La dirigente editoriale Margaret Tate (Sandra Bullock) è il terrore di una casa editrice o piu precisamente degli impiegati di una casa editrice, un vero incubo in gonnella, cinioca, ambiziosa e dispotica, tiranneggia quotidianamente il suo assistente Andrew Paxton sfruttandolo ignobilmente e facendolo sgobbare senza sosta anche nei week-end.
Purtoppo, o per fortuna dipende dai punti di vista, per la manager d’acciaio arrivano i guai, e saranno grossi guai, una sua puntatina oltreconfine per una fiera del libro ha portato alla luce una sua posizione non chiara nei riguardi dell’ufficio immigrazione, Margareth è canadese, così il boss della società si trova costretto a licenziarla e a rispedirla in patria.
Margaret è in preda al panico, la sua carriera, il suo lavoro, stanno per essere buttati via a causa di un cavillo legale, così mentre si dispera la vista di Andrew glii da l’idea folgorante per risolvere la situazione, regolarizzare la sua posizione all’immigrazione, salvare il posto e continuare la sua scalata i vertici della società.
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