Agente 007-L’uomo dalla pistola d’oro: recensione

In questa nuova avventura l’agente James Bond (Roger Moore) è alle prese con un abilissimo e pericolosisimo killer prezzolato che ha la ferma intenzione di eliminarlo, il suo nome è Francisco Scaramanga (Christopher Lee) e vive tra gli agi, ha un fedele maggiordomo affetto da nanismo Nick Nack (Hervé Villechaize) e per uccidere le sue vittime utilizza una pistola e dei proiettili in oro massiccio, prezzo a cadavere un milione di dollari.

Sembra che Bond sia l’unico ostacolo che si frappone tra un’organizzazione criminale internazionale ed un innovativo congegno per lo sfruttamento dell’energia solare, quindi viene assoldato Scaramnga per eliminare lo scomodo agente segreto, ma il killer non sa che non è il solo ad avere una licenda per uccidere…

Dopo un esordio non proprio brillante con Agente 007-Vivi e lascia morire, Roger Moore, qui alla sua seconda prova nei panni di Bond, finalmente è assistito da un copione che gioca con la tipica ironia dei film precedenti e torna all’aria fumettosa e action degli esordi firmati Sean Connery.

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Agente 007-Vivi e lascia morire: recensione

Tre luoghi, tre agenti in servizio sotto copertura, tre omicidi, il primo tramite un paio di cuffie elettrificate, il secondo durante un finto funerale con l’ausilio di un pugnale decisamente vero, il terzo durante una cerimonia voodoo in cui l’agente subisce le venefiche attenzioni di un serpente.

James Bond (Roger Moore), alias 007, sta investigando tra le braccia di una bella agente italiana quando una telefonata di M (Bernard Lee) lo strappa dal momento romance per catapultarlo in una pericolosissima missione in cui dovrà trovare una connessione tra gli omicidi degli agenti. Le indagini portano il nostro super agente segreto nei Caraibi, sull’isola di Sainte-Monique sulle tracce di un losco diplomatico, tale Mr. Kananga.

Mr. kananga alias Mr. Big (Yaphet Kotto)  è il cattivone di turno, di quelli che hanno un solo pensiero dominare il mondo, il suo piano è di una sempilcità disarmante, invadere gli Stati Uniti con tonnellate di droga che distruggeranno equilibrio ed economia della grande potenza. Bond sventerà il piano di Mr. Big e scagnozzi con l’aiuto di una piccola comitiva di alleati molto determinati tra cui la sacerdotessa e veggente Voodo Solitaire (Jane Seimour).

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James Bond e i nemici di sempre

Il personaggio di James Bond, venne creato dallo scrittore britannico Ian Fleming, come protagonista di una serie di romanzi. Bond, numero identificativo 007, sigla in cui il doppio zero iniziale indica che ha licenza di uccidere, è un raffinato agente segreto dello spionaggio inglese, divenuto particolarmente famoso grazie ad una serie di film realizzati a partire dagli anni sessanta dalla EON Production.

I nemici di Bond, coloro che non vogliono conquistare un qualcosa, ma il Mondo, rientrano quasi sempre in un determinato cliché, svelano il loro piano a Bond per narcisismo, catturano ma non uccidono il protagonista e così via, e si accompagnano a curiosi guardia spalle e bellissime donne che, il più delle volte finiranno per tradirli, preferendo loro il fascino di Bond.

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