Una ragazza prigioniera di se stessa, desiderio di fuga, immagini di viaggi mai intrapresi, di evasioni da prigioni senza sbarre…
Rumore di fondo è un cortometraggio di Stefano Terraglia, che a ben guardare ha tutto l’aspetto di un Aiku, quelle piccole poesie giapponesi che in soli tre versi racchiudono profondi e suggestivi significati, ma invece delle parole il regista, attraverso musica e immagini, riesce in una manciata di secondi a trasmetterci suggestioni molto intense.