I gatti persiani, colonna sonora

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Oggi imperdibile colonna sonora del coraggioso e sorprendente I gatti persiani di Bahman Ghobadi, giovane regista iraniano che ci racconta un Iran sommerso, vitale e creativo, dove gioventù e musica sono le bandiere sotto cui lottare contro una dittatura che soffoca le libertà più elementari.

Per lo score Ghobadi ha raccolto brani di alcuni artisti e band iraniane emergenti,  tra questi le indie rock band Take it easy hospital e Yellow dogs che si ispirano entrambe ai Joy Division, il musicista hip hop Mahdyar Aghajani che miscela musica tradizionale iraniana e strumenti persiani con elettronica ed hip hop, e Hichkas alias Soroush Lashkary leader del gruppo rap 021.

Dopo il salto compilation, cover e tre video musicali. Buon ascolto.

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I gatti persiani, recensione in anteprima

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Negar e Askhan sono due ragazzi iraniani appena usciti di prigione, hanno già avuto a che fare con il regime ultranazionalista del loro paese, ma l’amore per la musica e il desiderio di fuga sono troppo forti per riuscire a contenerne l’energia, quindi decidono di formare clandestinamente una band indie-rock ben consapevoli delle severi leggi emanate dal regime teocratico riguardo la musica, e di suonare nei posti più improbabili, onde evitare che la loro passione finisca per costargli di nuovo la prigione

Mentre inizia la ricerca degli altri componenti della band in un’inedita Teheran  che vive nel sottobosco musicale, dove la libertà ha la forza delle note, i due pianificano anche una fuga in Europa grazie a passaporti falsi che dovrebbe fornirgli un tipo ben poco affidabile.

Intanto la musica comincia a prendere forma come la band, le note appenna  accennate diventano canzoni,  i giri di chitarra il suono di una gioventù che cerca di urlare il proprio no ad un regime che ne soffoca la libertà di espressione, la musica aumenta di volume tra stalle, cantine, tetti e qualche rocambolesca fuga, una colonna sonora in divenire, per una libertà che non smetterà mai di essere cercata.

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Festival di Cannes 14 maggio: dopo Up arriva Tetro

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Dopo la giornata inaugurale che ha visto grande entusiasmo per il cartoon next-generation Up e l’arrivo sulla croisette della squadra Disney-Pixar guidata dal boss John Lasseter e della giuria internazionale guidata dal suo presidente l’attrice francese Isabelle Huppert, eccoci pronti a dare uno sguardo al programma odierno.

Per oggi sono previste le proiezioni di due pellicole in concorso, l’inglese Fish Tank di Andrea Arnold che vede le vicissitudini della problematica adolescente Mia alle prese con il nuovo compagno della madre e della pellicola cinese Spring Fever di Yeou Lou, che è stato proiettato ieri per la prima volta ai giornalisti presenti alla manifestazione. Lou ci narra di un passionale e scandaloso triangolo amoroso in cui due uomini ed una donna si lasciano trasportare dai sensi e si abbandonano al piacere.

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