I bruttissimi, Bagnomaria

Bagnomaria []Oggi per I bruttissimi ci occupiamo di Bagnomaria, esordio sul grande schermo di Giorgio Panariello, uno di quei talenti televisivi che decide di traslocare in toto le proprie  macchiette da tubo catodico, alcune delle quali nel giusto ambito davvero divertenti, sul grande schermo, nella veste dell’one man show ad episodi, terreno irto di ostacoli ed insidioso se non si hanno personaggi dotati di un minimo di personalità ed una sceneggiatura perlomeno funzionale, che dovrebbe in questo caso amalgamare in maniera credibile, elementi da monologo/sketch televisivo  ben poco relaistici e oltremodo caricaturali.

Nonostante Panariello sia stato supportato in fase di scrittura da Leo Benvenuti (Don Camillo e l’onorevole Peppone) e Piero De Bernardi (Questi fantasmi, Fantozzi) tende a strafare e invece di mettersi nelle mani di qualche veterano si cimenta anche nella regia, mettendo in scena una sequela di scenette costellate da gag viste e straviste, con personaggi tanto funzionali in tv, che sul grande schermo diventano quasi grotteschi.

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Aldo, Giovanni e Giacomo: tre uomini e un comò

Stabiliamo un fatto acclarato, i film di Aldo, Giovanni e Giacomo sono e rimangono l’unico antidoto comico ai cinepanettoni, antidoto che nel bene e nel male ci salva dalle farneticazioni coatto-sordiane dei vari De sica, Salvi e compagnia bella. Ammettiamo che i loro lavori cinematografici hanno negli anni evidenziato una deriva, ma comunque ne appaludiamo il coraggio nel cercare di distaccarsi dall’immagine macchiettistica e caricaturale tipica dei loro personaggi televisivi e dei loro corti teatrali. Detto questo, con il loro nuovo film presto nelle sale diamo una scorsa alla carriera di questo terzetto dalla comicità surreale e al contempo non astrusa, ma al contrario, vicina alla gente.

Cominciamo questa carrellata di successi ricordando che Aldo (Cataldo Baglio nato a Palermo,classe 1958) e Giovanni (Giovanni Storti, nato a Milano, classe 1957), solo nel 1991, dopo una gavetta durata dieci anni trascorsi tra cabaret e apparizioni televisive decidono di trasformarsi in un trio, inserendo un nuovo elemento, Giacomo (Giacomo Poretti, nato a Villa Cortese -VA-,classe 1956) con il quale il trio sviluppa quelle dinamiche comiche tipiche che li contraddistingueranno e che li porteranno ad un repentino e duraturo successo, che a tutt’oggi tra tv,cinema e teatro non accenna a scemare.

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