Mi fido di te, recensione

Francesco (Franz) sta vivendo un incubo, tutte le mattine si alza per andare a lavoro e recita la parte del manager di successo non riuscendo a confessare alla propria famiglia di aver perso il lavoro, così ogni giorno mette in scena un teatrino sino a che salutata la moglie ripiomba nella disperazione più nera.

Svestiti i panni dell’uomo in carriera Francesco si ritrova quotidianamente in divisa a laveorare in una stazione di servizio in attesa di trovare un lavoro più consono al suo stile di vita e al suo curriculum ed è in una di queste giornate che incontra Alessandro (Ale) truffatore professionista che vive di espedienti, sogna una famiglia come quella di Francesco ed è in fuga da alcuni creditori di malaffare, Alessandro infatti ha contratto una serie di debiti con alcuni strozzini che intendono farlo pagare in un modo o nell’altro,

I due uniranno le forze per riuscire ad uscire dai guai in cui sono immersi fino al collo e all’insegna del Mal comune mezzo gaudio metterano in scena alcune truffe sempre piu sofisticate e sempre più lucrose, così Francesco non solo scoprirà di essere molto portato per il raggiro, ma riuscirà anche a vendicarsi del responsabile del suo licenziamento.

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Massimo Venier: tre comici e un regista

Massimo Venier nasce a Varese il 26 marzo 1967, gli esordi sono come autore di trasmissioni televisive, tra le collaborazioni più importanti c’è quella con la Gialappa’s band, un solidazio che lo vede realizzare dal 1990 al 1997 in veste d’autore la trasmissione cult Mai dire goal. In tv collaborerà anche la trasmissione Aldo, Giovanni e Giacomo show.

Con Aldo, giovanni e Giacomo realizzerà lo spettacolo teatrale Tel che el telun, e debutterà nel 1997 in veste di regista nell’esordio sul grande schermo del trio Tre uomini e una gamba. La collaborazione continua e si consolida l’anno dopo con Così è la vita e successivamente con Chiedimi se sno felice (2000), La leggenda di Al, John e Jack (2002) e Tu la conosci Claudia? (2004), di questi due ultimi film Venier collaborerà anche alla sceneggiatura.

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Recensione: La matassa

Gaetano e Paolo Geraci (Ficarra e Picone) sono due cugini inseparabili, divisi dalla lite dei loro padri, trasformatisi improvvisamente in fratelli coltelli per questioni ereditarie, trascinando nella guerra fratricida anche i due cugini che si perdono di vista.

Il funerale del padre di Paolo sarà l’occasione per i due cugini ormai trentenni di ritrovarsi, entrambi si accorgono che i loro caratteri molto differenti ne hanno influenzato vita e destino. Paolo, timido e ipocondriaco vive all’ombra di se stesso e del suo lavoro nell’abergo di famiglia, mentre Gaetano loquace e intrallazzatore campa alla giornata gestendo una improbabile agenzia matrimoniale per extracomunitarie in cerca di facili permessi di soggiorno.

Questo incontro li porterà ad una convivenza forzata che sanerà le vecchie ferite, rinsaldando la loro vecchia amicizia, tra spassosi tentativi di truffa ed esilaranti disavventure che li vedranno coinvolti addirttura con un clan di mafiosi.

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