Ci viene raccontata la carriera criminale del facinoroso Michael Gordon Peterson alias Charlie Bronson (Tom Hardy), soprannome ispirato dal roccioso protagonista della saga di revenge-movies Il giustiziere della notte, dall’indole violenta espressa in gioventù al furto in un ufficio postale che gli costò una prima condanna a sette anni di carcere.
In carcere Michael passa la maggior parte del tempo in isolamento dove ogni scusa è buona per una rissa con i secondini, il suo comportamento borderline lo porta dritto in un istituto psichiatrico dove tra dosi da cavallo di tranquillanti e un tentativo di omicidio ai danni di un altro paziente finisce in un manicomio criminale e di li, in men che non si dica riesce a superare la fase riabilitativa e giudicato sano di mente tornerà a casa dalla sua famiglia.
Una volta libero Michael cercherà la fama in un giro di combattimenti clandestini dove guadagnerà qualche soldo, ma innamoratosi rapinerà una gioielleria e per un anello di fidanzamento tornerà di nuovo carcere, qui scoprirà l’artista che è in lui grazie ad un’insegnante d’arte, ma la rabbia e le esplosioni di violenza torneranno prepotenti e la cella d’isolamento gli riaprirà le porte e a quanto pare Michael è ancora dietro le sbarre, mentre le sue gesta lo hanno reso tanto famoso quanto famigerato come il detenuto britannico più violento di sempre.
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