Beetlejuice: in arrivo il sequel?

Il tanto atteso sequel di “Beetlejuice – Spiritello porcello” potrebbe essere molto vicino, parola di Tim Burton.

Beetlejuice, la Warner prepara il sequel

I fan stanno attendendo il sequel del film ormai da tantissimo tempo, se consideriamo che è uscito nel 1988 e le voci di un possibile “Beetlejuice 2” ormai si susseguono

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Uibù-Fantasmino fifone, recensione

Anno domini 1399, Baldovino è un baro che dopo una partita in cui vince con l’inganno soldi e terre ad una coppia di nobili viene scoperto e mentre sta per avere la giusta punizione un fulmine ne anticipa l’inevitabile fine, trasformandolo nel fantasma Uibù condannato a girovagare nel castello sede della sua dipartita per l’eternità.

500 anni dopo, mentre Uibù tenta invano di fare il suo dovere di fantasma spaventatore senza alcun successo, al castello giunge re Julius (Christoph Maria Herbst) legittimo erede della proprietà con un esercito di servitori al seguito, pronti a supportarlo nel suo intento romanrico di chiedere in sposa la bella contessa Leonora (Heike Makatsch).

Lo sfortunato Julius non sa che sarà proprio Uibù ad aiutarlo quando si troverà improvvisamente sul lastrico e al centro di un complotto che vedrà coinvolta una vendicativa ed ectoplasmatica vecchia conoscenza del fantasma pasticcione tornata dall’aldilà a batter cassa ed accampar diritti sul vetusto maniero.

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La morte ti fa bella, recensione

Sul finire degli anni ’70 in quel di New York l’attrice Madeleine Ashton (Meryl Streep) ruba per l’ennesima volta il partner della sua rivale la scrittrice Helen Sharp (Goldie Hawn) così come era uso fare dai tempi della scuola, ma stavolta l’abbandono da parte del chirurgo plastico Ernest Menville (Bruce Willis) di Helen causerà un crollo nervoso di quest’ultima e il ricovero in un istituto pschiatrico della furibonda sedotta e abbandonata.

L’azione si sposta al 1985 mentre Madeleine è da tempo convolata a nozze con l’ex di Helen, quest’ultima per nulla dimenticata l’antica ossessione per l’odiata rivale riesce a convincere i medici che la tengono in cura di aver superato rancori e desideri di vendetta e finisce per essere dimessa.

Tornata a scrivere scopre che il matrimonio tra il suo Ernest e l’odiata Madeleine è ormai alla deriva, lui alcolizzato ora ricompone e trucca salme di star decedute, lei ha un amante molto più giovane che la frequenta a puro scopo di lucro e che ben presto verrà colto con le mani nella marmellata, causando un crollo nervoso di Madeleine che comincerà a sentire il peso degli anni che passano e  di una bellezza ormai troppo sfuggente.

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Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin

Potremmo chiamarli I quattro dell’Ave Maria, tanto per citare un famoso film western di Giuseppe Colizzi; sono invece Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin, meglio conosciuti come i fratelli Baldwin.

Alec Baldwin, all’anagrafe Alexander Rae Baldwin III, frequenta la prestigiosa Academy Studios e all’età di 28 anni debutta nel film televisivo La divisa strappata (1986) di Glenn Jordan. Il grande successo dell’opera lo porta ad esordire nel cinema con Forever Lulu (1987). Da qui inizia la scalata con Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) di Tim Burton e Talk Radio (1988) di Oliver Stone. Nello stesso anno darà vita a due memorabili personaggi di “sciupafemmine”, in Una donna in carriera e Una vedova allegra ma non troppo, che determineranno la sua ascesa ad Hollywood.

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