Anni ’30, nell’allora Indocina francese (oggi Vietnam) un traghetto che attraversa il fiume Mekong diretto alla città di Saigon, diventa il luogo d’incontro tra una quindicenne (Jen March) con una famiglia allo sbando, un fratello con un grave disagio mentale, un’altro oppiomane e una madre snaturata, ed un ricco uomo cinese trentenne (Tony Leung) che rimarrà folgorato dalla di lei bellezza, tanto da farne la sua amante.
Lei si lascerà amare usandolo per sfuggire ad un’esistenza ormai insopportabile, lui la inizierà ai piaceri del talamo, la storia diventerà ben presto di pubblico dominio, la famiglia della ragazza accamperà prestese e chiederà soldi affinchè la storia possa continuare, il denaro arriverà a corrompere tutto e lentamente ed inesorabilmente i due si allontaneranno.
La separazione arriverà non del tutto inattesa, perchè lui come tradizione vuole verrà costretto dalla famiglia ad un matrimonio combinato con una donna cinese e a lasciare la sua amante bambina, lei satura del mondo in cui è vissuta lascerà l’Indocina per trasferirsi in Francia, dove solo anni dopo, ormai anziana comprenderà che forse quello provato allora era vero amore.
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