La sessantanovesima edizione del Festival di Venezia (29 agosto-8 settembre) oltre al suo presidente di giuria, il regista Michael Mann, ha ora la sua lista di giurati ufficiale che conferma le voci di questi ultimi giorni che prefiguravano la presenza nella rosa del regista Matteo Garrone.
Ari Folman
Taormina Film Fest 2009: in Sicilia un’estate per il cinema
Aria di cambiamento quest’anno al Taormina film Fest che si terrà in Sicilia dal 13 al 20 Giugno 2009.
Una delle più importanti e prestigiose rassegne cinematografiche estive, giunta quest’anno alla sua cinquantacinquesima edizione, allarga i suoi orizzonti, non solo cinematografici, estendendo fisicamente il festival a tutta la Sicilia includendo Palermo, Siracusa e Palma di Montechiaro.
Ari Folman e Laurent Cantet giurati per il Taormina Film Fest
Nella prossima edizione del Taormina Film Fest, che si terrà dal 13 al 20 giugno, grazie all’ottimo lavoro del direttore artistico Deborah Young, ci saranno in giuria degli importanti nomi del cinema, che potranno far fare il salto di qualità alla già importante manifestazione cinematografica siciliana.
I nomi annunciati sono quello dei due nominati agli oscar per il miglior film straniero, il regista Ari Folman, vincitore del Golden Globe con Valzer con Bashir e Laurent Cantet, Palma d’oro a Cannes con La Classe.
Departures: una sorpresa agli Oscar 2009
Una sorpresa tra le tante conferme nella notte degli Oscar edizione 2009, nella categoria Miglior film straniero che comprendeva una cinquina formata anche dai favoriti Valzer con Bashir dell’israeliano Ari Folman, il francese La classe ed il polacco Katyn, ha vinto il sorprendente Departures, del giapponese Yojiro Takita, forse l’unica e vera spiazzante assegnazione di quest’anno.
Departures rappresenta in toto lo stile rarefatto del cinema d’autore giapponese, poesia in immagini, l’uomo e la morte come protagonisti indiscussi di un microcosmo fatto di emozioni sussurate, sentimenti e introspezione.
Danny Boyle vince anche il DGA
Continua la corsa di Danny Boyle all’Oscar 2009: il regista di The Millionaire ha vinto il Director Guild Award, battendo i soliti noti David Fincher e Gus Van Sant.
Il DGA, vi ricordo, è importante perché da quando è stato creato, nel lontano 1948, tutti i registi (tranne sei) che l’hanno vinto, hanno trionfato anche agli Academy Awards, così come ad esclusione di sedici pellicole, tutte quelle dirette dai vincitori del DGA hanno trionfato agli Oscar.
Recensione: Valzer con Bashir
Due amici, Ari e Boaz, ex-soldati, si scambiano, in un bar, riflessioni e ricordi sulla guerra. Boaz è tormentato da un sogno ricorrente in cui alcuni cani inferociti tentano di assalirlo, Ari invece si accorge di non aver alcun ricordo di un tragico episodio di cui fu testimone durante la guerra.
Su consiglio dell’amico, Ari inizia un viaggio a ritroso nel tempo utilizzando le memorie dei suoi commilitoni per ricomporre il ricordo di quei giorni frammentato e quasi totalmente rimosso.
Così tra racconti, sogni e traumi rimossi Ari ricomporrà frammento dopo frammento quel tragico giorno, e non potrà non essere investito dalla violenta e nauseabonda marea di emozioni di una lunga ed infinita guerra senza vincitori.
Ari Folman: i tragici colori della guerra
Regista di origine israeliana, Ari Folman nasce ad Haifa nel 1962, ex-soldato dell’esercito israeliano vive in prima persona la guerra e le sue infinte contraddizioni e ne tratteggia le sfumature e la devastanti conseguenze in tutte le sue opere.
Artista poliedrico, attore, regista e sceneggiatore, si cimenta anche nella musica componendo svariate colonne sonore per serie tv e per alcuni dei suoi film come Made in Israel (2001).
Come molti suoi colleghi, anche folman si fa le ossa nelle produzioni televisive come sceneggiatore, ma l’esordio dietro la macchina da presa risale al 1996 con il film Clara Hakedosha storia di una giovane ragazza russa che arriva in una piccola città israeliana, dove scopre di avere dei poteri paranormali, il film vince sei Ofir Awards, gli Oscar israeliani, e diventa un grande successo in patria.
Da Cruise a Miller, da Verbinski a New Moon: registi, attori e film, ancora novità per tutti i palati
Vi abbiamo un po’ lasciato a bocca asciutta in questi giorni, riguardo alle tantissime novità in arrivo da Hollywood. Rimediamo oggi, cominciando subito: Frank Miller prossimamente si dedicherà alla versione cinematografica di Burk Rogers, un classico fantascientifico nato alla fine degli anni ’20.
Mentre Buz Luhrmann, girerà Il grande Gatsby, il film tratto dall’omonimo romanzo del 1925 di Francis Scott Fitzgerald, Adam Shankman ha firmato con la sony per dirigere Simbad e con la Disney, per Bob the Musical, la storia di un uomo che sente le canzoni interiori del cuore della gente, mentre Stephen Chow ha appena rinunciato di girare The Green Hornet a causa di continui dissidi creativi con la produzione, di cui sarà pur sempre interprete.