Cadillac Records: recensione

cadillac_recordsAnni ’50, Stati Uniti, Leonard Chess (Adrien Brody) sta per intraprendere la cerriera di produttore discografico, inconsapevole che il suo futuro lavoro e gli artisti che lancerà nel pulsante e creativo panorama musicale di quegli anni cambieranno la vita a lui, agli artisti in questione e ispireranno negli anni a venire un’intera generazione di artisti.

Sarà il cantante e musicista Muddy Waters (Jeffrey Wright)  il primo su cui Chess punterà, il giovane di colore già suona in un suo locale ed e lì all’incisione di un disco il passo è breve, così la giovane etichetta Chess Records comincia la sua scalata alle classifiche e grazie all’intraprendenza di Chess anche  l’ostracismo per i cantanti di colore man mano viene messo da parte per la conquista di una fetta dui mercato e di un target, quello della nuova generazione rock’n’roll americana, che presto detterà le regole del mercato alla faccia della segregazione razziale.

La Chess Record attirerà nuovi talenti, che orbiteranno al suo interno con il loro carico di carisma, talento, genio musicale e sregolatezza, cosi tra Cadillac, grande musica e vite di cristallo, vedremo ascesa e declino di star come Etta James (Beyoncé Knowles) e nascita di grandi miti come Chuck Berry (Mos Def).

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AFI Dallas 2009: Filmakers, documentari e cinema indipendente

Dal 26 Marzo al 2 Aprile 2009 negli States si svolgerà il festival internazionale del film di Dallas, l’idea è semplice ed efficace organizzare una vetrina per tutti i filmakers indipendenti americani ed internazionali, costruirvi attorno eventi speciali, qualche guest-star Hollywoodiana vicina al cinema indipendente e premiarli nella splendida e prestigiosa cornice di una Dallas tirata a lucido perl’occasione.

Molti gli eventi e le categorie in concorso, per la sezione competition, ci saranno cortometraggi, lungometraggi di fiction, documentari, la categoria opere scolastiche ed il premio specialeTexas. Per gli eventi speciali un’omaggio al filmaker Carlos Sandoval e al cinema messicano e la proiezione del documentario Food Fight, cibi OGM, fast-food e agricoltura negli anni ’60 e ’70 dalla parte di un gruppo di attivisti e cuochi californiani in difesa della natura e del mangiare sano.

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Recensione: Il pianista

Wladyslaw Szpilman (Adrien Brody) è un talentuoso pianista ebreo che suona per una radio di Varsavia, ma con l’avvento della seconda guerra mondiale e la conseguente invasione della Polonia, Varsavia viene occupata e nella città vengono applicate le famigerate leggi razziali.

Szpilman prima viene licenziato dalla radio in cui lavora ed è costretto a lavorare per locali frequentati da soli ebrei, poi il cerchio si stringe e anche quella possibilità gli viene preclusa.

La famiglia del giovane sta per essere deportata, ma il provvidenziale intervento di un poliziotto ebreo salva in extremis Szpilman, che così evita l’ultimo e definitivo viaggio a bordo dei tristemente famosi treni della morte.

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Keira Knightley: un eroina per tutte le stagioni

Keira Knightley nasce a Teddington (Inghilterra) il 26 Marzo 1985, attrice fisicamente esile ma dal piglio combattivo, quando recita sa tirar fuori una grinta ed una fisicità che sorprendono, nulla spaventa la donzella, che non disdegna un duello a fil di spada mentre indossa corpetto e parrucca.

Già con il cinema nei geni, padre attore e madre sceneggiatrice, ha un fratello più grande, Caleb, afflitta durante l’adolescenza di una lieve forma di dislessia, coltiva una grande passione per la danza, ma il suo sogno da bambina era fare….l’idraulico(!)

Da molti indicata come la nuova Julia Roberts, la troviamo già sul set ad otto anni con il film tv Royal celebration. Segue un ruolo molto particolare, ricordate la principessa Amidala/Natalie Portman nell’episodio di Star wars: La minaccia fantasma? beh la sua ancella, l’agnello sacrificale in caso di attentato era interpretata dalla knightley, Lucas la volle proprio per la sua straordinaria somiglianza con la giovane Natalie, molti pensarono che la Portman interpretasse un doppio ruolo, ma così non era.

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Cadillac Records: in America esce il film sulla mitica casa discografica che lanciò Chuck Berry

Le Biopic musicali, le biografie di grandi artisti, sono e rimangono solidi investimenti per le Majors che affrontano con disinvoltura, da anni, mostri sacri della musica, sfornando pellicole di alta qualità e molte volte in odore di Oscar. Poi c’è il musical, genere ormai lanciatissimo e da qualche anno in auge, basti pensare a successi come il barocco Moulin rouge o il nostalgico Dreamgirls, ed è da questi due generi che vogliamo attingere per descrivere questo nuovo ed ambizioso progetto della regista Darnell Martin, conosciuta più che altro per le regie di famosi serial tv (E.R., L world, Grey’s anatomy)

Cadillac Records narra l’ascesa e la caduta di una delle leggendarie etichette discografiche, la Chess Records, che negli anni ’50, lanciarono grandi nomi, come Chuck Berry e Etta James, tra soul e R&B, la pellicola miscela abilmente il musical stile Dreamgirls e la più classica biopic, aggiungendoci l’affresco di un epoca quella degli anni ’50, epoca turbolenta e artisticamente feconda, e il racconto corale, che permette ad un cast variegato di caratterizzare personaggi che hanno fatto la storia della musica americana.

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Jonas Brothers, Britney Spears, Amy Adams, Chistopher Lee, Christopher Nolan, George Clooney Orlando Bloom, quante novità!

Quante novità arrivano da Hollywood. Non perdiamo tempo e cominciamo subito. Partiamo dalle news canterine: i Jonas Brothers e Britney Spears potrebbero essere i protagonisti del cinema futuro.

I tre giovani fratelli debutteranno al cinema con Walter the Fartig Dog, una commedia tratta dai libri di William Kotzwinkle e Glenn Murray, che narra la storia di Walter, un cane con l’influenza, che sarà accudito proprio dai protagonisti di Camp Rock e dal loro fratellino Frankie. Ovviamente non mancheranno i loro brani musicali.

Britney Spears potrebbe partecipare ad un biopic sulla sua vita (dagli esordi, alla rasatura dei capelli a zero, dalla battaglia per la custodia dei figli al rilancio come cantante). A dare la notizia è stata il Daily Mirror, che fa il nome di Phil Griffin come possibile regista dell’opera.

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Master of Horror. Dario Argento e il cinema

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino da il via alla retrospettiva Master of Horror. Dario Argento e il cinema, un omaggio dedicato al maestro italiano del brivido, con una rassegna che ne ripercorre la filmografia.

Dario Argento è certamente una maestro che non ha bisogno di grandi presentazioni, anche se in questi ultimi anni ha perso un po’ del suo smalto, abbandonandosi a storie sbagliate e fragiline; il Cartaio, Jenifer, mediometraggio di produzione statunitense, e la Terza madre, di fatto non hanno entusiasmato gli appassionati del genere. I tempi di Profondo rosso, Suspiria e Phenomena sembrano ormai passati.

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