza troppa fatica durante un trasporto in tribunale a sequestrare pistola alla mano un ‘auto della polizia con a bordo l’imbranato agente Giacomo (Giacomo Poretti).

Mentre i due attraversano Milano diretti fuori città, un cittadino che è stato appena vittima di un furto d’auto, l’incompreso inventore di giocattoli Giovanni (Giovanni Storti), ferma la volante e ignaro del sequestro in corso sale a bordo diventando così di fatto il secondo ostaggio di Aldo.

Grazie ad un colpo di fortuna Giacomo riesce a comunicare alla centrale quello che sta accadendo, interverranno auto della polizia e persino un elicottero per inseguire il fuggitivo, ma la volante finirà in un burrone incendiandosi, senza a prima vista lasciare alcuno scampo ai tre passeggeri.

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Tre uomini e una gamba, recensione

Aldo, Giovanni e Giacomo sono i dipendenti del negozio di ferramenta Il paradiso della brugola, Giacomo in particolare sta per impalmare la terzogenita del suo capo, il trucidissimo cavalier Eros Cecconi (Carlo Croccolo) che ha già sistemato le altre due con Aldo e Giovanni.

La cerimonia di nozze si svolgerà in una località del sud, quindi il terzetto chiuso il negozio dovrà attraversare l’Italia in automobile per raggiungere la residenza estiva del Cavaliere, ma non prima di aver ritirato La gamba, pregiatissimo pezzo di arte contemporanea che il suocero ha acquistato e che i tre hanno il compito di consegnargli insieme all’amatissimo Ringhio, il Bulldog di casa Cecconi.

Naturalmente il viaggio subirà più di qualche ralllentamento tra un tamponamento con colpo di fulmine del futuro sposo Giacomo che si innamorerà della bella Chiara (Marina Massironi) e la brutta fine di ringhio, ma alla fine i tre capiranno che le angherie del dispotico suocero devono finire e aiuteranno Giacomo ad evitare un matrimonio infelice.

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I bruttissimi, Tutti gli uomini del deficiente

ScreenHunter_21 Jul. 16 10.42 (300 x 432)Oggi per I bruttissimi rispeschiamo Tutti gli uomini del deficiente, un flop anni ’90 firmato dal terzetto della Gialappa’s Band, al secolo Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci.

Il trio sul piccolo schermo è autore di una fortunata serie di trasmissioni televisive in cui comicità, sport e tutto il peggio che il tubo catodico potesse partorire venivano frullate in un contenitore ricco di humour, cattiveria e cinismo, divenuto in seguito trampolino di lancio per più di qualche futura star del grande e piccolo schermo, vedi il trio Aldo, Giovanni & Giacomo piuttosto che la conduttrice Simona Ventura.

La Gialappa’s Band forte della popolarità acquisita con il format Mai dire… fa il passo più lungo della gamba e dopo aver collaborato allo script di Tre uomini e una gamba, esordio sul grande schermo di Aldo, giovanni & Giacomo e al successivo Così è la vita, si lanciano in un improvvido progetto cinematografico, che li vede sia in veste di autori, che di voci fuori campo, diretti dal regista Paolo Costella (Amore con la S maiuscola).

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Frasi da cinema, Così è la vita

Così_è_la_vita

27 giugno 1988, il detenuto aldo (Aldo Baglio) mentre è scortato in tribunale in una volante della polizia guidata dal maldestro agente di polizia Giacomo (Giacomo Poretti), per una incredibile serie di circostanze finisce per impadronirsi di una pistola e prenderlo in ostaggio.

Di li a poco Giovanni (Giovanni Storti) subito il furto della sua autovettura e vedendo passare di lì la volante con a bordo detenuto e poliziotto, finirà per diventare il secondo ostaggio di Aldo, cosi i tre inizieranno insieme una rocambolesca fuga.

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Chiedimi se sono felice, recensione

Chiedimi Se Sono Felice []

Dopo un incipit in cui Giacomo (Giacomo Poretti) e Giovanni (Giovanni Storti) dopo una furibonda lite avvenuta qualche anno prima si rincontrano per  intraprendere un viaggio in Sicilia, per raggiungere l’amico Aldo (Aldo Baglio) in fin di vita, attraverso alcuni flashback scopriremo la motivazione che ha portato i due amici ad intraprendere strade diverse.

Aldo, Giovanni e Giacomo hanno da sempre la passione della recitazione, il terzetto sbarca il lunario con qualche lavoretto nel mondo dello spettacolo, Aldo fa la comparsa in opere liriche, Giacomo rumorista in sala doppiaggio, Giovanni statua vivente in un grande magazzino.

Lavoretti che li aiutano a realizzare il loro sogno più grande, allestire il Cyrano de Bergerac a teatro. Tutto sembra filare liscio, l’allestimento prosegue, l’entusiasmo è tanto, purtroppo l’arrivo di Marina (Marina Massironi), ragazza conosciuta per una serie di equivoci, rompe l’equilbrio tra i tre amici ed è fonte di equivoci e rivalità che porteranno alla lite e al naufragio dello spettacolo.

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Massimo Venier: tre comici e un regista

Massimo Venier nasce a Varese il 26 marzo 1967, gli esordi sono come autore di trasmissioni televisive, tra le collaborazioni più importanti c’è quella con la Gialappa’s band, un solidazio che lo vede realizzare dal 1990 al 1997 in veste d’autore la trasmissione cult Mai dire goal. In tv collaborerà anche la trasmissione Aldo, Giovanni e Giacomo show.

Con Aldo, giovanni e Giacomo realizzerà lo spettacolo teatrale Tel che el telun, e debutterà nel 1997 in veste di regista nell’esordio sul grande schermo del trio Tre uomini e una gamba. La collaborazione continua e si consolida l’anno dopo con Così è la vita e successivamente con Chiedimi se sno felice (2000), La leggenda di Al, John e Jack (2002) e Tu la conosci Claudia? (2004), di questi due ultimi film Venier collaborerà anche alla sceneggiatura.

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Aldo, Giovanni e Giacomo: tre uomini e un comò

Stabiliamo un fatto acclarato, i film di Aldo, Giovanni e Giacomo sono e rimangono l’unico antidoto comico ai cinepanettoni, antidoto che nel bene e nel male ci salva dalle farneticazioni coatto-sordiane dei vari De sica, Salvi e compagnia bella. Ammettiamo che i loro lavori cinematografici hanno negli anni evidenziato una deriva, ma comunque ne appaludiamo il coraggio nel cercare di distaccarsi dall’immagine macchiettistica e caricaturale tipica dei loro personaggi televisivi e dei loro corti teatrali. Detto questo, con il loro nuovo film presto nelle sale diamo una scorsa alla carriera di questo terzetto dalla comicità surreale e al contempo non astrusa, ma al contrario, vicina alla gente.

Cominciamo questa carrellata di successi ricordando che Aldo (Cataldo Baglio nato a Palermo,classe 1958) e Giovanni (Giovanni Storti, nato a Milano, classe 1957), solo nel 1991, dopo una gavetta durata dieci anni trascorsi tra cabaret e apparizioni televisive decidono di trasformarsi in un trio, inserendo un nuovo elemento, Giacomo (Giacomo Poretti, nato a Villa Cortese -VA-,classe 1956) con il quale il trio sviluppa quelle dinamiche comiche tipiche che li contraddistingueranno e che li porteranno ad un repentino e duraturo successo, che a tutt’oggi tra tv,cinema e teatro non accenna a scemare.

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