Per la nostra consueta classifica settimanale oggi ci occupiamo di una serie di live-action tratti da altrettanti manga/anime giapponesi che dimostrano, se ce ne fosse ancora il bisogno, che le trasposizioni di serie tv d’animazione e manga e meglio che restino, per quanto possibile, in mano a registi e produttori giapponesi, onde evitare di finire in mano a produttori americani capaci di snaturare a proprio uso e consumo e in maniera invereconda le opere originali, citiamo come esempio il mediocre Dragonball Evolution piuttosto che il terribile e datato live–action di Kenshiro. A supporto della nostra teoria gli unici due titoli della nostra classifica extra-nipponici sono il cult Old Boy diretto dal coreano Park Chan-wook e il live-action di Crying Freeman diretto dal francese Christophe Gans. Dopo il salto trovate la nostra classifica.
Space Battleship Yamato
Rocky Joe, recensione in anteprima
Il giovane e ribelle Joe Yabuki (Tomohisa Yamashita), fuggito da un orfanotrofio si ritrova nel bel mezzo di una rissa in un piccolo ristorante che vede coinvolti l’anziano ex-pugile Danpei Tange (Teruyuki Kagawa) e alcuni criminali che taglieggiano la poverissima e degradata periferia di Tokio. Danpei scoprirà nel ragazzo un grezzo, ma strordinario talento per la boxe e dopo non poche difficoltà lo convincerà ad intraprendere una carriera sportiva, carriera che cambierà anche la vita di Dampei che smetterà di ubriacarsi e tratterà il ragazzo come un figlio. In questo percorso di crescita, non solo sportiva, Joe conoscerà il carcere e quello che diventerà il suo avversario di sempre, il talentuoso Tohru Rikishi (Yusuke Iseya), che dal canto suo sovvenzionato dalla ricca e graziosa imprenditrice Yoko Shiraki (Karina) si prepara a combattere per il titolo dei pesi medi.
Space Battleship Yamato, recensione in anteprima
Nel 2199, dopo cinque anni di attacchi da parte di una razza aliena conosciuta come Gamilas, la Earth Defense Force lancia una controffensiva in prossimità di Marte, ma i Gamilas hanno la meglio sulla flotta terrestre decimandola. Sulla Terra Susumu Kodai (Takuya Kimura) nonostante il pericolo rappresentato dalle radiazioni, che hanno reso la superficie della Terra inabitabile, in cerca di rottami si imbatte in una capsula aliena che si schianta a pochi metri da lui ed irradia la zona circostante purificandola dalle radiazioni e rendendo l’aria respirabile. La capsula esaminata rivelerà un messaggio, alcuni dati tecnici e delle coordinate per il pianeta Iskandar, dove si troverebbe la soluzione all’avvelenamento della Terra che a quanto pare potrebbe essere decontaminata. Allo scopo di raggiungere Iskandar verrà scelta l’astronave da bettaglia Yamato che dotata di avanzatissima tecnologia aliena diventerà l’ultima speranza per la Terra e tutti i suoi abitanti condannati ad una fine certa.
Space Battleship Yamato: sinossi, video e immagini del live-action
Oggi per la rubrica dedicata al cinema orientale vi presentiamo una serie di immagini e clip tratte dal live-action del nipponico Space Battleship Yamato, pellicola tratta da una famosa serie tv ispirata all’anime fantascientifico Star Blazers di Leiji Matsumoto, nome con cui la serie approdò in Italia nel 1980.
La serie narrava del lungo viaggio della speranza dell’astronave da guerra Yamato (Argo nella versione italiana) attraverso lo spazio profondo in cerca dell’unica fonte di salvezza per i superstiti di un pianeta Terra reso invivibile dalla radioattività. Il live-action diretto da Takashi Yamazaki, già regista del fantascientifico Returner arriva ad un anno dall’ultimo lungometraggio d’animazione dedicato alla serie, Yamato: La rinascita.
Dopo il salto trovate sinossi, poster, immagini e clip della pellicola oltre ad un trailer con la sigla italiana della serie anime originale.
Space Battleship Yamato teaser trailer
Nelle sale giapponesi uscirà a dicembre Space Battleship Yamato (Uchu senkan Yamato), il film costato quasi 22 milioni di dollari (2 miliardi di yen), trasposizione …