Christian De Sica potrebbe abbandonare i cinepanettoni

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Christian De Sica, durante la conferenza stampa de Il figlio più piccolo di Pupi Avati, non esclude di dire basta alla sua partecipazione ai cinepanettoni:

La decisione di portare avanti la mia partecipazione al prossimo cinepanettone spetta ad Aurelio De Laurentis. Comunque non sono d’accordo con la critica che ha parlato male di Natale a Beverly Hills. È vero che si sono incassati tre milioni in meno del solito ma comunque ventitremilioni di incasso chi li fa in Italia?

L’attore, pur essendo riconoscente al genere che gli ha permesso di ottenere fama e notorietà, ammette che qualche cosa andrebbe cambiato nel prossimo cinepanettone, a partire dal suo ruolo:

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Cinepanettoni: I migliori 10

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Diciamolo il cinepanettone per antonomasia ha le fattezze e la rodata vis comica della coppia Massimo Boldi e Christian De Sica, cinepanettone è un termine coniato appositamente per le pellicole che ogni anno puntualmente il duo sforna e in questi ultimi anni la porzione da menù fisso si è raddoppiata visto il divorzio artistico della lucrosa coppia di comici.

Certo non si può negare che il termine è poi stato ampliato anche ai film che hanno una pianificata distribuzione natalizia, che negli anni hanno visto accodarsi anche Leonardo Pieraccioni che ha subito adottato la ricetta vincente della ripetizione ad oltranza di personaggi e situazioni accentuando il lato romance dell’operazione e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo che prima dell’ultimo cinepanettone dal sapore televisivo, Il cosmo sul comò, davano un minimo di alternativa nell’ambito dellla commedia made in Italy da festività.

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I film più volgari della storia del cinema

Per quanto riguarda la volgarità nei film bisogna prima decidere se quest’ultima è accettabile nel contesto e nelle situazioni in cui è inserita o se è meramente un basso e furbo escamotage per strappare qulche risata facile. Nel primo caso possiamo parlare di volgarità alla fine ben contestualizzata e necessaria, come quella dei gangster-movie di Scorsese, uno su tutti Quei bravi ragazzi , dove il turpiloquio in gergo irtaloamericano si è guadagnato all’epoca dell’uscita il titolo di film con più parolacce della storia del cinema, battendo un cult come Scarface con un conteggio finale di 246 tra insulti, imprecazioni e minacce varie.

Tra gli italiani in testa alla classifica si piazzano alcune performance viste nei vari cinepanettoni, dai doppi sensi a sfondo sessual-pecoreccio della coppia Boldi/De Sica, al re della parolaccia, il comico Enzo Salvi alias er cipolla, che riesce a competere con il repertorio di un altro campione della categoria, l’attore Tomas Milian, da guinness la sua performance da sboccato rapper in Natale in India.

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Michelle Hunziker, la diva del piccolo schermo prestata al cinema

Michelle Hunziker nasce il 24 gennaio 1977 a Sorengo, vicino Lugano, nella Svizzera italiana. La madre ha origini olandesi, il padre è uno svizzero tedesco.

Sin da piccola viaggia molto trasferendosi dapprima nei pressi di Berna e successivamente con la madre vicino a Bologna dove studia per diventare interprete. Dopo la scuola, tuttavia, le donne Hunziker si spostano a Milano dove Michelle lavora come modella.

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Cinepanettoni parte II: ieri, oggi e domani

Lo sapevo: dopo la scorpacciata cinepanettonesca di ieri, non solo nessuno di voi è sazio, ma la voglia, se possibile, è perfino aumentata. Niente di meglio, quindi, che assaggiarne ancora qualcuno, iniziando da dove ci eravamo fermati, alle sogli di questo millenniom fino ad arrivare al presente e alla dolorosa scissione dell’ex monade Boldi/De Sica.

Andiamo con ordine. Le cose sono andate avanti regolarmente, a partire dal punto in cui ci siamo lasciati ieri: dopo Vacanze di Natale 2000 è stata la volta di Merry Christmas, stavolta per la regia di Neri Parenti, che ha curato anche il soggetto.

La location non è più montana, si respirano i tempi moderni: siamo infatti ad Amsterdam, e la situazione è più incresciosa che mai, in particolare quella di Fabio Trivellone (Christian De Sica), personaggio dal nome, come si dice, “parlante”.

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Cinepanettoni parte I: le origini

Il cinepanettone non è un’opinione, ma un fenomeno di costume. Il fenomeno, che è culminato con il conio di un termine apposito per la sua stessa definizione, nasce nel lontano 1983. Cosa si intende per cinepanettone?

Trattasi fondamentalmente dei film natalizi che la coppia Boldi-De Sica ci regala da tempo immemore; il loro connubio, consacrato da anni di collaborazione e recentemente sciolto, scioglimento che ha causato il cordoglio di molti e l’indifferenza dei più, ha dato vita a questo nuovo genere, nato con l’ancestrale Vacanze di Natale del 1983.

Il termine, nato più tardi, indica più che un genere, una formula estremamente ripetitiva di trama, accompagnata dall‘onnipresenza dei protagonisti e da incassi importanti al botteghino nelle sale di tutta Italia.

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Four Christmases: quando il Natale si fa in quattro…

Con la fine di novembre si apre ufficialmente la stagione delle commedie natalizie. Anche Hollywood dà il suo contributo portando sullo schermo Four Christmases (coprodotto con la Germania).

Kate (Reese Whiterspoon) e Brad (Vince Vaughn) sono una coppia di San Francisco e quest’anno hanno deciso di trascorrere il Natale con le proprie famiglie. Peccato che i genitori di entrambi siano divorziati ed abbiano a loro volta dei nuovi compagni…Come organizzarsi?

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I De Laurentiis, una dinasty tra passato e futuro

Se il cinema come spettacolo supera i 110 anni, la dinastia De Laurentiis viaggia ormai verso i 70, a partire dalle prime apparizioni sullo schermo dell’allievo-attore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Agostino, classe 1919, divenuto in seguito il producer Dino, che gli americani hanno battezzato con il nome di “the Legend“.

Di poco posteriore, nell’immediato secondo dopoguerra, la discesa in campo del fratello maggiore Luigi (1917-1992), validissima spalla da subito e poi realizzatore in proprio; e l’organico familiare è completato ben presto dal fratello minore, Alfredo (1924-1981), apprezzato organizzatore generale.

Finché spunta Aurelio, figlio di Luigi; e mentre a Hollywood opera da tempo come attiva produttrice Raffaella, figlia di Dino, a Roma è già al lavoro un Luigi nipote, figlio di Aurelio, che nei voti del clan continuerà la tradizione.

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