Il segreto dei suoi occhi, recensione

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Benjamin Esposito (Ricardo Darin) è un funzionario del tribunale di Buenos Aires ormai in pensione, la sua vita è scandita da una quotidianità che porta il peso indelebile di un omicidio rimasto irrisolto e che che lo vedeva impegnato nelle indagini 25 anni prima nel pieno della sua carriera, il brutale strupro ed omicidio di una giovane donna, il cui corpo nudo, devastato ed esanime è come un tarlo che scava senza sosta da anni nella memoria del’uomo.

Come in una sorta di cercata catarsi e nel tentativo di liberarsi da quell’ossessione Esposito decide di scrivere un libro che abbia come soggetto proprio quell’omicidio e quel caso forse troppo frettolosamente archiviato, ripercorrerne le fasi investigative ora,  a distanza di anni servirà a guardare i fatti da una diversa e più obiettiva prospettiva, e magari lenire parte dei rimpianti che lo accompagnano come un fardello ora che ha imboccato il viale dei ricordi senza possibilità alcuna di tornare indietro, rimpianti come la bella Irene (Soledad Villamin), collega di lavoro amata in silenzio.

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Cella 211, recensione

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Juan Olivier (Alberto Amman) sta per affrontare il suo nuovo impiego di guardia cerceraria in un penitenziario di massima sicurezza, e tanto per ambientarsi  e capire come funzionano le cose si presenta al lavoro con un giorno di anticipo.

La visita di Olivier purtroppo sarà bruscamente interrotta da un incidente che ne causerà il ferimento, seguito da una violenta rivolta dei detunuti capeggiati da uno dei criminali più pericolosi della prigione, il violento e carismatico Malamadre (Luis Tosar).

Olivier invece di essere portato in infermeria verrà lasciato privo di conoscenza in una delle celle, in cui si risveglierà da solo,in trappola e con il carcere ormai in mano ai detenuti, e vista la situazione per  evitare di essere preso in ostaggio, o peggio linciato si fingerà un detenuto unendosi ai rivoltosi.

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Oscar 2010, la sorpresa di El secreto de sus ojos

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L’Academy si ripete anche quest’anno, ma stavolta nvece di fare con i suoi Oscar da eco ai Golden Globe come di consueto, spiazza nell’unica categoria, miglior film straniero, che sembra stimolarne una sorta di ribellione al pronostico o al candidato scontato da ripettare a tutti i costi,  è successo l’anno scorso con l’outsider made in Japan Departures, ed è successo anche quest’anno scalzando dal podio i due favoriti dell’utima ora, Michael Haneke con Il nastro bianco e il francese Jacques Audiard con il sorprendente Il profeta.

Se è pur vero che il film vincitore dell’argentino Juan Josè Campanella, El secreto  de sus ojos nelle ultime ore precedenti alla premiazione aveva guadagnato molto nelle quotazioni e nei pronostici, è anche vero che nessuno in fondo avrebbe mai scommesso che sarebbe riuscito a scalzare ne il film di Haneke con all’attivo una Palma d’Oro e un Golden Globe, ne tantomeno il film di Audiard che sfoggiava un BAFTA e ben 9 César rastrellati in patria.

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Oscar 2010, pronostici e scommesse

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Oggi giornata di premiazione degli Oscar 2010, visto che simo in dirittura d’arrivo diamo un’occhiata a chi secondo scommettitori e bookmaker avrà più possibilità di portarsi a casa l’ambita statuetta, di seguito le categorie prinicipali e i favoriti con relative quote aggiornate alle ultime ore.

Iniziamo con la categoria miglior film, saldamente in testa ai pronostici il dramma bellico di Kathryn Bigelow The Hurt Locker (1,77) e la corazzata ipertecnologica di James Cameron  Avatar (1,90).

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Oscar 2010: miglior film straniero. Chi vincerà?

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Ancora qualche pronostico e una presentazione delle pellicole candidate per il miglior  film straniero agli Oscar 2010, nella cinquina due favoriti e tre outsider che potrebbero riservare qualche sorpresa, anche se le quote dei bookmaker naturalmente privilegiano le vittorie più probabili.

Il nastro Bianco di Michael Haneke sembra avere davvero pochi rivali, si presenta alla serata degli Oscar in una potente veste autorale, e in un suggetivo bianco e nero, il regista tedesco prosegue la sua esplorazione della violenza e delle sue radici, e nel carnet sfoggia una serie di riconoscimenti rastrellati in giro per il mondo davvero impressionante, Palma d’Oro al Festival di Cannes 2009, 3 European Film Awards 2009, miglior film, miglior sceneggiatura e miglior regista, e poi il premio che ne fa candidato ideale per l’Academy, miglior film straniero ai Golden Globe 2010.

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EFA 2009 vince Il nastro bianco. Premiato Michael Haneke

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Ieri sera si è tenuta la ventiduesima edizione degli European Film Awards: durante la cerimonia di premiazione, che si è tenuta nella città tedesca di Bochum Il nastro bianco è stato eletto il miglior film europeo dell’anno. La pellicola tedesca si è portata a casa anche il premio per la miglior sceneggiatura e quello per la miglior regia entrambi andati a Michael Haneke.

Alle sue spalle si piazza, con due riconoscimenti, The Millionaire di David Boyle che si aggiudica i premi per la miglior fotografia e quello del pubblico. Nella categoria migliore attore, dove concorreva anche Filippo Timi con Vincere, l’ha spuntata Jacques Audiard per la sua performance in Un profeta, mentre la migliore attrice è risultata Kate Winslet per The Reader. Gli altri riconoscimenti sono andati ad un commosso Ken Loach (Honorary Awards), che ha richiesto maggiore attenzione per il cinema europeo e per la libertà di espressione, alla regina del cinema francese Isabelle Huppert (Honorary Awards) e al regista polacco Andrej Waida (premio Fipresci).

Prima di lasciarvi alla lista riassuntiva di tutti i premi assegnati, vi ricordo che la prossima edizione degli Efa si terrà il 4 dicembre 2010 a Tallin (Estonia). Speriamo che per gli italiani in gara, l’anno prossimo vada meglio.

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San Sebastian International Film Festival 2009

Immagine []Dal 18 al 26 settembre in Spagna, nella città di San Sebastian, si terrà la cinquantasettesima edizione del San Sebastian International Film Festival che quest’anno vedrà consegnare il prestigioso Donostia award alla carriera all’attore inglese Ian McKellen.

Durante gli scorsi anni sono state molte le personalità dello spettacolo che hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento giunto alla ventitreesima assegnazione, tra i premisti nomi del calibro di Anthony Perkins (1991), Richard Gere (2007) e Meryl Streep (2008).

Quindici le sezioni in cui verranno suddivise le opere selezionate per il festival, tra queste la selezione ufficiale che vedrà tra le pellicole in concorso Chloe di Tom Egoyan e la sezione per ragazzi che prevede la pellicola d’animazione giapponese Ponyo sulla scogliera.

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