Tutti al mare, sinossi e foto del film di Marco Cerami

Il 25 marzo uscirà nelle sale italiane, distribuito da 01 Distribution Tutti al mare, il film prodotto da FilmVision, in collaborazione con Rai Cinema, diretto da Marco Cerami, con Marco Giallini, Gigi Proietti, Ilaria Occhini, Anna Bonaiuto, Libero Di Rienzo, Francesco Montanari, Ambra Angiolini e Claudia Zanella.

Oggi vogliamo proporvi la sinossi ufficiale e una galleria fotografica.

La sinossi. Ogni mattina, spingendo la sedia a rotelle della madre, Maurizio raggiunge il suo chiosco sulla spiaggia dove tanta gente viene a godersi il meritato riposo settimanale. C’è chi ci capita per caso, chi ci viene ogni anno e c’è chi giura che “questa sarà l’ultima volta”. Maurizio, il proprietario, con tutto il suo daffare deve anche accudire la madre, l’anziana arcigna e capricciosa che lo comanda a bacchetta. Fonte principale del suo guadagno è il pesce fresco, in realtà di dubbia provenienza. Al chioschetto si beve, si mangia, si fanno quattro chiacchiere con gli sconosciuti, si ammirano le belle ragazze, si sogna e ci si arrabbia. Oppure invece niente, si sta lì, in panciolle a godersi una bella giornata. Si affittano ombrelloni e sdraio, nel prezzo sono compresi anche colazione e pranzo. È un via vai di gente che si scotta al sole, uomini, donne, tipi strani. Di sera poi il chiosco si svuota e si trasforma totalmente. I bagnanti se ne vanno mentre un po’ alla volta si accendono candele, tovaglie bianche vengono stese ai tavoli, volteggiano eleganti camerieri ed il chioschetto si tramuta in un ristorante di classe, Chez Maurice…

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Il cuore grande delle ragazze cast, Maurizio Battista in Napoletans, Alessandro Siani e Fabio De Luigi insieme

Micaela Ramazzotti, Anna Bonaiuto, Gianni Cavina, Andrea Roncato e Cesare Cremonini saranno tra i protagonisti del film di Pupi Avati Il cuore grande delle ragazze, la storia di tre sorelle che, durante gli anni trenta rimangono colpite dallo stesso ragazze.

Maurizio Battista dovrebbe sostituire Enzo Salvi in Napoletans, la commedia con Massimo Ceccherini, Maurizio Casagrande, Nina Senicar, Nunzia Schiano, Giacomo Rizzo e Nando Paone, che si girerà da lunedì nella città partenopea.

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Noi credevamo sarà presentato al Festival di Cannes 2010?

Noi credevamo

Noi credevamo, il film di Mario Martone sul Risorgimento, che uscirà per i 150 anni dell’Unità d’Italia, potrebbe essere presentato al Festival di Cannes 2010. Qualche giorno fa, però, il regista aveva messo in dubbio la presenza del film al Festival francese, perché l’opera, lunga oltre due ore,  è ancora in montaggio e potrebbe non essere pronta in tempo.

Nel film, ambientato nel 1848, che racconta le vicende di un gruppo di rivoluzionari del risorgimento connessi alla Giovane Italia, recitano Luigi Lo Cascio, Toni Servillo, Francesco Inaudi, Luca Barbareschi, Valerio Binasco, Guido Caprino, Luca Zingaretti, Renato Carpentieri, Ivan Franek, Anna Bonaiuto, Pietro Manigrasso e Michele Riondino.

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Locarno 2009: quarto giorno

Ieri il Locarno International Film Festival ha premiato Toni Servillo, in Piazza Grande l’attrice Anna Bonaiuto ha consegnato all’attore napoletano il prestigioso riconoscimento Excellence Award-Moet & Chandon 2009. In occasione della premiazione è stato proiettato il film Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino

Prima di passare al programma odierno segnaliamo che oggi in mattinata l’attore parteciperà al forum Spazio Cinema dove incontrerà il pubblico del festival e gli addetti ai lavori per una discussione pubblica.

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Io loro e Lara, l’8 gennaio arriva la nuova commedia di Carlo Verdone

A metà aprile cominceranno le riprese di Io, loro e Lara, la nuova commedia diretta e interpretata da Carlo Verdone, che racconta la storia di un sacerdote in crisi a causa di una donna, che torna dall’Africa dove si era recato per fare il missionario.

Nel cast del film, che dovrebbe uscire nelle nostre sale l’8 gennaio 2010, ci saranno anche Laura Chiatti (che non vede l’ora di lanciarsi nella nuova esperienza), Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Marco Giallini e Tamara Di Giulio.

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Recensione: La ragazza del lago

La ragazza del lago

Qualche giorno fa Sky Cinema, ne ha proposto la prima televisiva, in queste afose serate estive le sale cinematografiche che dedicano rassegne ai successi della scorsa stagione, lo hanno inserito senza esitazione in cartellone. Non potrebbe essere altrimenti per un film che si è aggiudicato nell’ultima edizione ben dieci David di Donatello e può annoverare nel suo già invidiabile palmares il premio Pasinetti della Mostra del Cinema di Venezia al protagonista. La ragazza del lago è il film che vede all’esordio dietro la macchina da presa Andrea Molaioli, primo passo verso una carriera luminosa che tutti i registi vorrebbero avere, non il classico film di cassetta, ma un giallo flemmatico, ben ponderato.

Siamo nella periferia friulana, uno di quei posti dove accade ben poco, ma che dietro una facciata rispettabile, nasconde dolori e tormenti atroci che passo dopo passo vengono a galla con l’incedere della trama. La prima sequenza, cala lo spettatore in un turbine angosciante: una bimba, Marta (Nicole Perrone), torna a casa della mamma dopo aver trascorso la notte dalla zia, lungo il tragitto la affianca un pick up rosso, pochi minuti e la piccola sale, mentre la macchina da presa esita sulla targa del veicolo. Si teme il peggio, la trama invece si dipana verso altri lidi, le sponde di un lago dove viene rinvenuto il cadavere della giovane Anna Nadal (Alessia Piovan).

La pellicola ha un falso, volutamente depistante, inizio che funge da pretesto per proporci il protagonista, ovvero il commissario Sanzio (Toni Servillo). Si passa da un’indagine su una bimba scomparsa a un vero e proprio caso d’omicidio. Aiutato dai fidi colleghi: l’ispettore Lorenzo Siboldi (Fausto Maria Schiarappa) che abita sul posto, Alfredo (Nello Mascia) e la dottoressa Giani (Sara D’Amario), Sanzio si affida a l’intuito e già dalle prime battute, lo spettatore è conscio di seguire le gesta di un investigatore di prima scelta, di quelli spietati, cinici che non mollano la presa finché non hanno acciuffato il colpevole.

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