In una clinica si spengono lentamente l’anima ed il corpo di Danielle (Isabelle Huppert), ricoverata in clinica dalla figlia Sophie (Melanie Laurent) dopo il terzo tentativo di suicidio. Danielle è un’anima in pena in cerca di un amore filiale che non riesce a provare e cosa più angosciante neanche a simulare.
La dottoresssa Dubois (Greta Scacchi) cercherà di riportare la donna ad avere un contatto con se stessa e ad esplorarsi a fondo, le suggerisce di scrivere un diario, di mettere su carta le emozioni provate verso la figlia e verso se stessa, narrando le fasi della sua elaborazione di una maternità che ne ha inesorabilmente minato la mente portandola ad odiare l’odio da lei stessa provato.
Cosi’ assistermo allo scontro tra madre e figlia in un susseguirsi di violenza verbale ed emotiva, al dipanarsi di una amore solo celato che ci regalerà almeno nel finale un pò di consolatorio riscatto.